venerdì 7 febbraio 2014

Pietro Nenni (Faenza, 9 febbraio 1891 – Roma, 1º gennaio 1980)

"Cara Amica, la vita va vista col pessimismo dell’intelligenza, col senso critico del dubbio, ma anche con l’ottimismo della volontà.
Con la volontà niente è fatale, niente è ineluttabile, niente è immodificabile.
Io credo nell’uomo, l’uomo creatore del proprio destino."
— (Pietro Nenni)

La crisi delle librerie in Italia

Crisi nera nel mondo delle librerie: 500 sono state chiuse nell'ultimo periodo solo nel Sud Italia; inoltre quasi il 60% degli italiani  non legge 1 solo libro l'anno , ed è un dato in continua crescita. Le case editrici, alla stregua di librerie ed edicole sono in affanno, spesso costrette alla chiusura. 


Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell'onda

“Mi piace come ascolti, fai venir voglia di parlare.”
— Gianrico Carofiglio,Il silenzio dell'onda


Il miglior lettore

“Il miglior lettore non è chi legge più libri, ma chi trova più cose in quello che legge.”
— Juan Villoro, Il libro selvaggio
 



Il piacere, di Gabriele D'Annunzio

“Ella non faceva che evocare memorie, memorie, memorie, passate, recenti, con le particolarità più minute, ricordandosi dei gesti più lievi, delle parole più fuggevoli, di tutti i piccoli fatti più insignificanti, che per lei avevano avuto un significato. ‘Ti ricordi? Ti ricordi?’ mi avrebbe voluto dire. Era una donna piena, piena d’amore e nostalgie per cose che avrebbe voluto che io facessi, e che non ho mai avuto il coraggio di fare.”
— Il piacere, Gabriele D’Annunzio


Mille splendidi soli di Khaled Hosseini

Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo.
Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi,
cadendo silenziosamente sulla gente.
" A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso".
 

Anna Karenina, incipit

Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo.
In casa Oblonski tutto era sossopra. La moglie aveva scoperto una relazione amorosa del marito con una francese che era stata istitutrice in casa loro, qualche tempo prima, e gli aveva dichiarato che non poteva più vivere con lui sotto lo stesso tetto. Questa situazione durava da due giorni e si faceva sentire in modo penoso, tanto dai due coniugi quanto dagli altri membri della famiglia e sinanche dal personale di servizio. Tutti provavano l'impressione che la loro vita in comune non avesse più senso e che l'unione della famiglia e dei familiari di casa Oblonski fosse più effimera di quella delle persone che si trovavano casualmente riunite in qualsiasi albergo. La moglie non usciva dalle sue stanze; il marito era sempre fuori; i bambini correvano per la casa abbandonati a se stessi; l'istitutrice inglese aveva litigato con la governante e aveva scritto a un'amica pregandole di trovarle un altro posto; la sguattera e il cocchiere si erano licenziati.