giovedì 17 novembre 2022

Carlo Verdone

 Andai a fare un esame e dissi che ero preparatissimo su Bergman. Il professore – mio padre – mi chiese tutto su Georg Wilhelm Pabst: non sapevo niente e mi bocciò. Io gli dissi “Ma papà stai scherzando?” e lui rispose “Mi dia del lei!”.

Carlo Verdone



Buon compleanno a...

 《Ho trascorso tutte le estati della mia vita a fare propositi per settembre, ora non più. Adesso trascorro l'estate a ricordare i propositi che facevo e che sono svaniti, un po' per pigrizia, un po' per dimenticanza. Che cosa avete contro la nostalgia, eh? E 'l'unico svago che ci resta per chi è diffidente verso il futuro. L'unico. Senza pioggia, agosto sta finendo, settembre non comincia e io sono così ordinario. Ma non c'è da preoccuparsi, va bene. Va bene così》.


Buon compleanno al grande Carlo Verdone!



martedì 15 novembre 2022

Gesualdo Bufalino

 Dopo di che c'erano stati giorni e notti celesti. Lui sapeva parole che nessun altro sapeva e gliele soffiava fra i capelli, nei due padiglioni di carne rosea, come un respiro recondito, quasi inudibile, che però dentro di lei cresceva subito in tuono e rombo d'amore. Era un paese di nuvole e fiori, la Tracia dove abitavano, e lei non ne ricordava nient'altro, nessuna sodaglia o radura o petraia, solo nuvole in corsa sulla sua fronte e manciate di petali, quando li strappava dal terreno con i pugni, nel momento del piacere. Giaceva con lui sotto un'ampia coppa di cielo, su un letto di foglie e di vento, mirando fra le ciglia in lacrime profili d'alberi vacillare, udendo un frangente lontano battere la scogliera, una cerva bramire nel sottobosco. Si asciugava gli occhi col dorso della mano, li riapriva. Lui glieli chiudeva con un dito e cantava. Ecco già si fa sera, ora negli orti l'oro dei vespri s'imbruna, la luna s'elargisce dai monti, palpita intirizzita fra le dita verdi dell'araucaria… Euridice, Euridice! E lei gli posava la guancia sul petto, vi origliava uno stormire di radici, e battiti, battiti lunghi d'un cuore da animale o di dio.



Gesualdo Bufalino, dalla raccolta di racconti "L' uomo invaso"

Gesualdo Bufalino

 《L' amore fra noi lo inventammo come in una prigione due detenuti inventano un telegrafo di segni mediante battimenti sul muro, strofette canticchiate da una finestra all'altra, messaggi sibillini scritti su rotolini di carta. Così cercammo, così trovammo l'alfabeto e la grammatica di una lingua che non c'era》.


Gesualdo Bufalino,

 'Il malpensante. Lunario dell'anno che fu'



Carlo Emilio Gadda

 “La vita mia è un continuo strascinamento di doveri mal adempiuti, da cui emerge il raro fiore di qualche giornata serena.”


Carlo Emilio Gadda, Lettere a una gentile signora



Luigi Pirandello

 《Nietzsche diceva che i Greci alzavano bianche statue contro il nero abisso, per nasconderlo. Sono finiti quei tempi. Io le scrollo, invece, per rivelarlo》.

Luigi Pirandello,  in un' intervista del 1936



lunedì 14 novembre 2022

Carlo Emilio Gadda

 “Chi è certo d’aver ragione a forza, nemmeno dubita di poter aver torto in diritto. Chi si riconosce genio, e faro alle genti, non sospetta d’essere moccolo male moribondo, o quadrupede ciuco. D’un depositario, o d’un commissario, della rinnovata verità non è pensabile ch’egli debba mingere nuove asinerie a ogni nuovo risveglio: in bocca a chi lo sta ad ascoltare a bocca aperta. Be’. La cascatella delle telefonate gerarchesche, come ogni cascatella che si rispetti, era ed è irreversibile in un determinato campo di forze, qual è il campo gravidico, o il campo ossequienziale-scaricabarilistico.”

— Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana