domenica 9 ottobre 2016

Castelli di rabbia

“Uno si alza al mattino, fa quel che deve fare e poi la sera va a dormire. E li i casi sono due: o è in pace con se stesso, e dorme, o non è in pace con se stesso e allora non dorme. Capisci?”
—  Alessandro Baricco, Castelli di rabbia

(Sleeping in, by Vincent Giarrano)

Storie di ordinaria follia

Arriva il momento, nella vita di ogni uomo, in cui questi deve scegliere fra resistere o scappare. Io scelgo di resistere.”
—  Storie di ordinaria follia, Charles Bukowski

Non ti muovere

"Anche tu hai preferito sentire la mia mancanza, perché avermi forse ti costava fatica.”
—  Non ti muovere, Margaret Mazzantini

sabato 8 ottobre 2016

Marina Cvetaeva

L’amore è sutura, 
non benda, 
non scudo, 
sutura.
Marina Cvetaeva


Marina Cvetaeva

«... Leggi - di ranuncoli
e papaveri colto un mazzetto -
che io mi chiamavo Marina
e quanti anni avevo... Solo non stare così tetro,
la testa china sul petto.
Con leggerezza pensami,
con leggerezza dimenticami»

Marina I. Cvetaeva, Koktebel, 3 maggio 1913 - in “Poesie”

Marina Cvetaeva

Io devo essere amata in modo del tutto straordinario per poter amare straordinariamente. Non è facile amare una cosa difficile come me. Voglio da Voi il miracolo. Il miracolo della fiducia, della comprensione, della rinuncia. Trovate parole che mi incantino: credo soltanto agli incantesimi. Voglio leggerezza, libertà, comprensione – non trattenere nessuno e che nessuno mi trattenga. Quello che voi chiamate amore (sacrificio, fedeltà, gelosia) tenetelo in serbo per gli altri, per un’altra – io non ne ho bisogno. Io posso amare solo la persona che in una giornata di primavera a me preferirà una betulla.
Marina Cvetaeva

Storie d'amore

Leggevo la Tua lettera in riva all'oceano, l'oceano leggeva con me, leggevamo insieme. Non ti disturba un simile compagno di lettura? Altri non ce ne saranno - sono troppo gelosa (nei Tuoi confronti - sollecita).
— Marina Cvetaeva a Ranier Maria Rilke