martedì 1 ottobre 2013

Marina Bellezza, il nuovo romanzo di Silvia Avallone

Un chiarore diffuso risplendeva da qualche parte in mezzo ai boschi, a una decina di chilometri dalla strada provinciale 100  stretta tra due colossali montagne nere. Era l’unico segnale che una forma di vita abitava ancora quella valle, sul confine nudo e dimenticato della provincia.


Richard Avedon (New York, 15 maggio 1923 – San Antonio, 1º ottobre 2004)




Nuvola Numero Nove, il nuovo album di Samuele Bersani

Nuvola Numero Nove è la traduzione letterale dell’americano cloud nine, che sta per “settimo cielo”. E io oggi mi sento lassù, felice. Non ho più bisogno di rifugiarmi nella mia bellissima infanzia, e l’ho sempre cantata....
Samuele Bersani







domenica 8 settembre 2013

Pietro Barcellona, La speranza contro la paura (ed. Marietti, 2012)

Nella società liquida del mercato globale dilaga la paura di massa, l'altra faccia della corsa sfrenata verso il godimento ed il consumo compulsivo di merci. Se si va più a fondo, oltre il velo della paura, si scopre che l'umanità è attraversata da una diffusa angoscia di morte, determinata da uno sviluppo economico che priva il mondo della sua realtà. Affinché riemerga la speranza è necessaria un'elaborazione del dolore, in una ricerca di alternative al presente, che ricostruiscano un legame tra persona, mondo e trascendenza.

sabato 7 settembre 2013

‪‎Incipit‬ di "L'amore graffia il mondo" di Ugo Riccarelli - Premio Campiello 2013


"La casa dei ferrovieri se ne stava piantata in mezzo a un fascio di binari, neanche fosse un capostazione. Aveva un unico grande portone e una sfilata di finestre bianche che a Delmo ricordavano una dentiera. L'ultima a destra era della sua camera da letto e quella mattina era l'unica spalancata, un buco nero che la faceva sembrare un dente mancante, o una carie appena visibile per lo spessore di una nebbia infame, densa come l'orzata che adesso inondava tutta la stazione impedendo quasi di vedere la torcia del Passi mentre segnalava lo scambio."


venerdì 2 agosto 2013

Abbraccio, di Blaga Dimitrova

Cuore nel cuore. Respiro nel respiro.
Così vicino a me, tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato, rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi che venivano incontro
e ai rami che si aprivano ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo in un sorso enorme.
Premevo vento, nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso l’infinito intero del mondo.



Blaga Dimitrova 

Io non ti vedo, di Pedro Salinas



Io non ti vedo.
So bene che tu sei qui,
che sei dietro una parete fragile
di mattone e di calce,
alla portata della mia voce,
se io ti chiamassi.
Ma io non ti chiamerò.
Ti chiamerò domani,
quando non più vedendoti,
penserò che tu sia qui vicino,
al mio fianco,
e che basti oggi la voce
che ieri non volli dare.
Domani,
quando tu invece
sarai lontana,
al di là
d’una parete fragile
di venti,
di cieli e d’anni.