domenica 7 settembre 2014

La mia Africa

Chi di notte, dormendo, sogna, conosce un genere di felicità ignota al mondo della veglia: una placida estasi e un riposo del cuore che sono come il miele sulla lingua. Sa anche che la vera bellezza dei sogni è la loro atmosfera di libertà infinita: non la libertà del dittatore che vuole imporre la sua volontà, ma la libertà dell’artista privo di volontà, libero dal volere. Il piacere del vero sognatore non dipende dalla sostanza del sogno, ma da questo: tutto quello che accade nel sogno, non accade solo senza il suo intervento, ma fuori del suo controllo. Si creano spontaneamente paesaggi, vedute splendide e infinite, colori ricchi e delicati, strade, case che non ha mai visto e di cui non ha mai sentito parlare. Compaiono degli sconosciuti che sono amici o nemici, benché chi sta sognando non abbia mai fatto nulla per loro né contro di loro. L’idea della fuga e l’idea dell’inseguimento tornano sempre, nei sogni, entrambe egualmente estasianti. Tutti dicono cose piene d’intelligenza e spiritose. È vero che, cercando di ricordarle durante il giorno, paiono sbiadite e senza senso perché appartengono a un’esistenza diversa; ma appena il sognatore si sdraia, la notte, il circuito si riallaccia e i sogni tornano a sembrargli stupendi.
- Karen Blixen, La mia Africa

sabato 6 settembre 2014

Karen Blixen

La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.
—  Karen Blixen







La mia Africa

C’è una cosa che ho imparato a fare negli ultimi tempi: quando tutto mi va malissimo e sento che non ce la faccio più, allora provo a peggiorare le cose: mi costringo a pensare al nostro accampamento sul fiume e a Barkley e alla prima volta che mi hai portata con te in volo, è stato tutto così bello. E quando sono assolutamente sicura di non poter più resistere, vado avanti fino a un attimo dopo, lo so che posso sopportare qualsiasi cosa.
- Karen Blixen, La mia Africa

Karen Christentze Dinesen, baronessa von Blixen-Finecke (Rungsted, 17 aprile 1885 – Copenaghen, 7 settembre 1962)

L’uomo e la donna sono come due scrigni chiusi a chiave,
dei quali uno contiene la chiave dell’altro.
Karen Blixen

Daniel Pennac

 "Il sapere è anzitutto carnale. Le nostre orecchie e i nostri occhi lo captano, la nostra bocca lo trasmette. Certo, ci viene dai libri, ma i libri escono da noi. Fa rumore, un pensiero, e il piacere di leggere è un retaggio del bisogno di dire".
Daniel  Pennac, Diario di scuola


Gustavo Zagrebelsky, Fondata sulla cultura

"L’alternativa è chiara. Si può preferire il gregge, cioè il conformismo, la moda, l’indolenza del pensiero. Ma, se si vuole vivere in libertà, non si deve avere paura delle idee. Osa pensarle! Non dire mai: non sono capace d’idee! Tutti ne sono capaci. Se dici così, è perché ti accontenti d’essere conformista. E, non solo osa pensarle, ma osa dirle! Le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano, vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura. Perfino l’eremita, se vuol vivere, deve intessere dialoghi d’idee, con se stesso e col suo dio."
Gustavo Zagrebelsky, Fondata sulla cultura

Pantera, di Stefano Benni