giovedì 5 gennaio 2017

Carofiglio

"Dissi che sì, molto volentieri. Potevamo bere qualcosa e fare due chiacchiere.
E magari baciarci, e accarezzarci, e fare l'amore.
Dopo facciamo sempre in tempo a pentirci.”
— Gianrico Carofiglio , Ragionevoli dubbi

Rilke

Bisogna, alle cose,
lasciare la propria quieta, indisturbata evoluzione
che viene dal loro interno
e che da niente può essere forzata o accelerata.
Tutto è: portare a compimento la gestazione – e poi dare alla luce …
Maturare come un albero
che non forza i suoi succhi
e tranquillo se ne sta nelle tempeste
di primavera, e non teme che non possa arrivare l’estate.
Eccome se arriva!
Ma arriva soltanto per chi è paziente
e vive come se davanti avesse l’eternità,
spensierato, tranquillo e aperto …
Bisogna avere pazienza
verso le irresolutezze del cuore
e cercare di amare le domande stesse
come stanze chiuse a chiave e come libri
che sono scritti in una lingua che proprio non sappiamo.
Si tratta di vivere ogni cosa.
Quando si vivono le domande,
forse, piano piano, si finisce,
senza accorgersene,
col vivere dentro alle risposte
celate in un giorno che non sappiamo.
— Rainer Maria Rilke

Tullio De Mauro

"Purtroppo l’analfabetismo è oggettivamente un instrumentum regni, un mezzo eccellente per attrarre e sedurre molte persone con corbellerie e mistificazioni”.
- Tullio De Mauro

Tullio De Mauro

La lingua sta bene. Stanno male quelli che la usano. Mi spiego. Siamo riusciti a conquistare la capacità di parlare italiano per il 95 per cento. Non siamo riusciti invece a conquistare la capacità di leggere. Leggiamo poco. Pochi giornali e pochissimi libri. I lettori sono circa un terzo della popolazione. I restanti due terzi non hanno quel retroterra di letture e formazione scolastica che garantiscono un possesso saldo della lingua. Parliamo molto e leggiamo poco. Questo incide sul modo di usare l’italiano. Si va troppo a orecchio. Però la lingua, per conto suo, sta bene. 
Tullio De Mauro intervistato da Matteo Nucci, Il Messaggero, 31 marzo 2012

lunedì 2 gennaio 2017

Anaïs Nin

Sono irrequieta. Le cose mi stanno chiamando. Le stelle tirano di nuovo i miei capelli.
Anaïs Nin

Mario Benedetti

Ora che inizio il giorno
rivedendo i tuoi occhi
e mi hai trovato bene
e ti trovo più bella
ora che finalmente
è tutto molto chiaro
dove è il tuo posto e dove è il mio
so per la prima volta
che avrò la forza
di costruire insieme a te
una amicizia così straordinaria
che dal vicino territorio dell'amore
quell'altro disperato
finiranno col guardarci con invidia
e si metteranno a organizzare
delle gite
per venire a domandarci come abbiamo fatto.
Mario Benedetti, Lovers go home


Gaber

"Il desiderio
è la cosa più importante
è un'attrazione un po’ incosciente
è l'affiorare di una strana voce
che all'improvviso ti seduce
è una tensione che non riesci a controllare
ti viene addosso non sai bene come e quando
e prima di capire
sta già crescendo.
Il desiderio è il vero stimolo interiore
è già un futuro che in silenzio stai sognando
è l'unico motore
che muove il mondo."
— Giorgio Gaber, Il desiderio