mercoledì 15 novembre 2023
José Saramago
“Non si può mai sapere in anticipo di cosa siano capaci le persone, bisogna aspettare, dar tempo al tempo, è il tempo che comanda, il tempo è il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita, la nostra.”
(Josè Saramago, Cecità)
José Saramago
“Perché la vita se la ride delle previsioni,
e mette parole dove noi abbiamo immaginato silenzi,
e repentini rientri quando pensavamo che non ci saremmo incontrati più.”
(José Saramago, Il viaggio dell’elefante)
José Saramago
“Amo le cose belle,le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore.
E’ bello aver la pelle d’oca,significa che stai vivendo".
-Josè Saramago
José Saramago
“Abbiamo tutti i nostri momenti di debolezza, per fortuna siamo ancora capaci di piangere, il pianto spesse volte è una salvezza, ci sono circostanze in cui moriremmo se non piangessimo.”
Cecità, Josè Saramago
Josè Saramago
Non dobbiamo avere paura
delle differenze d’opinione.
Se tutti la pensassimo allo stesso modo
il mondo sarebbe molto noioso.
Ma non vale la pena uccidere
per le differenze d’opinione.
Dobbiamo cercare di comprendere l’altro
per una semplice ragione:
perché noi siamo
l’altro dell’altro.
José Saramago
José Saramago
"Si dice che il tempo non si ferma, che nulla ne trattiene l’incessante avanzata, lo si dice sempre con queste trite e ritrite parole, eppure non manca chi si spazientisca per la sua lentezza, ventiquattr’ore per fare un giorno, pensate, e quando si arriva alla fine si scopre che non è servito a niente, il giorno dopo è di nuovo così, sarebbe meglio che saltassimo le settimane inutili per vivere una sola ora piena, un folgorante minuto."
— José Saramago, da “L’anno della morte di Ricardo Reis
José Saramago
José Saramago
"Il viaggio - nel mondo e sulla carta - è di per sé una specie di continua prefazione, un prologo a qualcosa che deve sempre ancora venire e sta sempre ancora dietro l’angolo”.
— José Saramago - Viaggio in Portogallo (Bompiani, 1996)
José Saramago
[…] del male altrui si guarisce, del proprio si muore, parole che non pronunciò nessuna ma che tutte pensarono, in realtà deve ancora nascere il primo essere umano sprovvisto di quella seconda pelle che chiamiamo egoismo, ben più dura dell’altra che per qualsiasi cosa sanguina.”
— Tratto da Cecità di Saramago
José Saramago
“Mi lascia indifferente il concetto di felicità, ritengo più importanti la serenità e l’armonia. Il concetto di felicità presuppone che uno sia contentissimo, che se ne vada in giro ridendo, abbracciando tutti, dicendo sono felice, che meraviglia. È chiaro che anche un mal di denti gli toglierà la gioia e, quindi, la felicità. Penso che la serenità sia una cosa diversa. La serenità ha molto dell’accettazione, ma include anche un certo autoriconoscimento dei propri limiti. Vivere in armonia non significa non avere conflitti, ma poter convivere con gli stessi serenamente.”
— Josè Saramago
José Saramago
Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevedere tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero.
Josè Saramago - Cecità
Jose Saramago
Perché le parole hanno cessato di comunicare. Ogni parola è detta perché non se ne oda un’altra. La parola, anche quando non afferma, si afferma. La parola non risponde, né domanda: accumula. La parola è l’erba fresca e verde che copre la superficie dello stagno. La parola è polvere negli occhi e occhi bucati. La parola non mostra. La parola dissimula.
Per questo urge mondare le parole perché la semina si muti in raccolto. Perché le parole siano strumento di morte - o di salvezza. Perché la parola valga solo ciò che vale il silenzio dell’atto.
C’è anche il silenzio. Il silenzio, per definizione, è ciò che non si ode. Il silenzio ascolta, esamina, osserva, pesa e analizza. Il silenzio è fecondo. Il silenzio è terra nera e fertile, l’humus dell’essere, la tacita melodia sotto la luce solare. Cadono su di esso le parole. Tutte le parole. Quelle buone e quelle cattive. Il grano e il loglio. Ma solo il grano dà il pane.
José Saramago - Di questo mondo e degli altri
José Saramago
Josè Saramago e la moglie Pilar del Rio.
Pilar, giornalista e scrittrice, è stata il pilastro sul quale si è retta l'ultima parte di vita di Saramago.
Di lei, lo scrittore, premio Nobel, disse: " Se non l'avessi incontrata, negli ultimi anni della vita sarei stato molto più vecchio".
Carlo Emilio Gadda
‘Il mio gran male è stato sempre e sarà sempre uno: quello di desiderare e sognare, invece di volere e fare.’
Carlo Emilio Gadda