martedì 15 novembre 2022

Luigi Pirandello

 《Nietzsche diceva che i Greci alzavano bianche statue contro il nero abisso, per nasconderlo. Sono finiti quei tempi. Io le scrollo, invece, per rivelarlo》.

Luigi Pirandello,  in un' intervista del 1936



lunedì 14 novembre 2022

Carlo Emilio Gadda

 “Chi è certo d’aver ragione a forza, nemmeno dubita di poter aver torto in diritto. Chi si riconosce genio, e faro alle genti, non sospetta d’essere moccolo male moribondo, o quadrupede ciuco. D’un depositario, o d’un commissario, della rinnovata verità non è pensabile ch’egli debba mingere nuove asinerie a ogni nuovo risveglio: in bocca a chi lo sta ad ascoltare a bocca aperta. Be’. La cascatella delle telefonate gerarchesche, come ogni cascatella che si rispetti, era ed è irreversibile in un determinato campo di forze, qual è il campo gravidico, o il campo ossequienziale-scaricabarilistico.”

— Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana



Carlo Emilio Gadda (Milano, 14 novembre 1893 – Roma, 21 maggio 1973)

 “Non tutti sono condannati ad essere intelligenti”.

— Carlo Emilio Gadda



Carlo Emilio Gadda

 Ma sognare è un fiume profondo, che precipita a una lontana sorgiva, ripullula nel mattino di verità.

(Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore)


sabato 12 novembre 2022

Dacia Maraini, Caro Pier Paolo

 “Caro Pier Paolo,  ho in mente una bellissima fotografia di te, solitario come al solito, che cammini, no forse corri, sui dossi di Sabaudia, con il vento che ti fa svolazzare un cappotto leggero sulle gambe. Il volto serio, pensoso, gli occhi accesi. Il tuo corpo esprimeva qualcosa di risoluto e di doloroso. Eri tu, in tutta la tua terribile solitudine e profondità di pensiero. Ecco io ti immagino ora così, in corsa sulle dune di un cielo che non ti è più ostile”.


- Dacia Maraini, Caro Pier Paolo