“Non nel modo in cui un’anima si accosta all’altra, ma nel modo in cui se ne allontana, riconosco la sua parentela e affinità con l’altra.”
giovedì 19 aprile 2018
domenica 8 aprile 2018
Marina Ivanovna Cvetaeva
Ho paura che la sventura (il destino) sia in me: io non amo, non so amare nulla veramente, fino in fondo, cioè senza fondo – a parte la mia anima, e cioè l’angoscia, che trabocca e si riversa per tutta la terra e oltre i suoi confini. In tutto – in ogni persona e sentimento – io sto stretta, come in ogni stanza: di una tana o di un castello. Io non riesco a vivere, e cioè a durare, non so vivere nei giorni e ogni giorno vivo fuori di me. È una malattia inguaribile e si chiama – anima.
Marina Ivanovna Cvetaeva
Marina Ivanovna Cvetaeva
Steve Schapiro
Steve Schapiro, René Magritte sleeping at MOMA ( 1965), Silver Gelatin Print, printed later, 16 × 20 in.
martedì 3 aprile 2018
Carlos Castaneda
«Per me c’è solo il viaggio su strade che hanno un cuore, qualsiasi strada abbia un cuore. Là io viaggio, e l’unica sfida che valga è attraversarla in tutta la sua lunghezza. Là io viaggio guardando, guardando, senza fiato.
Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall’ambizione.
Ti avverto. Guarda ogni strada attentamente e deliberatamente. Mettila alla prova tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi poni a te stesso , e a te stesso soltanto, una domanda…. ti dirò che cosa è. Questa strada ha un cuore? Se lo ha la strada è buona. Se non lo ha non serve a niente».
Carlos Castañeda, Gli insegnamenti di don Juan
venerdì 30 marzo 2018
Anais Nin
“Lei ha l'abitudine di tornare indietro, incomincia a camminare e poi torna indietro, e non va per niente bene. È il primo dei crimini contro la vita. Io credo nell'audacia.”
— | Il delta di Venere, Anaïs Nin |
giovedì 29 marzo 2018
José Saramago
Duro? No. Sono fragile, mi creda. Ed è la certezza della mia fragilità che mi porta a sottrarmi ai legami. Se mi abbandono, se mi lascio catturare, sono perduto.
José Saramago, Lucernario
Italo Calvino
Rinunciare alle cose è meno difficile di quel che si crede: tutto sta a cominciare. Una volta che sei riuscito a prescindere da qualcosa che credevi essenziale, t'accorgi che puoi fare a meno anche di qualcos'altro, poi ancora di molte altre cose.
Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore
giovedì 22 marzo 2018
Alda Merini
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque
Il tuo sorriso sarà:
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d’ali
un raggio di sole per tutti
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque
Il tuo sorriso sarà:
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d’ali
un raggio di sole per tutti
sabato 3 marzo 2018
Frida
Sto bene…
Ben sprofondata,
ben delusa,
ben vuota…
Ben stufa,
ben rotta.
Ben fallita,
ben instabile,
ben stanca
Definitivamente:
Sto bene.
giovedì 22 febbraio 2018
Alejandro Jodorowsky
Smetti di definirti. Concediti tutte le possibilita' di essere, cambia strada ogni volta che lo senti necessario.
(Alejandro Jodorowsky)
(Alejandro Jodorowsky)
sabato 3 febbraio 2018
Jacques Prévert
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vedere tutto intero il tuo volto
Il secondo per vedere i tuoi occhi
Il terzo per vedere la tua bocca
E l’oscurità intera per ricordare tutto questo
Mentre ti stringo fra le braccia"
Jacques Prévert
Il primo per vedere tutto intero il tuo volto
Il secondo per vedere i tuoi occhi
Il terzo per vedere la tua bocca
E l’oscurità intera per ricordare tutto questo
Mentre ti stringo fra le braccia"
Jacques Prévert
Jacques Prévert
E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia in pezzi
E il letto spalancato
e la porta sprangata
E tutte le stelle di vetro
della bellezza e della gioia
risplendevano nella polvere
della camera spazzata male
Ed io ubriaco morto
ero un fuoco di gioia
e tu ubriaca viva
nuda nelle mie braccia.
e la bottiglia in pezzi
E il letto spalancato
e la porta sprangata
E tutte le stelle di vetro
della bellezza e della gioia
risplendevano nella polvere
della camera spazzata male
Ed io ubriaco morto
ero un fuoco di gioia
e tu ubriaca viva
nuda nelle mie braccia.
Jacques Prévert, Fiesta
sabato 20 gennaio 2018
Salvador Dalì
“Ho sempre visto cose che gli altri non vedevano, e quello che vedevano loro, io non lo vedevo.”
— Salvador Dalì
— Salvador Dalì
giovedì 18 gennaio 2018
Franco Arminio
Abbiate cura di incontrare chi non sta nel mezzo. Cercate gli esseri estremi, i deliri, gli incanti
— Franco Arminio
Renato Guttuso
Renato Guttuso (1912-1987) - 1940-41 Crocifissione (Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma)
lunedì 15 gennaio 2018
Dolores O’Riordan
"Questo è l'inizio del tuo giorno. La vita è più complicata di quello che sembra. Sii sempre te stessa lungo la strada. Vivendo fino in fondo lo spirito dei tuoi sogni".
Ordinary Day – Dolores O’Riordan
Ordinary Day – Dolores O’Riordan
lunedì 8 gennaio 2018
Alda Merini
Le persone
capitano per caso
nella nostra vita,
ma non a caso.
Spesso ci riempiono
di insegnamenti.
A volte
ci fanno volare alto,
altre
ci schiantano a terra
insegnandoci il dolore,
donandoci tutto,
portandosi via tutto,
lasciandoci niente.
capitano per caso
nella nostra vita,
ma non a caso.
Spesso ci riempiono
di insegnamenti.
A volte
ci fanno volare alto,
altre
ci schiantano a terra
insegnandoci il dolore,
donandoci tutto,
portandosi via tutto,
lasciandoci niente.
_
Alda Merini
sabato 6 gennaio 2018
Paolo Conte
Io e te, scaraventati dall’amore in una stanza, mentre tutto intorno è pioggia, pioggia, pioggia e Francia…
Paolo Conte, Parigi (Paris Milonga, 1981)
Paolo Conte, Parigi (Paris Milonga, 1981)
giovedì 4 gennaio 2018
martedì 2 gennaio 2018
Renzo Piano
Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.
(Renzo Piano)
(Renzo Piano)
Iscriviti a:
Post (Atom)