venerdì 29 luglio 2022

Marta Marzotto


Ho sempre pensato a come farmi rimpiangere quando non ci sarò più. Perciò mi sono preparata da sola un regalo di immortalità. Ho finanziato il restauro della Madonna del libro custodita nel museo Poldi Pezzoli di Milano, dipinta da Sandro Botticelli 500 anni fa. Ora durerà per altri 500 anni. In un mondo in cui dopo cinque minuti tutto finisce, ho voluto qualcosa che rimanesse. L'ho fatto per ricordare Annalisa [la figlia morta nel 1989].


Marta Marzotto(Albinea, 24 febbraio 1931 – Milano, 29 luglio 2016)


 

Gio Evan

 


giovedì 28 luglio 2022

Richard William Wright (Londra, 28 luglio 1943 – Londra, 15 settembre 2008)

 Dopo aver finito "The Dark Side...", seduto nello studio di registrazione a sentire il prodotto finito per la prima volta, pensai: Questa è una grossa cosa. È un album veramente eccellente. Come mai continua a vendere e vendere, non lo so. È come se avesse toccato un nervo scoperto. Sembra che tutti stessero aspettando quest'album, o meglio, che qualcuno facesse un album come questo..

Richard Wright




mercoledì 27 luglio 2022

Constantinos Kavafis

 E se non puoi la vita che desideri

cerca almeno questo

per quanto sta in te: non sciuparla

nel troppo commercio con la gente

con troppe parole in un viavai frenetico.


Non sciuparla portandola in giro

in balìa del quotidiano

gioco balordo degli incontri

e degli inviti,

fino a farne una stucchevole estranea.

(Constantinos Kavafis)



Sebastiano Vassalli

 Ci sono dei periodi, nella nostra storia, in cui per guardare avanti bisogna voltarsi. Come ai tempi di Omero e come oggi. Achille, Ettore e Ulisse avevano qualcosa da dire a chi viveva mille anni dopo di loro e hanno qualcosa da dire ancora a noi, dopo che sono passati altri tremila anni. Qualcosa che né la televisione né il web né i vicini di casa saprebbero dirci.

 Sebastiano Vassalli (Genova, 24 ottobre 1941 – Casale Monferrato, 27 luglio 2015)



martedì 26 luglio 2022

Carl Gustav Jung

 È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova. 


-C. G. Jung, Seminari - Lo Zarathustra di Nietzsche



Carl Gustav Jung

 Non aggrapparti 

a qualcuno 

che se ne va, 

altrimenti 

non sarà possibile incontrare 

chi sta per arrivare.


—  Carl Gustav Jung