domenica 14 settembre 2014

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende....

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. 102

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona. 105

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense
".
Queste parole da lor ci fuor porte. 
Dante Alighieri, Inferno, Canto V



IMMAGINE: THE LOVERS -2010 remake of “Paolo and Francesca”, Gaetano Previati - 1887 (Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, autori del progetto The Essence of Decadence).


Film stasera in tv

Alle 22.10, su LaEffe (canale 50) sarà trasmesso "Miss Austen Regrets" , film tv del 2008 diretto da Jeremy Lovering. Viene trasmesso per la prima volta il 3 febbraio 2008 dalla rete televisiva americana PBS all'interno di un ciclo di film dedicati all'autrice Jane Austen e il 27 aprile 2008 dalla BBC. Il film è ispirato alle lettere private e ai diari di Jane Austen.
INTERPRETI
Oivia Williams
Greta Scacchi
Imogen Poots
Samuel Roukin
Phyllida Law
Pip Torrens
Harry Gostelow
Tom Hiddleston
Hugh Bonneville
Tom Goodman-Hill



La miglior scuola

“La miglior scuola è quella che ti lascia tutte le porte aperte"
Eugenio Montale

Buon compleanno, Renzo Piano

“I giovani devono partire, devono andar via. Ma per curiosità, non per disperazione".
Renzo Piano

Buon compleanno, Renzo Piano

Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.
(Renzo Piano)


Buon compleanno, Renzo Piano

Si diceva una volta, fare il bene comune. Bisogna sempre ricordare che fare architettura significa costruire edifici per la gente; università, musei, scuole, sale per concerti…sono tutti luoghi che diventano avamposti contro l’imbarbarimento, sono luoghi per stare assieme, sono luoghi di cultura, di arte e l’arte ha sempre acceso una piccola luce negli occhi di chi la frequenta.
(Renzo Piano)


Alessandro D'Avenia

Cari colleghi professori,

mancano 24 ore alla prima campana. I vostri alunni sono trepidanti, perché il primo giorno di scuola attraversa il cuore di un ragazzo come uno stormo di promesse. Sperano che quel primo giorno sia un giorno nuovo, sintomo di un anno nuovo, una vita nuova, direbbe Dante. Rendete quel giorno la loro Beatrice.

Non li deludete. Date loro un giorno indimenticabile. Non chiedete delle loro vacanze, non raccontate le vostre. Fate lezione: con un amore con cui non l’avete mai fatta. Preparate oggi quella lezione. È domenica e avete ancora qualche ora. Stupiteli con un argomento che desti la loro meraviglia. Uccideteli di meraviglia! È dallo stupore che inizia la conoscenza, diceva Aristotele e nulla è cambiato. Annichilite i grandifratelli, gli uominiedonne. Superateli in share con le vostre lezioni. Rinnovate in voi lo stupore. Spiegate loro l’infinito di Leopardi anche se non è nel programma, fateglielo toccare questo infinito di là dalla siepe dei banchi. Raccontate loro la vita e la morte di una stella. Descrivete loro la sezione aurea dei petali di una rosa e il segreto per cui la si regala al proprio amore. Stupitevi. Stupiteli. Fatevi brillare gli occhi, fate vedere loro che sapete perchè insegnate quella materia, che siete fieri di aver speso una vita intera a imparare quelle cose, perchè quelle cose contengono il mondo intero.

Stupiteli con la vita, quella che c’è dentro secoli di scoperte, conoscenze, fatti, libri. Fategliela toccare questa vita. Non torneranno più indietro. Sapranno di avere davanti un professore. Parola meravigliosa che vuol dire “professare”, quasi come una fede, la vostra materia. Se professate questa fede toccheranno attraverso di voi le cose di cui hanno fame: verità, bene, bellezza. Le uniche cose per cui viviamo, che lo vogliamo o no. Tutti vogliamo un piatto buono, un amico sincero, una bella vacanza. È scritto nel dna che vogliamo quelle tre cose, anche se costano fatica. Diamogliele.

Immaginate domani di entrare in classe. Durante la vostra lezione il mondo viene devastato da un’apocalisse. Per una serie di fortunate (!) congiunture siete rimasti vivi solo voi, con la vostra classe. Adesso dipende tutto da voi. Rimboccatevi le maniche, prendetevi cura di quei 20-30 come fosse il mondo intero. Che mondo sarà quello di domani? Dipende da te caro collega. Non ti lamentare dei politici, delle strutture, del riscaldamento, dell’orario, adesso ci sei solo tu e loro. Non ci sono ministri, riforme, strutture. C’è la scuola nella sua essenza. Tu e loro e quel che ci sta in mezzo: le parole. Gli animali si addestrano, gli uomini si educano: con le parole. Non c’è lo stipendio, perchè non c’è lo Stato e non c’è il privato: sono loro il tuo stipendio. Ti è rimasto solo un libro: quello della tua materia. Da lì devi partire per costruire il mondo intero. Quello è il punto di appoggio con cui sollevarlo, il mondo intero.

Se loro vedranno in te il fuoco ti ripagheranno con uno stipendio che nessun altro mestiere dà: saranno degli innamorati del bene, della verità, della bellezza (cioè della vita). Non saranno dei furbi, ma degli innamorati. Forse ti manderanno ugualmente all’inferno come Dante ha fatto – anche se per altri motivi – col suo maestro Brunetto, ma sapranno riconoscerti (come Dante) di avere insegnato loro “come l’uom s’etterna”: come l’uomo si è reso immortale nella storia e come l’uomo si rende immortale al presente.

Caro collega hai 24 ore. A te la scelta: un nuovo giorno, il primo, di una vita nuova.

Stupisciti. Stupiscili.
 Alessandro D'Avenia -Tratto dal blog Prof 2.0