martedì 1 aprile 2014

Robert Doisneau


Un fotografo che ha immortalato un momento splendido, una posa accidentale di qualcuno o di uno splendido scenario, ha scoperto un tesoro.
(Robert Doisneau)


Robert Doisneau

"Non mi sono mai chiesto perchè scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia contro l'idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere.
E' pura follia. "
(Robert Doisneau)


Robert Doisneau (Gentilly, 14 aprile 1912 – Montrouge, 1º aprile 1994)

Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là... anche se li metti tutti in fila, rimangono solo un secondo, due, forse tre secondi... strappati all'eternità.
(Robert Doisneau)
 


Robert Doisneau (Gentilly, 14 aprile 1912 – Montrouge, 1º aprile 1994)

Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973


L'insostenibile leggerezza dell'essere

Lei cercava di vedere se stessa attraverso il proprio corpo. Per questo stava così spesso davanti allo specchio. E avendo paura di essere sorpresa dalla madre, gli sguardi che dava allo specchio avevano il marchio di un vizio segreto. Quello che l'attirava verso lo specchio non era la vanità, bensì la meraviglia di vedere il proprio io. Dimenticava che stava guardando il quadro di comando dei meccanismi del corpo. Credeva di vedere la sua anima che le si rivelava nei tratti del suo viso. Dimenticava che il naso non é che l'estremità di un tubo che porta aria ai polmoni. In esso vedeva l'espressione fedele del proprio carattere."
Da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera


Milan Kundera

"Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un altra cultura, inventa per loro un'altra storia. 
Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è Stato. 
Ed il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta."
Milan Kundera