sabato 31 agosto 2024

Pane e tulipani

 Le cose lente sono le più belle.

Bisogna sapere aspettare.

—  Fermo


Felice Andreasi in Pane e tulipani (Italia, Svizzera 1999) di Silvio Soldini




Umberto Galimberti

 《 Per quanto riguarda la scuola, bisognerebbe che i professori, oltre a sapere la loro materia, fossero anche in grado di comunicarla e di affascinare.  Perché l’apprendimento, lo dice Platone, avviene per via erotica. Noi stessi abbiamo studiato volentieri le materie dei professori di cui eravamo innamorati e abbiamo tralasciato quelli di cui non avevamo alcun interesse. A scuola è importante saper appassionare perché gli adolescenti vivono l’età per cui l’unica cosa che conta è l’amore,  e se gli adolescenti si occupano dell’amore bisogna andare là a cercarli. Attirarli a livello emotivo significa trovare la breccia per passare poi al livello intellettuale. Se invece si scarta la dimensione emotiva, sentimentale, affettiva allora non si arriva neppure alle loro teste》.


- Umberto Galimberti




giovedì 29 agosto 2024

Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

 Cesare Pavese, Il mestiere di vivere



Michela Murgia

 "Conosco molte donne e anche molti uomini che accettano relazioni per paura della solitudine. Relazioni dove il loro potenziale viene strangolato, e dove quello che sono e quello che possono fare viene dimezzato dalla fatica di adeguarsi ad aspettative false. Per amore si può fare molto male, non vuol dire che chi ti è accanto non ti ama, vuol dire che chi ti ama, ama solo l'idea di te che può accettare, tutte le altre le devi nascondere".

- Michela Murgia




mercoledì 28 agosto 2024

Cesare Pavese

 Non bastano le disgrazie per fare di un fesso una persona intelligente.


- Cesare Pavese




Luca Serianni

 《Quello dell’analfabetismo di ritorno è un problema generale che non riguarda solo l’Italia.

Farei, tuttavia, una distinzione: 40-50 anni fa il problema era relegato alla scarsa istruzione di base e molti non arrivavano a completare il ciclo dell’obbligo. Oggi, invece, il problema è diverso e legato alla sollecitazione che avviene su vari piani, come internet e social media che non hanno in sé un valore negativo, ma favoriscono una dispersione e una mancanza di concentrazione.

[...]

Uno dei problemi della scuola è insegnare la concentrazione su un testo di qualunque tipo.

Tuttavia è difficile acquisire un rapporto culturale reale e duraturo se non c’è attenzione ai dati di partenza, siano essi giuridici, letterari, scientifici. Il problema della dispersione e della distrazione è abbastanza centrale.


[...]

La forbice si è molto dilatata: c’è una minoranza di giovani estremamente preparati e con un senso critico straordinario, superiore a quello che si poteva avere anche nelle parti più avanzate dei giovani di 50 anni fa. Però nello stesso tempo c’è un rischio abbastanza alto di analfabetismo di ritorno. Il problema è avvicinare le due lame, quella bassa a quella alta》.

Luca Serianni




lunedì 26 agosto 2024

Julio Cortázar

 Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna

e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti.

Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine

che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile...

Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie.

Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all’uscita di un concerto.

Julio Cortázar




Umberto Saba

Tutto passa nella vita, tranne quello che abbiamo desiderato.
- Umberto Saba



domenica 25 agosto 2024

Carlo Verdone

 《Andai a fare un esame e dissi che ero preparatissimo su Bergman. Il professore - mio padre - mi chiese tutto su Georg Wilhelm Pabst: non sapevo niente e mi bocciò. Io gli dissi "Ma papà stai scherzando?" e lui rispose "Mi dia del lei!"》.

Carlo Verdone




sabato 24 agosto 2024

Borges

 Con cosa posso trattenerti?

Ti offro strade difficili, 

tramonti disperati 

la luna di squallide periferie. 

Ti offro le amarezze di un uomo 

che ha guardato a lungo la triste luna. 

[…]

Ti offro qualsiasi intuizione sia

nei miei libri, qualsiasi virilità

o vita umana.

Ti offro la lealtà di un uomo 

che non è mai stato leale.

Ti offro quel nocciolo di me stesso 

che ho conservato, in qualche modo 

- il centro del cuore che

non tratta con le parole, nè coi

sogni e non è toccato dal tempo,

dalla gioia, dalle avversità.

