mercoledì 15 gennaio 2014

Le foglie morte

Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Jacques Prévert

Il capitale umano

"Avete scommesso sulla rovina di questo paese e avete vinto".
Carla Bernaschi (Valeria Bruni Tedeschi) ne "Il capitale umano" di Paolo Virzì


Rosa Luxemburg (5 marzo 1870, 15 gennaio 1919)

Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
Rosa Luxemburg

Martin Luther King

"La grandezza della vita sta nella grandezza del Sogno in cui si è deciso di credere"
(MARTIN LUTHER KING)


martedì 14 gennaio 2014

La nostalgia




"Che cosa avete contro la nostalgia, eh? E' l'unico 

svago che resta per chi e' diffidente verso il futuro,

 l'unico".

- Da "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino


Dedicata ai tanti giovani che, come me, stanno perdendo la speranza che un cambiamento sia possibile

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”

Albert Einstein



Ronde poetiche di Francesco Vitellini

"Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c'è 

bisogno della poesia, che ha la funzione di 

avvicinarsi all'assoluto. In questo mercato 

generale delle parole, la parola poetica diventa 

un assoluto".


(Dacia Maraini)


"Ronde poetiche", raccolta d'esordio di

Francesco Vitellini, rappresenta una selezione di

 opere nate dalla continua ricerca della poesia in 

tutte le cose ed in tutte le persone. La raccolta è 

suddivisa per macrotemi: il poeta in rapporto a se

 stesso, alla morte, all'amore, alla realtà che lo 

circonda.