martedì 4 febbraio 2014

Il tenero e rischioso volto dell'amore, di Jacques Prévert

Il tenero e rischioso volto dell'amore 
m'è apparso la sera 
di un giorno troppo lungo 
Forse era un arciere con l'arco 
o forse un musicista con l'arpa 
Io non so più 
io non so nulla 
Tutto quel che so 
è che m'ha ferita 
forse con una freccia 
forse con un canto 
Tutto quel che so 
è che m'ha ferita 
e ferita al cuore e per la vita 
Scottante oh scottante ferita dell'amore.

Jacques Prévert
                                                  Jacques Prévert and Jacqueline Laurent, Paris 1937 

Sono quella che sono, di Jacques Prévert

Sono quella che sono 
Sono fatta così 
Se ho voglia di ridere 
Rido come una matta 
Amo colui che m'ama 
Non è colpa mia 
Se non e sempre quello 
Per cui faccio follie 
Sono quella che sono 
Sono fatta così 
Che volete ancora 
Che volete da me 
Son fatta per piacere 
Non c'e niente da fare 
Troppo alti i miei tacchi 
Troppo arcuate le reni 
Troppo sodi i miei seni 
Troppo truccati gli occhi 
E poi 
Che ve ne importa a voi 
Sono fatta così 
Chi mi vuole son qui 
Che cosa ve ne importa 
Del mio proprio passato 
Certo qualcuno ho amato 
E qualcuno ha amato me 
Come i giovani che s'amano 
Sanno semplicemente amare 
Amare amare... 
Che vale interrogarmi 
Sono qui per piacervi 
E niente può cambiarmi. 

Jacques Prévert 


                                      Jacques Prévert and Ida Chagall, Saint-Paul-de-Vence, 1953 
                                         

Immenso e rosso, di Jacques Prévert

Immenso e rosso
Sopra il Grand Palais
Il sole d'inverno viene
E se ne va 
Come lui il mio cuore sparirà
E tutto il mio sangue se ne andrà
Se ne andrà in cerca di te
Amore mio
Bellezza mia
E ti ritroverà
Là dove tu sarai. 


lunedì 3 febbraio 2014

"Rosso Istanbul", primo romanzo di Ferzan Ozpetek

"Una sera, un affermato regista turco, che vive a Roma da alcuni anni, prende in gran fretta un aereo per Istanbul, la città dov’è nato e cresciuto. L’improvviso ritorno a casa scatena una serie di ricordi che sembravano sopiti: oltre alla madre affascinante ed elegantissima, il padre, misteriosamente scomparso per dieci anni (in Italia?), e altrettanto misteriosamente ricomparso; le zie zitelle, assetate di vita e di Martini, e i loro giovani amanti; e poi i fratelli, la fedele cuoca. E un amore, un amore perduto. Ma mai dimenticato. Stanza dopo stanza, i ricordi diventano più reali e la Istanbul della sua infanzia e adolescenza sembra riprendere forma. Ma con il passato il protagonista dovrà anche fare i conti. A questa storia se ne intreccia, imprevedibilmente, un’altra. Perché sullo stesso aereo Roma-Istanbul c’è, insieme al marito e a una coppia di amici, una donna. Il loro è un viaggio d’affari e di piacere, per festeggiare un evento importante. Finché accade qualcosa, e il loro futuro cambia direzione. Tra caffè e hammam, amori irrisolti e tradimenti svelati, melanconia e voluttà, il regista e la donna si sfiorano e, alla fine, si incontrano. Proprio come in un film di Ozpetek. Solo che stavolta è lui – forse – il protagonista".
(Sinossi del libro)

Philip Seymour Hoffman (Fairport, 23 luglio 1967 – New York, 2 febbraio 2014)

"L'unica vera moneta in questo mondo in bancarotta è ciò che si condivide con gli altri quando si è in difficoltà".
Philip Seymour Hoffman





I capolavori di Alberto Giacometti alla Galleria Borghese di Roma

Saranno esposte dal 4 febbraio 2014 al 15 giugno 2014, all'interno delle sale della Galleria Borghese di Roma, 40 opere scultoree di Alberto Giacometti.
La mostra "Giacometti. La Scultura" è organizzata dalla galleria Borghese e  curata da Anna Coliva, direttrice della Galleria, e da Chistian Klemm, illustre studioso dell’opera di Giacometti e realizzatore delle mostre più importanti sull’artista. 

MOSTRA: "Giacometti. La Scultura"
QUANDO: dal 4 febbraio 2014 al 15 giugno 2014
DOVE: Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese 5, Roma
ORARIO: dal martedì alla domenica 10.30 - 19.30; chiuso il lunedì.
BIGLIETTI:  euro 10 intero; 8 ridotto.




Buon compleanno al regista Ferzan Ozpetek

“Vediamo troppi drammi di persone, a prescindere dal sesso, che dopo anni di vita di coppia alla scomparsa di uno dei due l’altro si ritrova nei guai, senza diritti, senza rispetto. Donna o uomo che siano. E poiché viviamo in un momento di grande tensione, le prime persone su cui si scarica sono gli omosessuali, chi la pelle di colore diverso, chi crede in un’altra religione. C’è persino chi arriva a identificare la pedofilia con l’omosessualità”
Ferzan Ozpetek