giovedì 17 luglio 2014

Heinrich Boll

Le valigie aperte mi guardano come delle bocche spalancate che vogliono essere nutrite.
— Heinrich Boll, Opinioni di un clown

L'eleganza secondo Franca Sozzani

L'eleganza è innata. L'eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario! Si può imparare ad essere vestiti bene, ma non necessariamente si impara ad essere eleganti. Ci si muove in un certo modo, ci si siede in un certo modo. Le mani, il viso hanno un atteggiamento elegante nelle movenze.Non significa bellezza. L'eleganza ha dei codici tutti suoi.
(Franca Sozzani)


Alfonso Gatto

1. I cittadini son sempre contenti
d’essere scelti come confidenti.
2. Una giornata storica
in fondo è malinconica.
3. Come metter le manette
alle favole sospette?
4. La polizia ha sempre buon naso,
sbaglia per legge, indovina per caso.
- Alfonso Gatto, Veleno






Alfonso Gatto

''Amare non è ragionare, non è credere, non è contrattare il possibile o azzardare l’ignoto. Amare è invocare fisicamente tutto l’essere per una goccia di vita, quale sia il sangue a irrompere o a tacere, come avviene per la morte. L’amore volta nell’impegno e nella riuscita del dono, nella volontà e nella grazia, e, in tal senso, deve toccarci.''

ALFONSO GATTO, Poesie d’amore, Prefazione

Nadine Gordimer

"Per essere stata di beneficio all'umanità grazie alla sua scrittura magnifica".
 Motivazione del premio Nobel per la letteratura conferito a Nadine Gordimer nel 1991

Nadine Gordimer

Abbiamo sconfitto l’ apartheid ma dobbiamo ancora combattere il resto dei pregiudizi rimasti nella testa della gente.
Nadine Gordimer 

mercoledì 16 luglio 2014

Nadine Gordimer

È giusto che i giovani cerchino modelli a cui rifarsi. A malincuore mi accorgo che spesso la ricerca è di basso livello, una pop star piuttosto che un personaggio da reality. Certo, le persone con poco spessore sono più facili da interpretare e imitare. Ma ai giovani direi di non aver paura a puntare in alto. 
Nadine Gordimer

Heinrich Boll

La televisione gli ha strappato anche l’ultimo resto di pudore che gli potevo concedere. Se la nostra epoca dovesse meritare un nome, dovrebbe chiamarsi l’epoca della prostituzione. La gente si abitua a un vocabolario da puttane.
— Heinrich Boll, Opinioni di un clown 

Heinrich Boll



Vi sono dei limiti oltre i quali l’idiozia dovrebbe venire controllata.
— Heinrich Boll - Opinioni di un clown

Heinrich Boll

In quel momento lo amavo più di quanto amassi la voce del mare, più del respiro della tempesta e del ruggito del leone.
— H. Boll, Opinioni di un clown

Heinrich Boll

«I cattolici mi rendono nervoso perché sono sleali.»
«E i protestanti?» domandò ridendo.
«Quelli mi fanno star male con quel loro pasticciare intorno alla coscienza.»
«E gli atei?» rideva ancora.
«Quelli mi annoiano perché parlano sempre di Dio»
—  Heinrich Boll, Opinioni di un clown

sabato 12 luglio 2014

Beppe Severgnini

Gli ultimi posti di lavoro se li sono presi i trentenni della Generazione Ikea, nati negli anni ‘70. Poi il Big Crash. I ventenni - infanzia felice anni ‘80, adolescenza serena anni ‘90 - non se l’aspettavano, questo scherzo. Lo so, lo so: le generazioni sono semplificazioni, e ogni persona ha una storia diversa. Ma un comun denominatore esiste, e gli Ottantini - ecco, li chiamerò così - sono una generazione in corridoio, che si ritrova davanti tante porte chiuse.
- Beppe Severgnini

— 

Neruda

Scrivete il primo verso di Neruda che vi viene in mente...


Tratto da "Il postino"


« Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla. »

Pablo Neruda (Philippe Noiret) ne "Il postino", film del 1994 diretto da Michael Radford

Scripta manent

Il problema delle menti chiuse è che hanno sempre la bocca aperta.

Pablo Neruda

“In questo momento critico, in questo batter di palpebre dell’agonia, sappiamo che entrerà la luce definitiva attraverso gli occhi socchiusi. Ci capiremo tutti. Andremo avanti insieme. E questa speranza è irrevocabile”.
Pablo Neruda


Buon compleanno, Pablo!

