- Keith Haring
domenica 16 febbraio 2014
Keith Haring (Reading, 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990)
L'arte del disegno è fondamentale ancora la stessa fin dai tempi preistorici. Essa unisce l'uomo e il mondo. Vive attraverso la magia.
- Keith Haring
- Keith Haring
Keith Haring (Reading, 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990)
"Non penso che l'arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l'anima, favorisce l'immaginazione e incoraggia la gente ad andare avanti".
- Keith Haring
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sabato 15 febbraio 2014
Oriana Fallaci intervista il Principe De Curtis
Oriana Fallaci: Principe...mi viene un sospetto.
Totò: quale, cara?
Oriana Fallaci: Che non le importi un fico secco d'esser amato. Proprio niente.
Totò: Detto fra noi, non me ne importa un bel niente. E non mi importa nemmen di piacere. Nell'uno o nell'altro caso, io tiro a campà. Tanto, il bene, me lo voglio da me.
Totò: quale, cara?
Oriana Fallaci: Che non le importi un fico secco d'esser amato. Proprio niente.
Totò: Detto fra noi, non me ne importa un bel niente. E non mi importa nemmen di piacere. Nell'uno o nell'altro caso, io tiro a campà. Tanto, il bene, me lo voglio da me.
Accadde oggi
Il 15 febbraio 1944, esattamente 70 anni fa, durante la Seconda Guerra mondiale l'aviazione alleata angloamericana rase al suolo l'Abbazia fondata da San Benedetto nel VI secolo. L'atto fu l'ultimo di violenti combattimenti intorno a Cassino, caposaldo della linea Gustav dopo essere stata occupata dai tedeschi nell'autunno del 1943. Fu uno scempio che distrusse un monumento considerato patrimonio dell'umanità.
Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642)
Galileo Galilei nasce nel 1564 a Pisa. Dopo i primi studi di stampo umanistico, si interessa alla matematica e a poco più di vent'anni compie le prime scoperte scientifiche e dimostra i primi teoremi. Nel 1592 ottiene la cattedra di matematica all'università di Padova e nel 1604 dichiara pubblicamente la propria adesione alle teorie copernicane. Il perfezionamento del cannocchiale e soprattutto il suo utilizzo per osservare la volta celeste costituiscono una svolta fondamentale per le ricerche astronomiche: così facendo, infatti, Galileo inaugura un metodo di ricerca fondato sull'osservazione e sull'esperienza sensibile. E con il Sidereus nuncius ( 1610) dà notizia delle scoperte compiute investigando il cielo con il telescopio. Sempre nel 1610 fa ritorno a Firenze, dove Cosimo II de' Medici gli offre i l ruolo di matematico straordinario dello studio di Pisa e di filosofo di corte, che gli permette di dedicarsi a tempo pieno alla ricerca scientifica.
A causa della sua convinta difesa delle tesi eliocentriche, Galileo è denunciato per la prima volta nel 1613 al San'Uffizio. Nel 1616 la Chiesa condanna la teoria copernicana, dichiarandola incompatibile con la fede cattolica, ma Galileo ottiene dal cardinal Bellarmino una dichiarazione scritta di innocenza. Con l'elezione al soglio pontificio di Urbano VIII (1623), Galileo ripropone con forza le tesi copernicane, pubblicano nel 1632 il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. La reazione della Chiesa, però , non è favorevole e lo scienziato pisano viene processato e riconosciuto colpevole (1633); nonostante l'abiura, è condannato al carcere a vita, pena che viene poi commutata nell'isolamento dal mondo. Trascorre così gli ultimi anni nella villa di Arcetri, assistito dalla figlia e dai più vicini discepoli, continuando ad occuparsi, nonostante la cecità, di questioni scientifiche.
A causa della sua convinta difesa delle tesi eliocentriche, Galileo è denunciato per la prima volta nel 1613 al San'Uffizio. Nel 1616 la Chiesa condanna la teoria copernicana, dichiarandola incompatibile con la fede cattolica, ma Galileo ottiene dal cardinal Bellarmino una dichiarazione scritta di innocenza. Con l'elezione al soglio pontificio di Urbano VIII (1623), Galileo ripropone con forza le tesi copernicane, pubblicano nel 1632 il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. La reazione della Chiesa, però , non è favorevole e lo scienziato pisano viene processato e riconosciuto colpevole (1633); nonostante l'abiura, è condannato al carcere a vita, pena che viene poi commutata nell'isolamento dal mondo. Trascorre così gli ultimi anni nella villa di Arcetri, assistito dalla figlia e dai più vicini discepoli, continuando ad occuparsi, nonostante la cecità, di questioni scientifiche.
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