Vincent Van Gogh, Lettere a Theo.
venerdì 31 luglio 2020
Franca Valeri
《Papà era ebreo. Ricordo quando lesse sul giornale la notizia delle leggi razziali e pianse. Fu il momento più brutto della mia vita. Non poter più andare a scuola, non poter più andare a teatro.Preparai l’esame a casa, da privatista. Prima andavo al Parini. Provai a dare l’esame al Manzoni, sperando che non se ne accorgessero. Non se ne accorsero. L’Italia è sempre stata un po’ inefficiente».
« Andai a guardare i cadaveri del Duce e della Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto. Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada. Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà. Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi avevamo sofferto troppo».
«Per me la giovinezza incominciò il 25 aprile: una giovinezza tardiva. Ma è stata bella. In quell’Italia tutto pareva possibile».
- Franca Valeri
« Andai a guardare i cadaveri del Duce e della Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto. Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada. Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà. Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi avevamo sofferto troppo».
«Per me la giovinezza incominciò il 25 aprile: una giovinezza tardiva. Ma è stata bella. In quell’Italia tutto pareva possibile».
- Franca Valeri
Buon compleanno a Franca Valeri
Franca Valeri compie oggi 100 anni❤
Quel che è certo è che l'amore è un sentimento multiuso, in questo senso è necessario. Va bene per il sesso, per gli amici, per i bambini, per l'Arte nella sua globalità, per gli animali; per piccole grandi cose.
E’ come una borsa dell'acqua calda mentre fuori nevica.
- Franca Valeri,“L'educazione delle fanciulle”
Quel che è certo è che l'amore è un sentimento multiuso, in questo senso è necessario. Va bene per il sesso, per gli amici, per i bambini, per l'Arte nella sua globalità, per gli animali; per piccole grandi cose.
E’ come una borsa dell'acqua calda mentre fuori nevica.
- Franca Valeri,“L'educazione delle fanciulle”
mercoledì 29 luglio 2020
Narges Mohammadi
"Siamo 12 donne contagiate dal coronavirus. L'11 luglio hanno separato le donne prigioniere del carcere di Zanjan. Noi siamo complessivamente 18 donne in questo carcere. Sei donne non avevano i sintomi della malattia e sono state trasferite in un’altra sezione del carcere. Noi 12 donne, che da circa 11 giorni presentiamo i sintomi della malattia, siamo praticamente in quarantena in questa sezione del carcere.
La settimana scorsa, viste le nostre condizioni di salute e con l’insistenza delle nostre famiglie, ci hanno fatto il test. Non abbiamo comunque ricevuto fino ad oggi i risultati. Oggi improvvisamente sono entrate alcune persone nel carcere e ci hanno separato nuovamente. Una donna in condizioni cliniche preoccupanti è stata trasferita giovedì scorso in ospedale e successivamente rilasciata su cauzione a seguito della diagnosi di Covid. In circa un mese abbiamo avuto 30 nuove persone che sono entrate in questo carcere, di cui alcune con sintomi da coronavirus ed almeno una di loro con diagnosi certa di Covid, che è stata successivamente rilasciata a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Noi 12 donne presentiamo sintomi di affaticamento eccessivo e dolore addominale, diarrea, vomito, perdita di olfatto. Non abbiamo accesso alle cure adeguate né ad una alimentazione corretta. La mancanza di strutture mediche, la mancanza di spazio per la quarantena per nuove entrate e la mancanza di controllo sanitario ha causato la diffusione del coronavirus. Chiedo al Signor Namaki, Ministro della sanità, di inviare un rappresentante per prendere visione della situazione nella prigione femminile di Zanjan.
Vorrei inoltre denunciare per vie legali le condizioni difficili ed intolleranti della prigione di Zanjan, ove mi trovo da circa 6 mesi, e la mancanza di cure mediche. In questo periodo, per l’esplicita richiesta del Ministero dell'Intelligenza e della Magistratura, non mi consentono né di comprare carne a mie spese né di sentire i miei figli per telefono. Non sento la voce dei miei figli da quasi un anno. Ora sono anche contagiata con coronavirus, senza cure mediche".
La lettera di Narges Mohammadi,
attivista iraniana per i diritti umani, in carcere dal 2016.
É stata arrestata a maggio 2015 e nel 2016 condannata a 16 anni. Collaboratrice di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace nel 2003, portavoce e vicepresidente del Centro per la difesa dei diritti umani, nel 2008 è stata eletta presidente del comitato esecutivo del Consiglio Nazionale della pace in Iran.
