lunedì 12 giugno 2023

Fernando Pessoa

 Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.


Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine



Fernando Pessoa

 "Così, come laviamo il corpo dovremmo lavare il destino, cambiare vita come cambiamo biancheria - non per preservarla, come quando mangiamo e dormiamo, ma per quel rispetto altrui per noi stessi, che propriamente chiamiamo pulizia."


Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine




Silvia Avallone

 “Non siamo i nostri risultati: i nostri voti a scuola, i nostri stipendi, le nostre promozioni. Capisco che viviamo in una società ossessionata dai numeri: di follower, di medie scolastiche, di cifre sul conto corrente. Ma nessuno di noi è riducibile a un numero. Anche perché i numeri cambiano. I picchi vengono superati, le ascese si convertono inevitabilmente in declini. Si sbaglia, si cade. E se questo non accadesse saremmo morti, o finti (...)

Quindi vale la pena abbandonare la fissità dei numeri e proporre a noi stessi, soprattutto ai più giovani, strumenti diversi per costruire la propria identità. Se devo cominciare con uno, il mio preferito, non ho dubbi: le passioni. (…) Nel grande dibattito sul togliere o no i voti, io sto con chi vorrebbe sperimentarne la sostituzione con altro. Di più: vorrei reimpostare l’intera cultura della realizzazione personale sul pensionamento dei numeri e sul ripristino delle passioni. Non credo di facilitare la strada a nessuno: le passioni richiedono dedizione, impegno, sacrificio, responsabilità, costanza. Però ti offrono anche un motivo valido per affrontare la fatica, per metterti alla prova. Perché non lo fai per sentirti dire “bravo” da qualcun altro. Lo fai perché dedicartici ti rende vivo e attivo, ti spalanca un futuro in cui credere. Stare qui è prezioso, vale la pena non sprecare il tempo di una vita. Ecco il valore: vivere. Altro che voti.”

Silvia Avallone




Anna Frank

 “…Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.

Anna Frank (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, marzo 1945)





Sandro Penna

 "Forse la giovinezza è solo questo

perenne amare i sensi e non pentirsi".

- Sandro Penna



sabato 10 giugno 2023

Enrico Berlinguer

 “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.”

— Enrico Berlinguer


Margherita Hack

 “Certo non è sempre tutta colpa delle persone. Ci sono tanti furbetti che spesso fanno leva sull’ignoranza, e l’ignoranza in genere non è certo una colpa. La vita è ingarbugliata, è strana, non è sempre facile, anche volendolo, riuscire a farsi una istruzione accettabile, una buona cultura o una corretta opinione su ogni argomento. C’è davvero tanta gente che, in perfetta buona fede, non ha coscienza di certi pericoli, non riesce ad afferrare la differenza tra una bischerata e una cosa seria.”

- Margherita Hack