martedì 11 febbraio 2014

René Descartes (La Haye en Touraine, 31 marzo 1596 – Stoccolma, 11 febbraio 1650)

"Io penso, dunque sono, ossia esisto".
- René Descartes , Discours de la Méthode, IV




Ottavio Missoni (Ragusa di Dalmazia, 11 febbraio 1921 – Sumirago, 9 maggio 2013)

"Guardi che la lettura è miracolosa. Con pochi euro si può passare una serata col signor Voltaire mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un idiota qualsiasi".
- Ottavio Missoni






Ottavio Missoni (Ragusa di Dalmazia, 11 febbraio 1921 – Sumirago, 9 maggio 2013)

"La vita è una sequela di fatti, alcuni belli, altri meno. A me affascina la casualità di questi fatti. Se penso di essere sposato da 57 anni con una donna che ho conosciuto sotto la statua di Cupido in Trafalgar Square, penso che il caso sia una cosa meravigliosa".
- Ottavio Missoni ( Ragusa di Dalmazia,11 febbraio 1921 - Sumirago, 9 maggio 2013)




Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)

"Mi accontento di questo: darti appuntamento nell'aria, farti sedere accanto a me sullo scoglio, anche se non ci sei".
- Sylvia Plath







Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)

"Posso scegliere se essere costantemente attiva e felice o introspettivamente passiva o triste. Oppure diventare pazza rimbalzando da un umore all'altro"
-Sylvia Plath, Diari





Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)

"E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d'argento.
Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi.
Apri gli occhi [...] Lascia che la vita accada".
- Sylvia Plath







Nessuno ha il potere di curarti tranne te stessa


Nessuno ha il potere di curarti, tranne te stessa.
Mi devo rassegnare all'idea nuda e cruda che, pur con tutto l'entusiasmo possibile, pur con la convinzione che il carattere sia il destino, niente è reale, passato o futuro, quando sei sola in camera tua, sola con il ticchettio dell'orologio che rimbomba nello scintillio falsamente allegro della luce elettrica.
E se non ha né passato né futuro, che a ben vedere costituiscono il presente, allora puoi benissimo sbarazzarti del guscio vuoto del presente e suicidarti.
Ma la fredda, razionale materia grigia che ho nel cranio e che ripete a pappagallo "penso, dunque sono" mi sussurra che ci sono sempre un'alternativa, un miglioramento, una nuova svolta.
Così aspetto.
A cosa serve un certo fascino?
A garantirsi una sicurezza temporanea?
A cosa serve il cervello?
Semplicemente a dire:
"Ho visto, ho compreso"?
Oh, si, mi odio perchè non sono scesa di sotto senza  tante storie a cercare conforto in mezzo alle altre.
Mi odio perchè me ne sto seduta qui a lacerarmi per non so nemmeno io che cosa dentro di me.
Me ne sto qui, fascio di ricordi del passato e di sogni futuri racchiuso in un fascio di carne passabile.
Annientare il mondo annientando se stessi è l'apice illusorio di un egoismo disperato, la più comoda via d'uscita da ogni piccolo vicolo cieco sulle cui pareti di mattoni ci spezziamo le unghie.
Smettila di pensare egoisticamente a rasoi e autolesioni e a uscire e farla finita.
 Non è la tua stanza la prigione. Sei tu. Nessuno ha il potere di curarti tranne te stessa. 
- Sylvia Plath