"Sei tutto lo splendore".
"Tu, tu, tu, - fece lei - tu hai una maniera di metter fuori le parole...Ad esempio, è stato come se sentissi pronunciare splendore per la prima volta".
"Non è strano. Non c' era splendore prima di te".
- Beppe Fenoglio, Una questione privata
sabato 1 marzo 2014
venerdì 28 febbraio 2014
Alessandro D'Avenia
Scuola per i Greci, scholè: tempo libero. Per i Romani, ludus: gioco. Per noi: dell'obbligo.
Qualcosa, almeno nelle parole, è andato storto.
- Alessandro D'Avenia
Qualcosa, almeno nelle parole, è andato storto.
- Alessandro D'Avenia
Concita De Gregorio
Però arriverà, deve arrivare, il momento il tempo e il luogo in cui qualcuno di molto molto autorevole senza essere per questo canzonato e dal coro irriso dica no, non è quello che deve, non è questo che devi accettare per essere accettata.
Non devi fare silenzio.
Verrà il giorno in cui questo tempo avariato scadrà e sarà buttato come uno yogurt andato a male e ricominceremo tutti, dalle case, dalle televisioni, dai giornali, dalle scuole elementari a dire alle bambine: quando ti chiedono di stare al loro gioco, digli di no. E' un gioco sbagliato, non è il tuo gioco. Non è nemmeno un gioco.
Verrà il giorno in cui capiremo l'abisso in cui siamo precipitati pensando che fosse l'anticamera del privè del Billionaire, che fortuna essere ammessi all'harem, e sapremo di nuovo dire, come i nostri nonni ci dicevano: è una trappola, bambina.
Quando ti chiedono di mostrargli le mutande non è vero che si alza l'auditel, come dice la canzone scema. Quando te lo chiedono vattene, ridigli in faccia e torna a casa.
- Concita De Gregorio
Non devi fare silenzio.
Verrà il giorno in cui questo tempo avariato scadrà e sarà buttato come uno yogurt andato a male e ricominceremo tutti, dalle case, dalle televisioni, dai giornali, dalle scuole elementari a dire alle bambine: quando ti chiedono di stare al loro gioco, digli di no. E' un gioco sbagliato, non è il tuo gioco. Non è nemmeno un gioco.
Verrà il giorno in cui capiremo l'abisso in cui siamo precipitati pensando che fosse l'anticamera del privè del Billionaire, che fortuna essere ammessi all'harem, e sapremo di nuovo dire, come i nostri nonni ci dicevano: è una trappola, bambina.
Quando ti chiedono di mostrargli le mutande non è vero che si alza l'auditel, come dice la canzone scema. Quando te lo chiedono vattene, ridigli in faccia e torna a casa.
- Concita De Gregorio
Paolo Conte
L'amicizia è preziosa e divina, particolarmente apprezzabile se si ha un'avventura da vivere insieme.
- Paolo Conte
- Paolo Conte
Groucho Marx
"Riesco a trovare ogni parola nel dizionario molto più velocemente, da quando ho capito che sono in ordine alfabetico".
- Groucho Marx
- Groucho Marx
Tratto da "A passo di tartaruga" di Rosario Centorrino
..Nessun impedimento ci teneva ancorati a Messina. E dire che, un tempo, anche nella nostra città i carri allegorici sfilavano per le vie del centro. I bambini, io ero una di questi, giocavano lanciandosi coriandoli e stelle filanti. Spesso, quando finivano i nostri rifornimenti, ammonticchiavamo nel bordo del marciapiede tutto ciò che si era lanciato per poter continuare il divertimento. Dopo un pomeriggio trascorso a correre per il Viale San Martino, ricordo mio padre che mi faceva saltare sulle sue spalle e mi portava a cavalluccio. Ero felicissima e orgogliosa di essere così in alto, di avere un padre così forte da non sentire la stanchezza del mio peso. Pian piano, come molte cose in questa città, è andato scomparendo, e sembra quasi che quel tempo non sia mai esistito. Adesso, il periodo di Arlecchino e Pulcinella trascorre in maniera ignota, neanche il Giovedì Grasso ha lo stesso fascino di una volta. Le ricette tradizionali non ci accompagnano a tavola, i nostri vestiti non devono più temere le macchie del sugo di maiale che minacciava i più distratti.
Rosario Centorrino, A passo di tartaruga
Rosario Centorrino, A passo di tartaruga
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