martedì 23 maggio 2023

23 maggio 1992

 Giovanni Falcone [ Palermo -  18 maggio, 1939 / Capaci - 23 maggio 1992 ]


Francesca Morvillo  [ Palermo -  14 dicembre  1945 / Palermo -  23 maggio 1992 ]


 Vito Schifani  [ Palermo -  23 febbraio 1965 / Capaci - 23 maggio, 1992 ]


Rocco Dicillo [ Triggiano - 13 aprile 1962 / Capaci -  23 maggio 1992]


Antonio Montinaro [ Calimera - 8 settembre 1962 / Capaci -  23 maggio 1992 ]


Gli uomini passano, le idee restano.

Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.

Giovanni Falcone




23 maggio 1992

 Il coraggio non è l'assenza di

paura, quella si chiama incoscienza.

Essere coraggiosi vuol dire avere

paura di qualcosa e farla comunque.

Giovanni Falcone




lunedì 22 maggio 2023

23 maggio 1992

 Avete perduto, uomini senza onore. State perdendo pure i figli che guardano le vostre mani sporche di sangue. Il disprezzo vi sommergerà. 

Forse siete in tempo per non farvi odiare dai vostri stessi figli. Io vi perdono ma inginocchiatevi. 

[...] 

Dico a voi, donne della mafia, madri snaturate che vendete a Satana le coscienze dei vostri figli in cambio di effimere comodità, di macchine 

veloci, di una cucina nuova, di vestiti e gioielli, frutto di malaffari. Ma non vi resterà niente dentro. Così, morirete anche voi. Ogni giorno di più. Aiutate piuttosto i vostri uomini a salvarsi, a chiedere perdono, ad inginocchiarsi su questa terra umiliata da pochi malvagi che oscurano la grandezza di scrittori, artisti, religiosi, brava gente, tutti siciliani costretti 

a misurarsi con questa parola troppo usata, la mafia.

Rosaria Schifani



sabato 20 maggio 2023

Seneca, Lettere morali a Lucilio

 Mi scrivi di aver consegnato delle lettere per me ad un amico, ma poi mi avverti di non metterlo a

parte di tutto ciò che ti riguarda, poiché neppure tu sei solito farlo. Così nella stessa lettera affermi

e neghi che egli ti è amico. Se hai usato quel vocabolo specifico con un significato generico e hai

chiamato amico quel tale, come noi chiamiamo “onorevoli” i candidati alle cariche pubbliche, o

come salutiamo con la parola “signori” le persone che incontriamo, se non ci viene in mente il

nome, passi pure. Ma se stimi amico uno, e poi non hai in lui la stessa fiducia che hai in te stesso,

commetti un grave errore e ignori il valore della vera amicizia.

Seneca, La vera amicizia - Libro I, lettera 3, Lettere a Lucilio



Lucio Anneo Seneca

 Si vive come se si dovesse vivere sempre, senza mai ricordarci della nostra precarietà e senza osservare quanto tempo è ormai trascorso quasi lo si attingesse da una provvista più che piena e abbondante; e non si pensa che forse il giorno che viene donato a qualcuno o a qualche cosa è l’ultimo per noi. Di tutto temete come mortali; tutto desiderate come immortali.

“De brevitate vitae (III)”, Lucio Anneo Seneca


domenica 14 maggio 2023

La maternità nell'arte

 "Maternità ( Stephanie Gruenwald)", acquarello di Egon Schiele, 1917, collezione privata.



Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto

 Cosa sia una “buona madre” lo decidono gli altri.

Il coro.
Quelli che sanno sempre cosa si fa e cosa no.
Cosa è giusto, saggio, utile.
Quelli che dicono “è la natura, è così”: devi avere pazienza, assecondare i ritmi, provare tenerezza, dedicarti.
Se ti senti affondare è perché sei inadeguata.
Se i figli non vengono devi rassegnarti: non accanirti, non insistere.
Si vede che non eri fatta per essere madre.
Se non ne hai voluti devi avere in fondo qualcosa che non va.
Se non hai nessuno vicino che voglia farne con te è perché non l’hai trovato, sei stata troppo esigente, forse troppo inquieta.
Se preferisci il lavoro allora cosa pretendi.
Se ti stanca sei depressa, se ti fa impazzire sei un mostro…
Una cattiva madre.
Concita De Gregorio
Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto