mercoledì 2 settembre 2015

Cecilia Strada


E se voi avete diritto di chiamarli negri e clandestini, io mi prendo il diritto di chiamarvi ritals. e rospi, e cani da banchina. e carcamano, e guinea, e magnaspaghetti, e testa unta, e shitalian. perché è così che chiamavano noi italiani quando migravamo in cerca di futuro. palla di grasso e mafia-mann.
Dedicato a tutti gli squali: loro hanno perso la vita, ma voi avete perso ogni briciola di umanità

Cecilia Strada



Eyes wide shut

La vita continua. Fino a quando...non continua più.
( Eyes wide shut, regia di Stanley Kubrick)

martedì 1 settembre 2015

Baricco

Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi sarete confidati i segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.
—  Alessandro Baricco

domenica 30 agosto 2015

Paolo Conte

Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare..
(Paolo Conte, Boogie)

Antonio Tabucchi

Per capire cos’è la saudade, dunque, niente di meglio che provarla direttamente. Il momento migliore è ovviamente il tramonto, che è l’ora canonica della saudade, ma si prestano bene anche certe sere di nebbia atlantica, quando sulla città scende un velo e si accendono i lampioni. Lì, da soli, guardando questo panorama davanti a voi, forse vi prenderà una sorta di struggimento. La vostra immaginazione, facendo uno sgambetto al tempo, vi farà pensare che una volta tornati a casa e alle vostre abitudini vi prenderà la nostalgia di un momento privilegiato della vostra vita in cui eravate in una bellissima e solitaria viuzza a guardare un panorama struggente. Ecco, il gioco è fatto: state avendo nostalgia del momento che state vivendo in questo momento. E’ una nostalgia al futuro. Avete sperimentato di persona la saudade.
-Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi


Anna Politkovskaja

Bisogna essere disposti a sopportare molto, anche in termini di difficoltà economica, per amore della libertà.
Anna Politkovskaja ( New York, 30 agosto 1958 – Mosca, 7 ottobre 2006)


venerdì 28 agosto 2015

Goethe


“Da dove siamo nati?
Dall’amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
…L’amore.
Si può trovare anche l’amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore.
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.”
— J.W. Goethe