"Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te."
(Frida Kahlo)
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mercoledì 29 aprile 2020
venerdì 8 marzo 2019
Frida Kahlo
Ridere ci ha resi invincibili.
Non come coloro che vincono sempre,
ma come coloro che non si arrendono.
Frida Kahlo
domenica 24 giugno 2018
Frida
“Vorrei solo essere lì dove sei tu.
Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te.
Solo con te, dentro di te, intorno a te, in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili.
Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu”
giovedì 13 luglio 2017
Frida
Non me ne frega niente di quello che pensa il mondo.
Sono nata puttana.
Sono nata pittrice.
Sono nata fottuta.
Ma sono stata felice sulla mia strada.
Io sono amore.
Io sono piacere.
Sono essenza.
Sono un'idiota.
Sono un'alcolizzata.
Sono tenace.
Sono io, …….semplicemente “Sono”.
- Frida Kalho
Sono nata puttana.
Sono nata pittrice.
Sono nata fottuta.
Ma sono stata felice sulla mia strada.
Io sono amore.
Io sono piacere.
Sono essenza.
Sono un'idiota.
Sono un'alcolizzata.
Sono tenace.
Sono io, …….semplicemente “Sono”.
- Frida Kalho
Frida Kalho
Tienimi dentro di te, ti imploro.
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
Frida Kalho
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
Frida Kalho
Frida Kahlo
Vorrei essere ciò che ho voglia di essere
dietro il sipario della follia:
mi occuperei dei fiori per tutto il giorno;
dipingerei il dolore, l’amore e la tenerezza, riderei di tutto cuore dell’idiozia degli altri e tutti direbbero:
poverina, è matta. (Soprattutto, riderei di me.)
Costruirei un mondo che, finché vivessi,
andrebbe d’accordo con tutti i mondi.
Frida Kahlo
dietro il sipario della follia:
mi occuperei dei fiori per tutto il giorno;
dipingerei il dolore, l’amore e la tenerezza, riderei di tutto cuore dell’idiozia degli altri e tutti direbbero:
poverina, è matta. (Soprattutto, riderei di me.)
Costruirei un mondo che, finché vivessi,
andrebbe d’accordo con tutti i mondi.
Frida Kahlo
lunedì 10 ottobre 2016
Frida
Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti.
Frida Kahlo
Frida Kahlo
martedì 20 settembre 2016
Frida Kahlo
Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro.
Frida Kahlo
lunedì 8 settembre 2014
Frida
Non si ama qualcuno per come lo si vorrebbe, ma per quello che è. Io ti amo perchè ti stimo. Solo io so quanto vali.
Frida Kahlo
Frida Kahlo
martedì 2 settembre 2014
Mostra "Frida Kahlo e Diego Rivera"
Frida Kahlo e Diego Rivera
dal 20 settembre 2014 al 8 febbraio 2015
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
www.fridakahlogenova.it
in collaborazione con: Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo
Ente Promotore: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Orario: lunedì 14-19
dal martedì alla domenica: 9-19
Apertura serale: il giovedì, fino alle 22.30.
Dalle ore 19 alle 22.30 per i giovani "under 26" il biglietto è ridotto a € 5.
La biglietteria chiude alle 21.30.
Ingresso:
intero: € 13
ridotto: € 11
ridotto bambini: € 5
ridotto gruppi: € 10
diritti di prenotazione e prevendite
singoli: € 1,50
gruppi: € 1,50 per persona
scuole: € 1 per persona
Infoline e prevendita:
Tel.: +390109280010
Informazioni e prenotazioni scuole
Tel.: +39 010 8171604
biglietteria@palazzoducale.genova.it
domenica 6 luglio 2014
L'arte al cinema
Frida è un film del 2002 diretto da Julie Taymor, incentrato sulla sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek.
La pellicola è un adattamento cinematografico del libro Frida: A Biography of Frida Kahlo di Hayden Herrera.
Frida
"Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te."
(Frida Kahlo)
Frida Kahlo
“L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore. Altrimenti, no”.”
Frida Kahlo
Frida Kahlo
Frida Kahlo
È lecito inventare dei verbi nuovi?
Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.
Frida Kahlo
Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.
Frida Kahlo
(Dal diario intimo di Frida )
Niente vale più della risata e del disprezzo.
E’ necessario ridere e abbandonarsi.
essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha,
ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena”
in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
e il loro dolore è più vero
di qualunque immagine ogni uomo possa
“rappresentare” o sentire come dolorosa..
(Dal diario intimo di Frida )
E’ necessario ridere e abbandonarsi.
essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha,
ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena”
in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
e il loro dolore è più vero
di qualunque immagine ogni uomo possa
“rappresentare” o sentire come dolorosa..
