domenica 2 gennaio 2022

Pessoa

 "Così, come laviamo il corpo dovremmo lavare il destino, cambiare vita come cambiamo biancheria - non per preservarla, come quando mangiamo e dormiamo, ma per quel rispetto altrui per noi stessi, che propriamente chiamiamo pulizia."



— Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine

Renzo Piano

 "Eravamo due ragazzacci dai capelli lunghi, sembravamo scappati di casa, io lo chiamavo “vecchio” perché aveva quattro anni più di me e anche se allora avevamo solo trent’anni…

Avevamo un piccolo studio condiviso a Londra, ci fu un concorso per realizzare il Centre Pompidou e noi decidemmo di partecipare. Lei si rende conto che cosa significa gareggiare con altri 680 progetti internazionali? Ci volle una fortuna pazzesca a essere selezionati, ma da parte nostra anche una dose di follia. E non ultimo lo stile di vita e l’idea di mestiere che ci accompagnavano nella Londra della fine degli anni ’60 in cui tutto era sospeso come in un’atmosfera di attesa per qualcosa che stava per accadere…".

Renzo Piano, ricordando l' amico e sodale Richard Rogers



Renzo Piano

 Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.

(Renzo Piano)


Renzo Piano e Richard Rogers davanti al Centre George Pompidou di Parigi