"Per difendersi non c'è bisogno di offendere. Per proteggersi non c'è bisogno di ammazzare."
Tiziano Terzani , "Lettere contro la guerra"
"Per difendersi non c'è bisogno di offendere. Per proteggersi non c'è bisogno di ammazzare."
Tiziano Terzani , "Lettere contro la guerra"
《Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie》.
Sandro Pertini
Per fare questo disegno ci ho messo cinque minuti, ma ci sono voluti sessant’anni per arrivarci.
(Pierre Auguste Renoir)
"Tramonto sul mare", 1879
《L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento》.
Sergio Mattarella
«C’è da rimanere secchi dalla gratitudine e dalla consolazione. Voglia questo istante non abbandonarmi mai, e diventare parte di me, vita contro la morte, sangue sotto la pelle.»
Alessandro Baricco, Abel
La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba.
Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.
Ecco i quattro ciliegi che fiancheggiavano il vialetto oltre il cancello appena accostato, ecco i due faggi che svettavano di molto oltre il tetto scuro e lucido. I muri erano sempre candidi, senza macchie nè fumosità, non stinti dalle violente piogge degli ultimi giorni. Tutte le finestre erano chiuse, a catenella, visibilmente da molto tempo.
"Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. E' lontana da me esattamente quanto la nostra vittoria".
- Beppe Fenoglio, Una questione privata
"Vedi, l'angoscia è la categoria del possibile. Quindi è infuturamento, si compone di miriadi di possibilità, di aperture sul futuro. Da una parte l'angoscia, è vero, ti ributta sul tuo essere, e te ne viene amarezza, ma d'altra parte essa è il necessario "sprung", cioè salto verso il futuro..."
- Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny
“Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare… il ‘fascismo eterno’.
È ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: ‘Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’.
Ahimè, la vita non è così facile. …Il fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo”.
Umberto Eco, Il fascismo eterno
"E' bene quando una persona contraddice le nostre aspettative, quando è diversa dall'immagine che ce ne siamo fatta. Appartenere a un tipo significa la fine dell'uomo, la sua condanna. Se non si sa, invece, come catalogarlo, se sfugge a una definizione, è già in gran parte un uomo vivo, libero da se stesso, con un granello in sé di assoluto".
- Boris Pasternak
La prima occhiata dalla finestra la mattina
Il vecchio libro ritrovato
Volti pieni di entusiasmo
Neve, il volgere delle stagioni
Il quotidiano
Il cane
La dialettica
Fare la doccia, nuotare
Musica antica
Scarpe comode
Comprendere
Musica nuova
Scrivere, piantare
Viaggiare
Cantare
Essere cordiale.
Bertolt Brecht, Piaceri
"E - vi preghiamo- quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto : "è naturale" in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile".
Bertolt Brecht , "L' eccezione e la regola"
“Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.”
— Bertolt Brecht
(Augsburg, 10 febbraio 1898 – Berlino , 14 agosto 1956)
«Lo sa come si fa a riconoscere se qualcuno ti ama? Ti ama veramente, dico.»
«Non ci ho mai pensato.»
«Io si.»
«E ha trovato una risposta?»
«Credo che sia una cosa che ha a che vedere con l’aspettare. Se è in grado di aspettarti, ti ama.
(Alessandro Baricco,Questa storia)
Quando un giorno ti lascia
pensi all'altro che spunta.
E' sempre pieno di promesse il nascere
sebbene sia straziante.
E l'esperienza di ogni giorno insegni
che nel legarsi, sciogliere o durare,
non sono i giorni se non vago fumo.
-Giuseppe Ungaretti, Il taccuino del vecchio
«Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. Eppure sento che in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono, voglio andare fino in fondo a questo pensiero. Se le cose stanno così, cosa mai sarà il giudizio dell’esterno.
Voglio accettare il nuovo Giovanni. Vado? (Si toglie il berretto) Com’è liberatorio essere se stessi. Per onorare la vostra attenzione, per dare forza e speranza alle tante persone che come me stanno ancora lottando, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Attenzione però, ho due vertebre fratturate. E tremore e formicolio alle dita, nome tecnico: neuropatia. Però, però, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima»
Giovanni Allevi
Hai risposto bene?
Non mi hanno interrogato.
Dovevi chiederlo tu, farti notare. Questo è il segreto del successo: nella vita bisogna sempre avere iniziativa.
Julien Doinel (Albert Rémy) e Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud) ne "I 400 colpi", 1959
Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte.
(François Truffaut)
Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia.
(François Truffaut)
Il loro primo bacio durò tutta la notte...
(Da "Jules et Jim", film del 1962 diretto da Francois Truffaut)
"Tieni presente un fatto basilare: le donne pensano all'amore in una maniera più universale degli uomini".
