sabato 5 aprile 2014

Irwin Allen Ginsberg (Newark, 3 giugno 1926 – New York, 5 aprile 1997)

«La poesia non è un'espressione. E' il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa.»

Allen Ginsberg


Bette Davis (Lowell, 5 aprile 1908 – Neuilly-sur-Seine, 6 ottobre 1989)

Ho orrore del romanticismo a buon mercato.
- Bette Davis in "Eva contro Eva"


venerdì 4 aprile 2014

Film stasera in tv

Alle 23.00, su Rai Movie, sarà trasmesso "Precious", film del 2009 diretto da Lee Daniels, basato sul romanzo di Sapphire Push - La storia di Precious Jones. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival, dove si è aggiudicato diversi premi, e successivamente al Festival di Cannes 2009 nella sezione Un Certain Regard.
Il film ha ottenuto sei candidature agli Oscar 2010, tra cui miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista (Gabourey Sidibe), miglior attrice non protagonista (Mo'Nique), miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio, finendo col vincere quelli per la migliore attrice non protagonista e per la migliore sceneggiatura non originale.


L'infanzia di Ivan

L'infanzia di Ivan, film del 1962 diretto da Andrej Tarkovskij. Fotografia : Vadim Yusov

Andrej Arsenevič Tarkovskij (Zavraž'e, 4 aprile 1932 – Parigi, 29 dicembre 1986)

Nei presentimenti non credo,
e i presagi non temo.
Non fuggo la calunnia né il veleno,
non esiste la morte:
immortali siamo tutti, e tutto è immortale.
Non si deve temere la morte,
né a diciassette né a settant'anni.
Esistono solo realtà e luce:
le tenebre e la morte non esistono.
Siamo tutti ormai del mare su la riva,
e io sono tra quelli che traggono le reti,
mentre l'immortalità passa di sghembo.
Se nella casa vivrete,
la casa non crollerà.
Un secolo qualsiasi richiamerò,
e una casa vi costruirò.
Ecco perché, con me, i vostri figli
e le vostre donne siederanno
alla stessa tavola
la stessa per l'avo ed il nipote.
Si compie ora, il futuro.
E se io una mano levo
i suoi cinque raggi rimarranno a voi.
Del passato ogni giorno,
come una fortezza,
io con le spalle ho retto.
Da agrimensore ho misurato il tempo,
e attraversato io l'ho
come gli Urali.
Il mio secolo l'ho scelto a mia misura.
Andavamo a Sud,
sostenendo la polvere della steppa,
il fumo delle erbacce.
Scherzavano i grilli
sfiorando i ferri dei cavalli con le loro antenne,
come monaci profeti di sventura.
Ma il mio destino fissato avevo alla mia sella,
e ancora adesso,
nei tempi futuri,
come un fanciullo sulle staffe
io mi sollevo.
La mia immortalità mi basta,
ché da secolo in secolo scorre
il mio sangue...
Per un angolo sicuro di tepore
darei la vita di mia volontà
qualora la sua cruna alata
non mi svolgesse più,
come un filo,
per le strade del mondo.

Andrej Tarkovskij

Sempre e per sempre.

Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano
E non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
Ricordati dovunque sei, se mi cercherai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora
E tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare per diverse strade
O con diverse scarpe su una strada sola

Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

- Francesco De Gregori, Sempre e per sempre


De Gregori

Stasera sono un libro aperto,
mi puoi leggere fino a tardi
— Francesco De Gregori, Falso movimento