Ti offro il ricordo di una

rosa gialla al tramonto,

anni prima che tu nascessi.

Ti offro spiegazioni di te stessa,

teorie su di te, autentiche e

sorprendenti notizie di te.

Ti posso dare la mia tristezza,

la mia oscurità, la fame del

mio cuore; cerco di corromperti con l'incertezza, 

il pericolo, la sconfitta.”

—  Jorge Luis Borges




Ignazio Silone

 "Non credere mica che un istante di felicità sia poco.

La felicità esiste solo sotto forma di attimi.”

—  Ignazio Silone



Cesare Pavese

 Cesare Pavese, Il mestiere di vivere




Dino Buzzati

 Mi basterà averti vicina. Io non starò qui ad ascoltare - ti prometto - gli scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani, se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all'amore. Ma io ti avrò vicina.

E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni parte del mondo. 

- Dino Buzzati, Inviti superflui





giovedì 22 agosto 2024

Ray Bradbury

"Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive."

Ray Bradbury, Fahrenheit 451



Laura Morante

 «Ho lasciato scritto ai miei cari: "Se mi faccio ritoccare, sopprimetemi". Una donna passa la vita ad accettarsi, a imparare ad amarsi, e un giorno si affida a un bisturi che le cambia i tratti. Mi pare un grave errore...».

(Laura Morante)




Trilussa

 Ninna nanna, nanna ninna,

er pupetto vò la zinna:

dormi, dormi, cocco bello,

sennò chiamo Farfarello

Farfarello e Gujermone

che se mette a pecorone,

Gujermone e Ceccopeppe

che se regge co le zeppe,

co le zeppe dun impero

mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno

ché se dormi nun vedrai

tante infamie e tanti guai

che succedeno ner monno

fra le spade e li fucili

de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti

li sospiri e li lamenti

de la gente che se scanna

per un matto che commanna;

che se scanna e che s'ammazza

a vantaggio de la razza

o a vantaggio d'una fede

per un Dio che nun se vede,

ma che serve da riparo

ar Sovrano macellaro.

Ché quer covo d’ assassini

che c'insanguina la terra

sa benone che la guerra

è un gran giro de quatrini

che prepara le risorse

pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,

finché dura sto macello:

fa la ninna, ché domani

rivedremo li sovrani

che se scambieno la stima

boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti

nun se fanno comprimenti:

torneranno più cordiali

li rapporti personali.

E riuniti fra de loro

senza l'ombra d'un rimorso,

ce faranno un ber discorso

su la Pace e sul Lavoro

pe quer popolo cojone

risparmiato dar cannone!

Trilussa, Ninna nanna della guerra




mercoledì 21 agosto 2024

Dino Buzzati

«Quello che si dovrebbe insegnare nelle scuole è quella che io chiamo "decenza" o"pulizia del carattere". Si dovrebbe imparare fin da piccoli a non vantarsi, a non voler comparire più di quanto non si sia in realtà, insomma a non essere cafoni. Questo è il maggior difetto degli Italiani. Basta che uno sappia guidare un'auto per sentirsi autorizzato a dire che corre la Millemiglia».
- Dino Buzzati


Paolo Giordano

 "Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.“ 


—  Paolo Giordano,  La solitudine dei numeri primi



Salvatore Quasimodo

 Mi chiedi parole.

Ma il tempo

precipita come un masso sulla mia anima

che vuole certezze,

e più non ha sillabe

da offrire se non quelle silenziose

del sangue legate al tuo nome,


o mia vita,

mio amore senza fine.


S. Quasimodo




lunedì 19 agosto 2024

Cesare Pavese a Fernanda Pivano

 Cara Fern,


la Sua lettera mi ha molto commosso e se potessi prenderei subito il treno per provarLe che non è vero che la circondi il gelo e l'ostilità. Ma non capisco perché si trovi tanto male proprio adesso che sa che sa di poter lavorare nove ore al giorno e quindi pressoché mantenersi. Non ha sempre aspirato all'indipendenza? A meno che Le succeda come a tutti: una volta ottenutala, non sa più che farne. Si ritorna cioè a quanto Le ho sempre consigliato:


Si faccia una vita interiore - di studio, di affetti, d'interessi umani che non siano solamente di "arrivare" ma di "essere" - e vedrà che la vita avrà un significato.


