martedì 9 maggio 2023

Italo Calvino, Il cavaliere inesistente

“Non ci sono altri giorni che questi nostri giorni. Che mi sia dato di non sprecarli, di non sprecare nulla di ciò che sono e di ciò che potrei essere".
- Italo Calvino, Il cavaliere inesistente



domenica 7 maggio 2023

Alessandro Baricco

 Quando la gente ti dirà che hai sbagliato... e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fregatene. Ricordatene. Devi fregartene. Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita... non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca... io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente che gira in tasca con le sue piccole biglie di vetro... le sue piccole tristi biglie infrangibili... e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo... sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino... ci si vede dentro tanta di quella roba... è una cosa che ti mette l'allegria addosso... non smetterla mai... e se un giorno scoppieranno, anche quella sarà vita, a modo suo... meravigliosa vita.


- Alessandro Baricco, Castelli di rabbia





Dalla raccolta poetica " Radici" di Antonietta Cianci

 Chiedimi tu

se sono stanca e se ho paura

chiedimi di che sostanza

è fatto il mio sogno

e in quale angolo

tu dimori

Chiedimi se mi è rimasto

un frantume di forza

uno schizzo di colore

stenditi accanto a me

e ascolta il mio silenzio.


Portami sulla riva

dove più forte 

è l'odore del mare e del sale

portami dove la brezza sottile 

mi spettina i capelli

e mi illumina il volto.


E poi chiamami piano

sottovoce

affinchè io possa entrare

nei vuoti 

della nostra appartenenza 

e riempirli di luce e di senso.


Antonietta Cianci





sabato 6 maggio 2023

I cento passi

 Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.

"I Cento Passi" , regia di Marco Tullio Giordana


Peppino Impastato (ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978)




domenica 30 aprile 2023

Édouard Manet

 《Tutto ciò che viene privato della sua libertà perde sostanza e si spegne rapidamente.


In una figura, cercate la grande luce e la grande ombra, il resto verrà da sé》.


Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883)



venerdì 28 aprile 2023

Oceano Mare

 Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.


Alessandro Baricco, Oceano Mare



martedì 25 aprile 2023

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno

 A poco più d'un anno dalla Liberazione già la «rispettabilità ben pensante» era in piena riscossa, e approfittava d'ogni aspetto contingente di quell'epoca – gli sbandamenti della gioventù postbellica, la recrudescenza della delinquenza, la difficoltà di stabilire una nuova legalità – per esclamare: «Ecco, noi l'avevamo sempre detto, questi partigiani, tutti così, non ci vengano a parlare di Resistenza, sappiamo bene che razza d'ideali…» Fu in questo clima che io scrissi il mio libro, con cui intendevo paradossalmente rispondere ai ben pensanti: «D'accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tutto composto di tipi un po' storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un'elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere!»

—  Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Prefazione