venerdì 16 aprile 2021

Storie d' amore

 «Avevo 15 anni, lui 18. Scriveva poesie, faceva teatro. Lo portò a casa mio fratello, che era pittore e suo amico. Un anno dopo ci fidanzammo. I miei genitori erano contrari: "Un poeta? Lascia perdere. Un tipo così non ha futuro". Uscivo con lui di nascosto, i miei vennero a saperlo e mi impedirono di vederlo. Alla fine non ci restò che fuggire, come Romeo e Giulietta. E, subito dopo, era tempo di affrontare "seriamente" la situazione. Avevo appena compiuto 19 anni, ero piccola e magra, sembravo molto più giovane. Ci siamo sposati l'11 settembre del 1971. Undici settembre. Fu il giorno in cui il prete venne a casa dei miei genitori. Perché noi, in chiesa, non ci saremmo mai andati»...

« Divorziammo, da buoni amici. Dopo qualche tempo, cominciammo a comunicare per telefono. Una chiamata, una seconda e un'altra ancora. Ci sentivamo per parlare di Carlo, ma finiva che si restava a chiacchierare per un'ora e mezzo. Mi mandava tutti i suoi manoscritti, ero la prima a leggerli. Credo lo facesse per impressionarmi. E finalmente nell'89, ci trovammo a Göteborg per un simposio. Fu molto triste. C'erano forse troppe aspettative, in realtà parlammo pochissimo: c'era come un grande vuoto tra di noi. Anche lui era strano, silenzioso. Così, ricominciammo a comunicare per lettera. Lettere bellissime, che custodisco ancora.

Un giorno mi telefona la moglie tedesca. Mi invita in Germania. È sola, mi racconta che Lucho parla solo e sempre di Pelusa. Che ama solo Pelusa. Due giorni dopo arriva lui. E lei si offre di tenermi per una settimana mio figlio Jorge. Così partiamo, io e Luis. Parigi. La città dell'amore.

Sei mesi dopo, ci trasferimmo a Gijon e

ci sposammo per la seconda volta il 21 agosto 2004».


La poetessa Carmen Yanez, moglie di Luis Sepúlveda




mercoledì 7 aprile 2021

Rita Levi Montalcini

 "Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri.“ 

—  Rita Levi-Montalcini,  Il tuo futuro


lunedì 5 aprile 2021

Francesco De Gregori

 "Il verbo "credere" non dovrebbe appartenere alla politica. Non basta promettere bene e saper comunicare.“   Francesco De Gregori



Francesco De Gregori

 "È troppo tempo, amore, che noi giochiamo a scacchi, 

mi dicono che stai vincendo e ridono da matti, 

ma io non lo sapevo che era una partita,  posso dartela vinta e tenermi la mia vita.“ 

—  Francesco De Gregori da Niente da capire, n. 1



Il coperchio del mare

 "Le persone non vogliono soffrire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo".


— Banana Yoshimoto, Il coperchio del mare



domenica 4 aprile 2021

Francesco De Gregori

 




Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone

Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano

E non la smettono mai

Sempre e per sempre tu

Ricordati dovunque sei, se mi cercherai

Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora

E tendere la mano a mani vuote

E con le stesse scarpe camminare per diverse strade

O con diverse scarpe su una strada sola


Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai

Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano

E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai

Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

- Francesco De Gregori, Sempre e per sempre

martedì 30 marzo 2021

Enzo Jannacci

 “Perché spari cazzate e non c’hai neanche la mira.” 


- Enzo Jannacci - Quando un musicista ride