(Dal diario intimo di Frida )
(Lettera di Frida Kahlo a Diego Rivera - Città del Messico 12 settembre 1939. Mai spedita)
(Lettera di Frida Kahlo a Diego Rivera - Città del Messico 12 settembre 1939. Mai spedita)
"La mia notte mi strema. Sa bene che mi manchi e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza che brilla come una lama nel buio, la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me. Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero. La mia notte non porta consiglio. La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti. La mia notte si intristisce e si perde. La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini. Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori. La mia notte è lunga, lunga, lunga. La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione, perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te non è più veramente vissuta. La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte. Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché tempo anche il giorno. La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo. Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina-disordine, è proibito. La mia notte si chiede cosa non sia proibito. Non è proibito fare corpo con lei, questo, lo sa, ma si irrita nel vedere una carne fare corpo con lei sul filo della disperazione. Una carne non è fatta per sposare il nulla. La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio. La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco. La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa. La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza. La mia notte ti aspetta. Il mio corpo ti attende. La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua. La mia notte vorrebbe essere spettatrice del mio e del tuo godimento, vederti e vedermi fremere di piacere. La mia notte vorrebbe vedere i nostri sguardi e avere i nostri sguardi pieni di desiderio. La mia notte vorrebbe tenere fra le mani ogni spasmo. La mia notte diventerebbe dolce. La mia notte si lamenta in silenzio della sua solitudine al ricordo di te. La mia notte è lunga, lunga, lunga. Perde la testa ma non può allontanare la tua immagine da me, non può dissipare il mio desiderio. Sta morendo perché non sei qui e mi uccide. La mia notte ti cerca continuamente. Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi. Il mio corpo diventa pazzo di dolore di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra. Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno. Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio. La mia notte urla e si strappa i veli, la mia notte si scontra con il proprio silenzio, ma il tuo corpo resta introvabile. Mi manchi tanto, tanto. Le tue parole. Il tuo colore.
Fra poco si leverà il sole."
"La mia notte mi strema. Sa bene che mi manchi e tutta la sua oscurità non basta a nascondere quest’evidenza che brilla come una lama nel buio, la mia notte vorrebbe avere ali per volare fino a te, avvolgerti nel sonno e ricondurti a me. Nel sonno mi sentiresti vicina e senza risvegliarti le tue braccia mi stringerebbero. La mia notte non porta consiglio. La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti. La mia notte si intristisce e si perde. La mia notte accentua la mia solitudine, tutte le solitudini. Il suo silenzio ascolta solo le mie voci interiori. La mia notte è lunga, lunga, lunga. La mia notte avrebbe paura che il giorno non appaia più ma allo stesso tempo la mia notte teme la sua apparizione, perché il giorno è un giorno artificiale in cui ogni ora vale il doppio e senza di te non è più veramente vissuta. La mia notte si chiede se il mio giorno somiglia alla mia notte. Cosa che spiegherebbe la mia notte, perché tempo anche il giorno. La mia notte ha voglia di vestirmi e di spingermi fuori per andare a cercare il mio uomo. Ma la mia notte sa che ciò che chiamano follia, da ogni ordine, semina-disordine, è proibito. La mia notte si chiede cosa non sia proibito. Non è proibito fare corpo con lei, questo, lo sa, ma si irrita nel vedere una carne fare corpo con lei sul filo della disperazione. Una carne non è fatta per sposare il nulla. La mia notte ti ama fin nel suo intimo, e risuona anche del mio. La mia notte si nutre di echi immaginari. Essa, può farlo. Io, fallisco. La mia notte mi osserva. Il suo sguardo è liscio e si insinua in ogni cosa. La mia notte vorrebbe che tu fossi qui per insinuarsi anche dentro di te con tenerezza. La mia notte ti aspetta. Il mio corpo ti attende. La mia notte vorrebbe che tu riposassi nell’incavo della mia spalla e che io riposassi nell’incavo della tua. La mia notte vorrebbe essere spettatrice del mio e del tuo godimento, vederti e vedermi fremere di piacere. La mia notte vorrebbe vedere i nostri sguardi e avere i nostri sguardi pieni di desiderio. La mia notte vorrebbe tenere fra le mani ogni spasmo. La mia notte diventerebbe dolce. La mia notte si lamenta in silenzio della sua solitudine al ricordo di te. La mia notte è lunga, lunga, lunga. Perde la testa ma non può allontanare la tua immagine da me, non può dissipare il mio desiderio. Sta morendo perché non sei qui e mi uccide. La mia notte ti cerca continuamente. Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi. Il mio corpo diventa pazzo di dolore di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra. Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno. Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio. La mia notte urla e si strappa i veli, la mia notte si scontra con il proprio silenzio, ma il tuo corpo resta introvabile. Mi manchi tanto, tanto. Le tue parole. Il tuo colore.
Fra poco si leverà il sole."
lunedì 28 aprile 2014
Frida Kahlo
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per sé stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Frida Kahlo, Diario
Frida Kahlo, Diario
venerdì 3 gennaio 2014
Frida
Niente vale più della risata e del disprezzo.
E’ necessario ridere e abbandonarsi.
essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha,
ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena”
in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
e il loro dolore è più vero
di qualunque immagine ogni uomo possa
“rappresentare” o sentire come dolorosa..
(Da "Il diario di Frida Kalho, autoritratto intimo", edito da Mondadori)
E’ necessario ridere e abbandonarsi.
essere crudeli e leggeri.
La tragedia è la cosa più ridicola che “l’uomo” ha,
ma sono sicura, che gli animali anche se “soffrono”,
non esibiscono la loro “pena”
in “teatri”– “aperti” nè “chiusi” ( i “focolari” ).
e il loro dolore è più vero
di qualunque immagine ogni uomo possa
“rappresentare” o sentire come dolorosa..
(Da "Il diario di Frida Kalho, autoritratto intimo", edito da Mondadori)
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