E' troppo tardi anche per i ricordi. Adesso non li amo più. Non so più se li ho mai amati. Me ne sono andata. Non ho più nella testa il profumo della sua pelle, negli occhi il colore dei suoi occhi. Non mi ricordo più la sua voce, se non a volte quel tono dolce, di sera, quand'era stanca. La sua risata non la sento più: né la risata, né le grida. E' finita, non me ne ricordo più.
- Marguerite Duras, "L'amante"
lunedì 3 marzo 2014
Marguerite Duras
Lui chiede ancora com'era quell'amore, com'era vissuto. Lei dice: "Come un amore che ha un inizio e una fine, indimenticabile anche quando lo si è dimenticato...."
- Marguerite Duras, Occhi blu capelli neri
- Marguerite Duras, Occhi blu capelli neri
Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu (Saigon, 4 aprile 1914 – Parigi, 3 marzo 1996)
Marguerite Duras e Yann Andrea " amante, servitore e primo lettore" della grande scrittrice. Yann aveva solo 27 anni ed era studente di filosofia quando la incontrò, nell'agosto del 1980. Lei aveva già 66 anni, essendo nata a Saigon nel 1914. I due decisero di vivere insieme e da allora non si separarono più.
Lui le dedicò un libro intitolato " M.D.", tradotto in Italia da Feltrinelli. Lei si è ispirata a lui per il suo "Yann Andrea Steiner".
Lui le dedicò un libro intitolato " M.D.", tradotto in Italia da Feltrinelli. Lei si è ispirata a lui per il suo "Yann Andrea Steiner".
Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu (Saigon, 4 aprile 1914 – Parigi, 3 marzo 1996)
Scrivevo tutte le mattine, ma senza un orario, mai, se non per cucinare. Sapevo quando dovevo intervenire perché il cibo bollisse o perché non si bruciasse. E anche per i libri lo sapevo. Lo giuro. Tutto, lo giuro, non ho mai mentito in un libro. E neppure nella vita. Eccetto agli uomini. Mai.
- Marguerite Duras , "Scrivere"
- Marguerite Duras , "Scrivere"
Marguerite Duras, pseudonimo di Marguerite Germaine Marie Donnadieu (Saigon, 4 aprile 1914 – Parigi, 3 marzo 1996)
Si crede che, quando una cosa finisce, un'altra ricominci immediatamente.
No. Tra le due cose, c'è lo scompiglio.
- Marguerite Duras
No. Tra le due cose, c'è lo scompiglio.
- Marguerite Duras
"A passo di tartaruga", di Rosario Centorrino
"La festa era veramente travolgente, la gente era in estasi. In quella parte del mondo, il Carnevale era "veramente sentito, non era una festa diventata banale e quasi dimenticata come avveniva da noi. Le maschere erano diverse da quelle che popolavano il nostro Carnevale. Né Pulcinella né Arlecchino sfilavano per le strade, ma solo tetre rappresentazioni di folletti e gnomi, di spiriti della foresta e streghe, creature mistiche che nascevano dal folclore gotico, che richiamavano tempi in cui riti edonistici popolavano le Foreste Nere. Cerimonie che avevano caratterizzato la vita dell'antica storia della Renania, un modo di fondersi con la natura più selvaggia".
- Tratto da "A passo di tartaruga", di Rosario Centorrino
- Tratto da "A passo di tartaruga", di Rosario Centorrino
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