La bellezza delle donne che ci hanno cambiato la vita
più profondamente di cento rivoluzioni
non si perde, non dilegua con gli anni
per quanto svaniscano i tratti
per quanto si deformino i corpi.
Resta nei desideri suscitati un tempo
nelle parole giunte anche in ritardo
nell’esplorazione incerta della carne
nei drammi mai venuti alla luce
nel riflettersi delle separazioni,
nelle identificazioni totali.
La bellezza delle donne che cambiano la vita
resta nelle poesie scritte per loro
rose perenni che effondono sempre lo stesso profumo,
rose perenni, come da sempre dicono i poeti.
(Titos Patrikos- Rose perenni)
sabato 8 marzo 2014
Ipparchia (in greco: Ἱππαρχία, floruit circa nel 325 a.C.) (Maronia, IV secolo a.C. – circa 300 a.C.)
"Io, Ipparchia,
non scelsi opere di donne dalle ampie vesti,
ma la dura vita dei cinici,
non ebbi scialli ornati di fibbie,
né alte calzature orientali,
né retine splendenti nei capelli,
ma una bisaccia col bastone,
compagna di viaggio e adatta alla mia vita,
e una coperta per giaciglio."
- Ipparchia, filosofa greca
non scelsi opere di donne dalle ampie vesti,
ma la dura vita dei cinici,
non ebbi scialli ornati di fibbie,
né alte calzature orientali,
né retine splendenti nei capelli,
ma una bisaccia col bastone,
compagna di viaggio e adatta alla mia vita,
e una coperta per giaciglio."
- Ipparchia, filosofa greca
Ipazia d'Alessandria
"Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera".
Ipazia ( in greco antico: Ὑπατία, in latino: Hypatia; Alessandria d'egitto, 355/370 d.C - Alessandria d'Egitto, marzo 415 d. C), è stata una matematica, astronoma e filosofa greca antica. Rappresentante della filosofia neo- platonica pagana, la sua uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, per alcuni autori composta di monaci detti parabolani, l'ha resa una martire del paganesimo e della libertà di pensiero.
Ipazia ( in greco antico: Ὑπατία, in latino: Hypatia; Alessandria d'egitto, 355/370 d.C - Alessandria d'Egitto, marzo 415 d. C), è stata una matematica, astronoma e filosofa greca antica. Rappresentante della filosofia neo- platonica pagana, la sua uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, per alcuni autori composta di monaci detti parabolani, l'ha resa una martire del paganesimo e della libertà di pensiero.
8 marzo 1972
Roma, 8 marzo 1972: in piazza Campo de' Fiori si tenne una manifestazione della giornata della donna. Decine di donne manifestanti inalberarono cartelli con scritte inconsuete e ritenute all'epoca "scandalose".Alla manifestazione partecipò anche l'attrice statunitense Jane Fonda che pronunciò un breve discorso di adesione. Le scritte dei cartelli apparvero intollerabili, così che la polizia caricò e manganellò le manifestanti.
venerdì 7 marzo 2014
Pontormo e Rosso Fiorentino in mostra a Firenze
Mostra "Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera"
Organizzazione: Fondazione Palazzo Strozzi
A cura di : Carlo Falciani e Antonio Natali
Palazzo Strozzi , Firenze - dall' 8 marzo al 20 luglio 2014
Per le prenotazioni
Da lunedì a venerdì
9.00 - 13.00; 14.00 - 18.00
tel. 0552469600
fax. 055244145
prenotazioni@palazzostrozzi.org
Organizzazione: Fondazione Palazzo Strozzi
A cura di : Carlo Falciani e Antonio Natali
Palazzo Strozzi , Firenze - dall' 8 marzo al 20 luglio 2014
Per le prenotazioni
Da lunedì a venerdì
9.00 - 13.00; 14.00 - 18.00
tel. 0552469600
fax. 055244145
prenotazioni@palazzostrozzi.org
Il piacere di D'Annunzio
"Ella non faceva che evocare memorie, memorie, passate, recenti, con le particolarità più minute, ricordandosi dei gesti più lievi, delle parole più fuggevoli, di tutti i piccoli fatti più insignificanti, che per lei avevano avuto un significato. ' Ti ricordi? Ti ricordi?' mi avrebbe voluto dire. Era una donna piena, piena d'amore e nostalgie per cose che avrebbe voluto che io facessi, e che non ho mai avuto il coraggio di fare".
- Gabriele D'Annunzio, Il piacere
- Gabriele D'Annunzio, Il piacere
Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 1º febbraio 1944)
"Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l'armonia tramite l'equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte".
- Piet Mondrian
- Piet Mondrian
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