Cara Fern, la solitudine che Lei sente, si cura in un solo modo, andando verso la gente e «donando» invece di «ricevere». (È la solita sacrosanta predica). Non che io aneli di essere quello a cui Lei dovrebbe donare - tanto più che i doni che Lei potrebbe farmi non sarebbero ancora la soluzione ma aumenterebbero il pasticcio. Si tratta di un problema morale prima che sociale e Lei deve imparare a lavorare, a esistere, non solo per sé ma anche per qualche altro, per gli altri.


Fin che uno dice «sono solo», sono «estraneo e sconosciuto», «sento il gelo», starà sempre peggio. E' solo chi vuole esserlo, se ne ricordi bene. Per vivere una vita piena e ricca bisogna andare verso gli altri, bisogna umiliarsi e servire. E questo è tutto.


La nostra posizione qui è molto precaria. Il padrone ogni tanto fa progetti per riportare la baracca in Piemonte - che non mi dispiacerebbe. Ma intanto - tira e molla - non faccio più niente e non ho più pace. La smetta con quella stupida storia dell'assegno. Pensi piuttosto a tradurre l' Addio, e con l'assegno si comperi un monopattino.


Coraggio e arrivederci."


Cesare Pavese a Fernanda Pivano




domenica 18 agosto 2024

Storie d' amore

 Erano passati quasi vent' anni da quando si erano lasciati. Alain Delon venne avvertito della morte improvvisa di Romy e si precipitò da lei. Non le aveva mai scritto una lettera. Quel giorno volle restare per diverse ore da solo con la donna che aveva sempre amato (anche se avevano vissuto assieme solo cinque anni). Le scrisse :"Ti guardo dormire. Sono accanto a te, sei vestita di una lunga tunica nera e rossa, ricamata sul petto. Sono fiori, credo, ma non li guardo. Ti dico addio, il più lungo degli addii, mia Puppelé . È così che ti chiamavo, "Piccola bambola" in tedesco. Non guardo i fiori ma il tuo viso e penso che sei bella, e che forse non lo sei mai stata così tanto. Per la prima volta nella mia vita - e nella tua - ti vedo serena, in pace. Come sei calma, come sei bella. Sembra che una mano abbia dolcemente cancellato dal tuo viso tutte le angosce"


venerdì 16 agosto 2024

Bukowski

 "Se è pesante il solo pensare di farlo,

non farlo.

Se stai cercando di farlo come qualcun altro,

lascia perdere.

Se devi aspettare che cresca dentro te

aspetta, pazientemente.

Se non ruggisce dentro te

fai qualcos’altro.

Se devi parlarne con qualcun altro,

non sei pronto.

Quando sarà il tempo giusto

e se sarai stato predestinato

arriverà,

e continuerà a farlo

fin quando morirai

o quando morirà in te.

Non c’è altro modo,

non ce n’è mai stato un altro."


- Charles Bukowski



Bukowski

 Accontentarsi di chiunque

pur di non restare soli.

Se dovessi spiegare a parole

l'infelicità, lo farei così.


(Charles Bukowski)



giovedì 15 agosto 2024

Grazia Deledda

 "Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.

Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.

Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.

Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare.

Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.

Noi siamo sardi.”

Grazia Deledda



domenica 11 agosto 2024

Roberto Saviano

 Agosto non è crudele. È feroce. Si presenta come un mese del passato e ti costringe a ricordare. Ferocemente smette di essere tutto ciò che era. Aspettavo agosto tutto l'anno da bambino. La spiaggia, i templi di Paestum, la sensazione che tutto l'anno valesse la pena viverlo per rotolarsi nel bagnasciuga con mio fratello, con i miei cugini. La sensazione che la vita vera fosse agosto. L'attesa dell'agosto più bella dell'agosto persino. Vivere agosto da adulti non vale la pena. Ora agosto è solo un mese di promesse non mantenute, la dimostrazione che la vita ti ha tradito e quello che ti aspettavi non arriva. Come una generazione che credeva di poter vivere meglio dei propri genitori e invece vive peggio, assai peggio. Agosto era il mese dove riuscivi a prendere tutto ciò che di bello concepivi. Ora arriva e raccoglie esattamente le briciole dell'intero anno. Agosto ormai è solo un modo, come direbbe Chaillet, per essere infelici in modo molto romantico.


