martedì 20 gennaio 2015

Federico Fellini

Spesso le cose più interessanti sono le più folli.
Federico Fellini

Federico Fellini

Claudia: Della storia che mi hai raccontato non ho capito quasi niente. Ma scusa, un tipo così, come tu l'hai descritto, che non vuol bene a nessuno, non fa mica tanta pena sai? In fondo è colpa sua. Che cosa pretende dagli altri?
Guido: Perché? Credi che io non lo sappia? Come sei noiosina, anche tu.
Claudia: Ah ma non ti si può dire proprio niente! Quanto sei buffo con quel cappellaccio truccato da vecchio! Io non capisco, incontra una ragazza che lo può far rinascere, che gli ridà vita e lui la rifiuta?
Guido: Perché non ci crede più.
Claudia: Perché non sa voler bene.
Guido: Perché non è vero che una donna possa cambiare un uomo.
Claudia: Perché non sa voler bene.
Guido: E perché soprattutto non mi va di raccontare un'altra storia bugiarda.
Claudia: Perché non sa voler bene.
(Dal film "8½")


domenica 18 gennaio 2015

Le parole hanno cessato di comunicare

Perché le parole hanno cessato di comunicare. Ogni parola è detta perché non se ne oda un’altra. La parola, anche quando non afferma, si afferma. La parola non risponde, né domanda: accumula. La parola è l’erba fresca e verde che copre la superficie dello stagno. La parola è polvere negli occhi e occhi bucati. La parola non mostra. La parola dissimula.

Per questo urge mondare le parole perché la semina si muti in raccolto. Perché le parole siano strumento di morte - o di salvezza. Perché la parola valga solo ciò che vale il silenzio dell’atto.

C’è anche il silenzio. Il silenzio, per definizione, è ciò che non si ode. Il silenzio ascolta, esamina, osserva, pesa e analizza. Il silenzio è fecondo. Il silenzio è terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la tacita melodia sotto la luce solare. Cadono su di esso le parole. Tutte le parole. Quelle buone e quelle cattive. Il grano e il loglio. Ma solo il grano dà il pane.

José Saramago - Di questo mondo e degli altri




venerdì 16 gennaio 2015

Vincenzo Cerami

Vorrei tornare analfabeta
per non scrivere condanne
a cosa serve essere profeta
tra quattro povere capanne.
Vincenzo Cerami


mercoledì 14 gennaio 2015

Combattere un dolore, una perdita, un insulto...

Combattere un dolore, una perdita, un insulto, una delusione, un tradimento reali, è infinitamente meno difficile che passare una notte insonne a lottare coi fantasmi. L'immaginazione sa meglio della vita inventare torture, perchè l'immaginazione è un demone dentro di noi e sa dove colpire, dove ferire. Conosce il punto vulnerabile, mentre la vita no, i nostri amici e amanti no, perchè raramente la loro immaginazione è pari al compito.
[Anais Nin]

domenica 11 gennaio 2015

Fabrizio De Andrè

La curiosità nei confronti dell'altro è una profondissima forma d'amore.
Fabrizio De Andrè

Faber

“La solitudine (il silenzio, suo stretto parente, bisogna imparare ad ascoltarlo. Il silenzio non esiste) non esiste; nel senso che la solitudine non consiste nello stare soli, ma piuttosto nel non sapersi tenere compagnia. Chi non sa tenersi compagnia difficilmente la sa tenere ad altri. Ecco perché si può essere soli in mezzo a mille persone, ecco anche perché ci si può trovare in compagnia di se stessi ed essere felici (per esempio ascoltando il silenzio, stretto parente della solitudine). Ma il silenzio vero non esiste, come non esiste la vera solitudine. Basta abbandonarsi alle voci dell'Universo".
(Fabrizio De Andrè)