Ebbene, ogni superiore umorismo incomincia col non prendere sul serio la propria persona.
- Hermann Hesse, Il lupo della steppa
mercoledì 2 luglio 2014
martedì 1 luglio 2014
Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/VII. Canzona di Bacco
Canti carnascialeschi (Lorenzo de' Medici)/VII. Canzona di Bacco
Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
5Quest’è Bacco e Arïanna,
belli, e l’un dell’altro ardenti:
perché ’l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
10sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
15per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia
20di doman non c’è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo
se non gente rozze e ingrate:
25ora, insieme mescolate,
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questa soma, che vien drieto
30sopra l’asino, è Sileno:
così vecchio, è ebbro e lieto,
già di carne e d’anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
35Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca oro diventa.
E che giova aver tesoro,
40s’altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
45Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siam, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
50facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
55Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c’ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
60di doman non c’è certezza.
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
5Quest’è Bacco e Arïanna,
belli, e l’un dell’altro ardenti:
perché ’l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
10sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
15per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia
20di doman non c’è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo
se non gente rozze e ingrate:
25ora, insieme mescolate,
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questa soma, che vien drieto
30sopra l’asino, è Sileno:
così vecchio, è ebbro e lieto,
già di carne e d’anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
35Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca oro diventa.
E che giova aver tesoro,
40s’altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
45Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siam, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
50facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
55Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c’ha a esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
60di doman non c’è certezza.
UMBERTO ECO, Libri da consultare e libri da leggere
(Nella foto:El Ateneo Grand Splendid, Buenos Aires)
I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell’intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo un’ora al giorno, su un computer, e poi mi fate sapere.
(UMBERTO ECO, Libri da consultare e libri da leggere)
I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in banca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell’intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale. Provate a leggervi tutta la Divina Commedia, anche solo un’ora al giorno, su un computer, e poi mi fate sapere.
(UMBERTO ECO, Libri da consultare e libri da leggere)
Come un romanzo
I Diritti Imperscrittibili Del Lettore
1 - Il diritto di non leggere
2 - Il diritto di saltare le pagine
3 - Il diritto di non finire un libro
4 - Il diritto di rileggere
5 - Il diritto di leggere qualsiasi
cosa
6 - Il diritto di desiderare di
evadere dalla routine
quotidiana
7 - Il diritto di leggere ovunque
8 - Il diritto di spizzicare
9 - Il diritto di leggere a voce alta
10-Il diritto di tacere
( Dal saggio di Daniel Pennac "Come un romanzo")
1 - Il diritto di non leggere
2 - Il diritto di saltare le pagine
3 - Il diritto di non finire un libro
4 - Il diritto di rileggere
5 - Il diritto di leggere qualsiasi
cosa
6 - Il diritto di desiderare di
evadere dalla routine
quotidiana
7 - Il diritto di leggere ovunque
8 - Il diritto di spizzicare
9 - Il diritto di leggere a voce alta
10-Il diritto di tacere
( Dal saggio di Daniel Pennac "Come un romanzo")
Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore
“Cosa c’è di più naturale che tra un Lettore e una Lettrice si stabilisca tramite il libro una solidarietà, una complicità, un legame?”
— | Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore |
lunedì 30 giugno 2014
Margherita Hack
“Certo non è sempre tutta colpa delle persone. Ci sono tanti furbetti che spesso fanno leva sull’ignoranza, e l’ignoranza in genere non è certo una colpa. La vita è ingarbugliata, è strana, non è sempre facile, anche volendolo, riuscire a farsi una istruzione accettabile, una buona cultura o una corretta opinione su ogni argomento. C’è davvero tanta gente che, in perfetta buona fede, non ha coscienza di certi pericoli, non riesce ad afferrare la differenza tra una bischerata e una cosa seria.”
— | Margherita Hack |
Iscriviti a:
Post (Atom)