Parral, 12 luglio 1904: nasce il poeta cileno Pablo Neruda, premio Nobel per la letteratura nel 1971

Ode al suo aroma

Dal tuo cuore
sale il tuo aroma,
come dalla terra
la luce fino alla cima del ciliegio:
nella tua pelle io trattengo
il tuo battito
e aspiro
l’onda di luce che sale,
la frutta immersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che percorre
la tua bellezza
fino ad arrivare al bacio
che mi aspetta
sulla tua bocca.”
— Pablo Neruda, Ode al suo aroma (Ode a su aroma)


I significati dell'abbraccio

“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona? Un abbraccio è esprimere la propria esistenza a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, nella gioia che nel dolore. Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti. A volte un abbraccio, quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno, fissa quell’istante magico nell’eterno. Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso, fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. Ma il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all’altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo.”
— Pablo Neruda


E' proibito, poesia attribuita a Pablo Neruda

È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
È proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.

(Attribuita a Pablo Neruda)

Amedeo Modigliani

"La felicità è un angelo dal volto severo"
Amedeo Modigliani
 


venerdì 11 luglio 2014

Pablo Neruda

 Se questo è il legame come poterlo tagliare, come. Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa. ”
— Pablo Neruda

Pablo Neruda

Amore, quante strade per giungere a un bacio, che solitudine errante fino alla tua compagnia....
(Pablo Neruda)

Pablo Neruda

“Nella notte entreremo fino al suo tremante firmamento, e le tue piccole mani e le mie ruberanno le stelle.”
( Il ramo rubato, Pablo Neruda)

Pablo Neruda

Ho bisogno del mare perché m’insegna
non so se imparo musica o coscienza:
non so se è onda sola o essere profondo
o solo roca voce o abbacinante
supposizione di pesci e di navigli.
Il fatto è che anche quando sono
addormentato
circolo in qualche modo magnetico
nell’università delle acque.
Pablo Neruda, El Mar (Memorial de Isla Negra, 1964)

Pablo Neruda

Mi feci tante domande che andai a vivere sulla riva del mare e gettai in acqua le risposte per non litigare con nessuno.

Pablo Neruda

Pablo Neruda

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa io l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.
Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei.
E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.
Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.

Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.
(Pablo Neruda)

Pablo Neruda


Dimmi dove sei stanotte, 
ancora nei miei sogni?

-Pablo Neruda
— 

Pablo te quiero

Non t’amo come se fossi rosa di sale,
topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose
oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non
fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei
fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel
mio corpo
il concentrato amore che ascese
dalla terra
T’amo senza sapere come, nè
quando, nè da dove,
t’amo direttamente senza problemi nè
orgoglio;
così ti amo perché non so amare
altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio
petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi
occhi con il mio sonno.
- Pablo Neruda.

giovedì 10 luglio 2014

Stasera in tv

Stasera, alle 21.10 su La Effe, sarà trasmesso "Picasso - The legacy", documentario sullo straordinario artista

Marcel Proust



Le risoluzioni definitive si prendono sempre e soltanto per uno stato d’animo che non è destinato a durare.
— Marcel Proust

Marcel Proust


«Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia». 
Marcel Proust

Marcel Proust

Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso.
— Marcel Proust

Marcel Proust

"Fra tutti i modi di produzione dell’amore, fra tutti gli agenti disseminatori del male sacro, certamente uno dei più efficaci è questo gran soffio di agitazione che a volte passa su di noi. Allora l’essere col quale in quel momento ci piace stare, il dado è tratto, sarà lui che ameremo. Non c’è neanche bisogno che finora ci sia piaciuto più di altri, e neppure altrettanto; bisogna solo che il nostro gusto per lui sia diventato esclusivo. E la condizione si è verificata quando — nel momento in cui è mancato — alla ricerca dei piaceri che ci dava il suo fascino si è sostituito improvvisamente in noi un bisogno ansioso, che ha per oggetto quel medesimo essere, un bisogno assurdo, che le le leggi di questo mondo rendono impossibile da soddisfare e difficile da guarire, il bisogno insensato e doloroso di possederlo."
- Marcel Proust ,Alla ricerca del tempo perduto 

mercoledì 9 luglio 2014

Storie d'amore

« Devo dire che mi ha dato moltissimo: mi ha aiutato a uscir fuori dai valori della borghesia, a guardarli con un occhio critico, con un occhio più sagace. Mi è stata accanto nei momenti più difficili della mia esistenza, al tempo della discriminazione razziale, durante gli anni più duri della guerra e dell'occupazione tedesca. In cambio le ho dato sicurezza. Nel '36 era una ragazza con cui la vita non era stata clemente. Da allora in poi, a tutt'oggi, ha potuto fare tutto quello che ha voluto: non ha più avuto bisogno di lavorare per vivere. E credo che questo, per uno scrittore, sia moltissimo. »
- Alberto Moravia su Elsa Morante

Giorgio Faletti

I soldi, il successo…non valgono niente. 
Vale solo ciò che lasci nel cuore della gente.
Ed è per sempre
”.
 - Giorgio Faletti