venerdì 23 giugno 2023

Carl Gustav Jung

 “E’ facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova.”

– Carl Gustav Jung




Gino Strada

 Adesso ci sono i soldi della guerra. Quella che promette aiuti. È diventata buona la guerra, umana, generosa, compassionevole, umanitaria? No, ma deve farlo credere. È fondamentale creare consenso alla guerra, far vedere che belle cose produce. Ci avevano già provato in Kosovo. L'idea della 'guerra umanitaria' si è formata sostanzialmente in quell'occasione: quando si decide di bombardare, di ammazzare, conviene garantire che dopo arriveranno gli aiuti. Certo si tratta di molto danaro, ma in fondo costa quanto un giorno o due di guerra, è un costo aggiuntivo che vale la spesa: è pubblicità, è comunicazione. E il mondo 'umanitario', in buona misura, è stato al gioco .

- Gino Strada,  Buskashì- Viaggio dentro la guerra



La meglio gioventù

 Professore: Lei promette bene, le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio, lei ha una qualche ambizione?

Nicola: Ma... Non...

Professore: E allora vada via... Se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?

Nicola: Non lo so, non... non ho ancora deciso...

Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.

Nicola: Cioè, secondo lei tra un poco ci sarà un'apocalisse?

Professore: E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire... Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via...

Nicola: E lei, allora, professore, perché rimane?

Professore: Come perché?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.


La meglio gioventù, (2003) diretto da Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio e Alessio Boni





Meryl Streep

 «Non mi sono mai sentita la prima della classe, neanche a scuola. Credo che l’umiltà, che non vuol dire falsa modestia, sia la qualità migliore per imparare sempre».

Meryl Streep