mercoledì 8 marzo 2023

Women

 E 'necessario cogliere negli altri quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è "altro" da noi.

Nilde Iotti

 All'anagrafe Leonilde Iotti (Reggio Emilia, 10 aprile 1920 – Poli, 4 dicembre 1999),  la prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati



Women

 La memoria delle donne somiglia a certi loro antichi tavolini da lavoro per cucire. Ci sono dei cassetti segreti: ci sono dentro fiori secchi che sono ormai solo polvere di rosa; e ci si ritrovano anche matasse imbrogliate, a volte qualche spillo.


Marguerite Yourcenar



Gae Aulenti

 L'architettura è un mestiere da uomini, ma ho sempre fatto finta di niente.

Gae Aulenti



Women

 Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana, le dite se ha fatto l'amore con voi. La parola puttano non esiste nel dizionario: usarla è un errore di glottologia. Sono millenni che ci imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi. Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla. Sono millenni che ci imponete il silenzio e ci regalate al compito di mamme. In qualsiasi donna cercate una mamma. A qualsiasi donna chiedete di farvi da mamma: perfino se è vostra figlia. Dite che non abbiamo i vostri muscoli e poi sfruttate la nostra fatica anche per farvi lucidare le scarpe. Dite che non abbiamo il vostro cervello e poi sfruttate la nostra intelligenza anche per farvi amministrare il salario. Eterni bambini, fino alla vecchiaia restate bambini da imboccare, pulire, servire, consigliare, consolare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie. Io vi disprezzo. E disprezzo me stessa per non saper fare a meno di voi, per non gridarvi più spesso:siamo stanche d'esservi mamme. Siamo stanche di questa parola che avete santificata per il vostro interesse, il vostro egoismo.

— Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci



Women

 Perché finalmente lo abbiamo imparato che c’è tempo soltanto se c’è un tempo, un tempo per ogni cosa. Un tempo per perdere tempo. C’è un tempo per cambiare e un tempo per tornare gli stessi di sempre, un tempo per gli amori e un tempo per l’amore, un tempo per essere figli e un tempo per farli, i figli. C’è un tempo per raccogliere tutte le sfide, un tempo per combattere tutte le battaglie, un tempo per fare la pace, un tempo per esigerla, la pace. E se c’è un tempo bellissimo per ricordare allora ce ne deve essere anche uno calmo per dimenticare, Perché se c’è un tempo per dormire e uno per morire, forse - forse - se siamo sempre stati bravi e attenti, e continuiamo a tener gli occhi spalancati allora, forse, c’è anche un tempo infinito per sognare. 

Lella Costa



Women

 “Sono una donna bionda, ho gli occhi verdi, alta 1.73, presbite, miope, astigmatica, ipermetrope e ipersensibile. 

Amo il mare, ma non posso stare al sole. Amo l'avventura ma ho paura di entrarci. Amo le novità e i paesaggi nuovi, ma preferisco ‘un viaggio intorno alla mia stanza’. Amo i dolci ma mi viene mal di pancia. Amo gli amici, la gente, le parole, le voci, i colori, le contraddizioni, scrivere, camminare.

Guardare, capire, cambiare idea.

Credo di avere molti occhi, molti capelli, molti dubbi, molte paure, molti desideri. Mi piace recitare, è un riposo dalla vita; insegnare per imparare. Scrivere per capire. Amare e giocare il più possibile. Ma non dormire, perché mi sembra rinunciare a un po’ di vita”.

Dal volume 'La Dolce Vitti’, a cura di Stefano Stefanutto Rosa





Women

 "Da ragazzina sognavo di fare la scrittrice. In realtà non ho mai pensato di studiare matematica fino all'ultimo anno delle superiori. Erano tempi difficili perché c'era la guerra tra Iran e Iraq. È stato mio fratello maggiore a farmi interessare alla scienza in generale. Il mio primo ricordo della matematica probabilmente risale a quando mi parlò di come sommare i numeri da 1 a 100. Credo che avesse letto su una rivista di scienza divulgativa come Gauss aveva risolto questo problema. Trovai la soluzione affascinante".

Maryam Mirzakhani (Teheran, 5 maggio 1977 – Palo Alto, 15 luglio 2017),  prima donna della storia a ricevere il Nobel per la matematica.