giovedì 27 marzo 2014

Fuggire

“Dicono che fuggire non sia un gesto molto nobile. Peccato, è così piacevole.La fuga dà la più grande sensazione di libertà che si possa sperimentare. Ci si sente più liberi a fuggire che a non avere niente da cui fuggire.Bisognerebbe sempre avere qualcosa da cui fuggire per coltivare in sè quella possibilità meravigliosa. D’altronde, c’è sempre qualcosa da cui fuggire. Non foss’altro che da sè stessi.”
— Nè di Eva nè di Adamo - Amelie Nothomb

La cura urto..

Uno vive così, protetto, in un mondo delicato, e crede di vivere. Poi legge un libro (L’amante di Lady Chatterley, per esempio), o fa un viaggio, o parla con Richard, scopre che non sta vivendo, che è ibernato. I sintomi dell’ibernazione sono facili da individuare: primo: inquietudine, secondo (quando l’ibernazione diventa pericolosa e può degenerare nella morte): assenza di piacere. Questo è tutto. Sembra una malattia innocua. Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.
Anais Nin - I diari

Il vizio di scrivere

"Questo diario è il mio kief, il mio hashish, la mia pipa d’oppio. E’ la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna, e indulgo in rifrazioni e diffrazioni."
Anaïs Nin, Il vizio di scrivere

Marguerite Yourcenar

Amare a occhi chiusi significa amare come un cieco. Amare a occhi aperti forse significa amare come un folle: accettare a fondo perduto. Io ti amo come una folle.
(Marguerite Yourcenar)

Franca Rame

“C’è un momento della mia infanzia che spesso mi ritorna in mente. Sto giocando con delle compagne di scuola sul balcone e sento mio padre che parla con la mamma: “È ora che Franca incominci a recitare, ormai è grande”. Avevo tre anni.”
— Franca Rame - Una vita all’improvvisa


Gigi Proietti

Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.
- Gigi Proietti



27 marzo 2014 - Giornata mondiale del Teatro

Oggi, 27 marzo 2014, si celebra la "Giornata mondiale del Teatro". Istituita a Vienna nel 1961 nel  IX Congresso mondiale dell'Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese, dal 27 marzo 1962 la Giornata è celebrata dagli Istituti Nazionali del Teatro che esistono in tutto il mondo, ai fini di " incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l'opinioni pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace  e dell'amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall'U. N. E. S.C.O.".