domenica 24 settembre 2023

Francis Scott Fitzgerald

 “Si scrive di cicatrici guarite, un parallelo comodo della patologia della pelle, ma non esiste una cosa simile nella vita di un individuo. Vi sono ferite aperte, a volte ridotte alle dimensioni di una punta di spillo, ma sempre ferite. I segni della sofferenza sono confrontabili piuttosto con la perdita di un dito o della vista di un occhio. Possiamo non perderli neanche per un minuto all’anno, ma se li perdessimo non ci sarebbe niente da fare.”


Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte



Francis Scott Fitzgerald

 "Non si sa mai esattamente quanto spazio si occupi nella vita della gente."

Tenera è la notte - Francis Scott Fitzgerald



domenica 10 settembre 2023

Pier Paolo Pasolini

 L’insegnante  deve svegliare nell’alunno la coscienza dell’intelligenza; da qui nascerà la voglia di studiare.  Bisogna provocare la curiosità, poi qualsiasi obiettivo è buono, la costruzione del verbo videor come il rapporto tra i sessi, l’ a priori di Kant come le ballerine del varietà. 

E' facile intuire quale dovrebbe essere la funzione dell’educatore– insegnante: dovrebbe essere un lavoro di liberazione e depurazione (ecco perché è assurda l’obbligatorietà dell’insegnamento religioso: la religione è una conquista non un acquisto) in seguito a cui venga riprovocata nell’impube la sua vera natura, ripercorrendo a rebours le cristallizzazioni dell’autorità.


Pier Paolo Pasolini



Agnes Heller

 "Se qualcuno dovesse chiedere a me, come filosofa, che cosa si dovrebbe imparare al liceo, risponderei: “prima di tutto, solo cose inutili, greco antico, latino, matematica pura e filosofia. Tutto quello che è inutile nella vita”.

Il bello è che così, all’età di 18 anni, si ha un bagaglio di sapere inutile con cui si può fare tutto.

Mentre col sapere utile si possono fare solo piccole cose".

Agnes Heller




sabato 9 settembre 2023

Roberto Vecchioni

 "Cominciamo con un’allegoria. Una nave che solca i mari. Ad ogni porto qualcuno scende e qualcuno sale in questa nave. Se sulla nave non ci fosse qualcuno che spiega a chi sale come ci si comporta a bordo ma anche altre cose, come si guarda il cielo, come si cercano le stelle, la nave affonderebbe dopo tre giorni. Il capitano della nave è l’insegnante.

Il primo compito di un insegnante, nella vita, è quello di essere un ‘imparante’. Un imparante è qualcuno che deve conoscere tutti i passeggeri, sapere cosa vedono, cosa leggono e cosa ascoltano i propri ragazzi. Per prenderli e portarli ad un livello più alto, dove c’è la cultura. Senza la cultura così alta tutto quello che pensano e sognano non sarebbe possibile.
Un buon insegnante deve valutare i ragazzi per la volontà, non sempre per i risultati. Un buon insegnante non deve essere intransigente fino a questo punto. Un buon insegnante deve avere una passione straordinaria da trasmettere ai ragazzi. La cultura è e deve essere contagiosa. Un insegnante non deve stare con i migliori. Un capitano della nave è bravo quando c’è tempesta”.
Roberto Vecchioni



Buon compleanno a...

 "A me dispiace da matti avere 90 anni e sapere che ho pochi anni ancora davanti, anche se gli odiatori ogni giorno mi augurano di morire, mi dispiace tantissimo di dover abbandonare la vita.

Perché la mia vita mi piace moltissimo.
Ad Auschwitz non scegliemmo di attaccarci ai fili elettrificati per scegliere la morte, che sarebbe arrivata in un secondo.
Noi scegliemmo la vita,
parola importantissima che non va sprecata e non va mai dimenticata nemmeno un minuto.
Non bisogna perdere neanche un minuto di questa straordinaria emozione che è la vita.
Perché nel tic-tac, che è il tempo che scorre, il tic è già tac".
Tanti auguri di buon compleanno alla grandissima Liliana Segre, nata a Milano il 10 settembre 1930.


Cesare Pavese

 È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili.

(Cesare Pavese)