(Brigitte Fossey a Charles Denner ne "L'uomo che amava le donne", regia Francois Truffaut 1977)
Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.
- Gustav Klimt
Alle 21.10 su Rai Storia sarà trasmesso "Il caso Mattei", film del 1972 diretto da Francesco Rosi e dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell'Eni, morto in un incidente aereo il 27 ottobre 1962.
Premi e riconoscimenti:
Grand Prix per il miglior film al 25º Festival di Cannes ex aequo con La classe operaia va in paradiso di Elio Petri.
Nello stesso festival Gian Maria Volonté, protagonista di entrambi i film, ebbe una menzione speciale.
Mille anni e poi mille
"Abbiamo voluto cambiare il mondo
"Ogni giorno è anniversario della tua vita.”
—JacquesPrévert
Jacques Prévert a Saint-Paul-de-Vence, 1963.
E i bicchieri erano vuoti
L’amore è chiaro come il giorno
Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango.Ma quelli che non amano nè il cane nè il fango quelli no, non si possono lavare.
Stasera su RAI Storia alle 21.10 sarà trasmesso "Rocco e i suoi fratelli", film del 1960 diretto da Luchino Visconti e ispirato ai racconti de "Il ponte della Ghisolfa" di Giovanni Testori.
Con Claudia Cardinale , Alain Delon , Roger Hanin , Katina Paxinou , Annie Girardot , Renato Salvatori , Alessandra Panaro , Claudia Mori , Corrado Pani.
“Non lasciarti imprigionare da nessun affetto. Preserva la tua solitudine. Il giorno, se mai esso verrà, in cui ti fosse dato un vero affetto, non ci sarebbe opposizione fra la solitudine intima e l’amicizia; anzi, tu potrai riconoscerla proprio a quel segno infallibile. La solitudine è il crogiolo dell’amore. E’ la prova per la quale passano, a livelli diversi, lo sposo, l’amico, il mistico. Essa non è sterile ripiegamento, ma realizzazione della costante novità del desiderio: desiderio dell’altro, desiderio di aprire all’altro quella parte di noi stessi che sfugge al nostro stesso sguardo, a quest’altro che ci è più intimo di noi stessi. Essa è fedeltà al desiderio unico la cui realizzazione non è possibile che nell’invincibile speranza che ne costituisce la forza e che, di supplica in supplica, ci conduce al cuore invisibile del mondo.”
— Simone WeilPrima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda.
Così è l’amore umano. Si ama solo ciò che si può mangiare. Quando qualcosa cessa di essere commestibile, non lo si ama più e lo si lascia a chiunque può a sua volta trovarvi un alimento. Noi non amiamo un essere umano in quanto fame ma in quanto nutrimento. Amiamo da cannibali. […] Gli esseri amati, con la loro presenza, le loro parole, le loro lettere ci apportano conforto, energia, uno stimolo. Hanno su di noi lo stesso effetto di un buon pasto dopo una giornata spossante di lavoro. Li amiamo dunque come nutrimento. Si tratta proprio di un amore da antropofagi.
Ho imparato che è meglio una scia bruciante,
“ C'è un che di masochistico nell'amore, quando pensi di non meritartelo davvero. È qualcosa che credo abbia origini remote. Se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.”
“Amore. Che cos’ho imparato sull’amore? Quello che ho imparato sull’amore è che l’amore esiste. O forse, più semplicemente, quello che ho imparato e imparo sull’amore è quello che racconto nei miei film, in tutti i miei film. E cioè che non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato, perché rimangono sempre con noi; qualcosa le lega a noi in modo indissolubile, anche se non ci sono più.
Per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere, per tutte le volte che mi hai detto non posso ma anche per tutte quelle che mi hai detto ritornerò. Sempre in attesa, posso chiamare la mia pazienza amore?
Michele (Stefano Accorsi) in "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek (2001)
Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare.
Sbaglia per conto tuo, sempre...«Il mestiere di conduttore e di sceneggiatore sono la stessa cosa. Ad Atlantide non improvviso nulla, è tutto scritto nel copione. Devo essere convinto di quello che dico e devo stare attento alle parole. Devo essere preciso» .
Leggere è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato.
(Wisława Szymborska)Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.
(Wisława Szymborska)
Conosciamo noi stessi solo fin dove
siamo stati messi alla prova.
Ve lo dico
dal mio cuore sconosciuto.
Wislawa Szymborska
Si stupirebbero molto,
se mai sapessero stupirsi,
che da qualche parte esistono motivi di stupore.
Wislawa Szymborska
Deve pur esserci un’uscita,
è più che certo.
Ma non tu la cerchi,
è lei che ti cerca,
è lei fin dall’inizio
che ti insegue,
e il labirinto
altro non è
se non la tua, finché è possibile,
la tua, finché è tua,
fuga, fuga .
Wisława Szymborska