lunedì 10 febbraio 2014

Quando si dice eseguire un lavoro a regola d'arte...

Un "foro" dipinto su una parete per un'installazione, talmente realistico da ingannare un muratore che, a fine mostra in assoluta buona fede ha chiuso il buco ricoprendolo con lo stucco bianco. E' accaduto al Museo d'Arte della città di Ravenna. Il "buco d'artista" è opera di Eron, celebre per i dipinti realizzati con le vernici spray e per l'incredibile realismo della prospettiva che imprime alle figure dei suoi quadri.
 Il direttore del Mar, Claudio Spadoni, ha raccontato l'episodio all'artista, che ha replicato col sorriso: " La parete doveva comunque essere riverniciata, il museo non ha colpe, e anzi personalmente ci sarei rimasto male se l'operaio se ne fosse accorto, che era un buco finto. Stuccandolo, in un certo senso ha "completato" l'opera".







Da "L'opera da tre soldi" di Bertolt Brecht

"E' più criminale fondare una banca o rapinarla?"
Da "L'opera da tre soldi" di Bertolt Brecht




Boris Pasternak


"E' bene quando una persona contraddice le nostre aspettative, quando è diversa dall'immagine che ce ne siamo fatta. Appartenere a un tipo significa la fine dell'uomo, la sua condanna. Se non si sa, invece, come catalogarlo, se sfugge a una definizione, è già in gran parte un uomo vivo, libero da se stesso, con  un granello in sé di assoluto".
- Boris Pasternak







Generale, di Bertolt Brecht


Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
Bertolt Brecht









Bertolt Brecht( Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956)

Potessi tu trasformare il mondo, perché
con te stesso essere troppo buono?
Tu chi sei?
Affoga nella lordura,
Abbraccia il boia, ma
Trasforma il mondo: ne ha bisogno!
Il mio pane lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.
Bertolt Brecht


Boris Leonidovič Pasternak (Mosca, 10 febbraio 1890 – Peredelkino, 30 maggio 1960)

"Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno mai inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita".
- Boris Pasternak, Il Dottor Zivago 






Boris Leonidovič Pasternak (Mosca, 10 febbraio 1890 – Peredelkino, 30 maggio 1960)





"Febbraio. Prender l'inchiostro e piangere!
Scrivere di Febbraio a singhiozzi,
finché il tempo piovoso scrosciante 
brucia come una fosca primavera.
Prendere una carrozza. Per sei soldi
fra scampanio e stridere di ruote
recarsi là dove la pioggia torrenziale
strepita più che di lacrime ed inchiostro.
Dove, come pere incenerite,
dagli alberi mille cornacchie
cadranno nelle pozze rovesciando
una secca mestizia sul fondo degli occhi.
Nereggiano di sotto gli spazi disgelati,
e il vento è solcato dai gridi,
e quanto più a caso, tanto più esattamente
si compongono i versi a singhiozzi".
- Boris Pasternak