Roberto Saviano



Robin Williams

 Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse restare solo. Non lo è.

La cosa peggiore nella vita è finire con persone che ti fanno sentire solo.

Robin Williams




sabato 10 agosto 2024

Storie d' amore

 «Sono così vicino, dietro di te, che se stendi la mano, penso che tu riesca a toccare la mia. Addio vecchia amica. Amore infinito, ci vediamo lungo la strada».

Leonard Cohen a Marianne




Un anno fa ci lasciava Michela Murgia

 «Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai》.


Michela Murgia (Cabras, 3 giugno 1972 – Roma, 10 agosto 2023)



venerdì 9 agosto 2024

Mauro Corona

 


Julio Cortàzar

 «Non chiedere d'amore agli intelligenti, amano intelligentemente, che è come non avere amato mai».


Julio Cortázar



Dino Buzzati

 “Colleghi e amici, quando per caso vengono a sapere che io leggo volentieri le storie di Paperino, ridono di me, quasi fossi rimbambito. Ridano pure. Personalmente sono convinto che si tratta di una delle più grandi invenzioni narrative dei tempi moderni. Lasciamo pur stare la vertiginosa fantasia e ingegnosità delle vicende, ammirevoli in un mondo dove la regola quasi sovrana dei romanzi è la noia. Sono i due protagonisti, Paperino e Paperon de’ Paperoni, a fare la gloria maggiore di Walt Disney. La loro statura, umanamente parlando, non mi sembra inferiore a quella dei famosi personaggi di Molière, o di Goldoni, o di Balzac, o di Dickens. L'uno e l'altro li conosco ormai benissimo, data la lunga frequentazione. E non mi hanno ancora stancato. Perché? Perché non si tratta di caricature, di macchiette, che reagiscono meccanicamente alle varie situazioni secondo uno schema prevedibile. Come appunto i più geniali personaggi della letteratura romanzesca e del teatro, essi sono, con tutti i loro indistruttibili difetti, creature ogni giorno e in ogni avventura un po’ diverse da se stesse; hanno insomma la variabilità, l'imprevedibilità, la mutevolezza tipiche degli esseri umani. E per questo riescono affascinanti. E universali.”

Dino Buzzati




giovedì 8 agosto 2024

Piero Angela

 Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento. I riflettori della nostra mente illuminano un'unica immagine: quella di lei (o di lui). Il resto rimane sullo sfondo. Questa immagine si sovrappone a tutte le altre, è presente ovunque, in ogni momento. Viene vista, rivista, ripassata come in un replay ossessivo, crea gioia, struggimento, persino tremori. La persona amata viene idealizzata. Non ha difetti. E, se ne ha, vengono oscurati da una specie di daltonismo emotivo.

Piero Angela, Ti amerò per sempre, 2005




mercoledì 7 agosto 2024

Bernardo Bertolucci

 La mia università è andare a cena ogni sera da Elsa Morante e Alberto Moravia con Pier Paolo Pasolini. 


Bernardo Bertolucci

(a suo padre che insisteva perché andasse all'università)



martedì 6 agosto 2024

Franco Battiato

 «Cambiare idea è un dovere e una necessità, e non un capriccio o una debolezza; è una crescita

evolutiva. Un uomo DEVE cambiare idea, se non è contento di quello che è. Spesso ci sono persone contente di quello che sono perché non si sono affatto analizzate: magari uno è uno stronzo e continuerà a restare tale. È quando entra in campo la consapevolezza che subentra anche la crisi».

Franco Battiato



lunedì 5 agosto 2024

Italo Calvino

 E lei: "Tu credi che l'amore sia dedizione assoluta, rinuncia di sé"

Era lì sul prato, bella come mai, e la freddezza che induriva appena i suoi lineamenti e l'altero portamento della persona sarebbe bastato un niente a scioglierli, e riaverla tra le braccia… Poteva dire qualcosa, Cosimo, una qualsiasi cosa per venirle incontro, poteva dirle: “Dimmi che cosa vuoi che faccia, sono pronto.” e sarebbe stata di nuovo felicità per lui, la felicità insieme senza ombre. Invece disse: “Non ci può essere amore se non si è sé stessi con tutte le proprie forze.”

Italo Calvino - Il barone rampante (1957)