Tutto il mio essere è pieno di quell’uomo:
la mia testa, il mio cuore, il mio sangue.
L’ho dinanzi agli occhi in questo momento che ti scrivo,
nei sogni, nella preghiera.
Non posso pensare ad altro;
mi pare che ad ogni istante il suo nome mi venga sulle labbra,
che ogni parola che proferisco si trasformi nel nome di lui;
allorchè lo ascolto son felice;
vorrei stargli vicina ad ogni momento e lo fuggo;
Tutto ciò che sento per quell’uomo è nuovo, strano, è spaventoso….
è più ardente dell’amore che porto a mio padre;
è più forte di quello che porto al mio Dio! …
Questo è quello che al mondo chiamano amore….
l’ ho conosciuto; lo veggo….
Giovanni Verga, Storia di una capinera