martedì 1 dicembre 2020

Alessandro D'Avenia

 "Dobbiamo smetterla di ridurre la scuola al medium che usiamo. La scuola è la relazione discepolo-maestro. Una relazione circolare che ha come obiettivo la crescita sia dell’uno che dell’altro. Se questo non accade, la relazione semplicemente non c’è, sia in presenza sia a distanza. La scuola è aperta solo dove questa relazione è viva. Abbiamo bisogno di una scuola che torni a dare centralità alla relazione, e invece la scuola di oggi, tra burocrazia e supplentite, è l’esatto contrario.

La Dad in molti casi è solo il

necrologio di un paziente moribondo,

in molti altri è un’occasione di

crescita straordinaria. Tutto dipende dalla relazione che avevamo prima

con i ragazzi".

Alessandro D'Avenia



giovedì 26 novembre 2020

Beppe Severgnini

 In Italia le norme non vengono rispettate come in altri Paesi: accettando una regola generale, ci sembra di far torto alla nostra intelligenza.

 Obbedire è banale, noi vogliamo ragionarci sopra. Vogliamo decidere se quella norma si applica al nostro caso particolare.

Beppe Severgnini



Rita Levi Montalcini

 Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai dovuto mostrare nulla, se non la loro intelligenza.


Rita Levi Montalcini.



Rita Levi Montalcini

 La testa.

C'è chi l'abbassa, chi la nasconde e chi la perde.

Io preferisco chi la usa.

Rita Levi Montalcini



lunedì 23 novembre 2020

Massimo Recalcati

 «Insegnare davanti ad uno schermo significa non indietreggiare di fronte alla necessità di trovare un nuovo adattamento imposto dalle avversità del reale testimoniando che la formazione non avviene mai sotto la garanzia dell’ideale, ma sempre controvento, con quello che c’è e non con quello che dovrebbe essere e non c’è»


Massimo Recalcati



domenica 22 novembre 2020

Ennio Flaiano

 Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L’età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. 

Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell’arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia.

In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Viviamo in una rete d’arabeschi.

Ennio Flaiano


domenica 1 novembre 2020

Addio a Gigi Proietti

 “Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.”

Sei stato un grande, Gigi.