La settimana scorsa, viste le nostre condizioni di salute e con l’insistenza delle nostre famiglie, ci hanno fatto il test. Non abbiamo comunque ricevuto fino ad oggi i risultati. Oggi improvvisamente sono entrate alcune persone nel carcere e ci hanno separato nuovamente. Una donna in condizioni cliniche preoccupanti è stata trasferita giovedì scorso in ospedale e successivamente rilasciata su cauzione a seguito della diagnosi di Covid. In circa un mese abbiamo avuto 30 nuove persone che sono entrate in questo carcere, di cui alcune con sintomi da coronavirus ed almeno una di loro con diagnosi certa di Covid, che è stata successivamente rilasciata a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Noi 12 donne presentiamo sintomi di affaticamento eccessivo e dolore addominale, diarrea, vomito, perdita di olfatto. Non abbiamo accesso alle cure adeguate né ad una alimentazione corretta. La mancanza di strutture mediche, la mancanza di spazio per la quarantena per nuove entrate e la mancanza di controllo sanitario ha causato la diffusione del coronavirus. Chiedo al Signor Namaki, Ministro della sanità, di inviare un rappresentante per prendere visione della situazione nella prigione femminile di Zanjan.
Vorrei inoltre denunciare per vie legali le condizioni difficili ed intolleranti della prigione di Zanjan, ove mi trovo da circa 6 mesi, e la mancanza di cure mediche. In questo periodo, per l’esplicita richiesta del Ministero dell'Intelligenza e della Magistratura, non mi consentono né di comprare carne a mie spese né di sentire i miei figli per telefono. Non sento la voce dei miei figli da quasi un anno. Ora sono anche contagiata con coronavirus, senza cure mediche".
La lettera di Narges Mohammadi,
attivista iraniana per i diritti umani, in carcere dal 2016.
É stata arrestata a maggio 2015 e nel 2016 condannata a 16 anni. Collaboratrice di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace nel 2003, portavoce e vicepresidente del Centro per la difesa dei diritti umani, nel 2008 è stata eletta presidente del comitato esecutivo del Consiglio Nazionale della pace in Iran.
Van Gogh
La normalità è una strada lastricata: è comoda per camminare, ma non vi cresce nessun fiore.
Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh
lunedì 27 luglio 2020
Frida
La mia notte non porta consiglio.
La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti.
Frida Kahlo
La mia notte pensa a te, come un sogno a occhi aperti.
Frida Kahlo
Maria Grazia Cucinotta
"All'inizio della mia carriera l'essere siciliana e il forte accento del dialetto, mi rendeva molto insicura; pensavo che al di là dello Stretto di Messina tutto fosse più interessante e coinvolgente. Crescendo e acquisendo più fiducia in me stessa e nella mia sicilianità, invece, mi sono resa conto che non solo non abbiamo nulla in meno, ma che bisogna con ogni strumento difendere il nome della Sicilia.“ — Maria Grazia Cucinotta
sabato 25 luglio 2020
Umberto Galimberti
《La vergogna è un sentimento fondamentale. Vergogna viene da "vereor gognam": temo l'esposizione. Oggi l'esposizione non la si teme più. E allora cosa succede: se io mi comporto in una modalità trasgressiva, beh che male c'è. Vado incontro ai desideri nascosti di ciascuno di noi e li espongo, quanto son bravo. E allora a questo punto non sono più visibili con chiarezza i codici del bene e del male. C'era Kant che diceva che il bene e il male ognuno le sente naturalmente da sé, usava la parola sentimento. Oggi non è più vero. Semplicemente se uno ha il coraggio anche di mostrarsi vizioso, se ha il coraggio anche di mostrarsi trasgressivo è un uomo di valore, almeno lui ha il coraggio, ha interpretato i sentimenti nascosti di ciascuno di noi. Questo ormai significa, non dico il collasso della morale collettiva, ma persino di quella individuale, quella interna, quella psichica. Quindi la fine dei tempi》.
Umberto Galimberti
Umberto Galimberti
Alberto Angela
"A parte il Dna, sia mia madre che mio padre mi hanno dato la stessa cosa: l'apertura mentale, la voglia di esplorare il mondo, facevamo viaggi con gli zaini. Mi viene in mente un clima famigliare aperto alla conoscenza e alla scoperta: ho sempre respirato questo in casa".
Alberto Angela
Alberto Angela
Doppia citazione
Puoi indossare una maschera o dipingerti la faccia
puoi persino considerarti parte della razza umana
puoi metterti un colletto e una cravatta
ma una cosa non puoi nascondere:
è quando sei marcio dentro.
(John Lennon)
puoi persino considerarti parte della razza umana
puoi metterti un colletto e una cravatta
ma una cosa non puoi nascondere:
è quando sei marcio dentro.
(John Lennon)
Thor Heyerdahl
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
- Thor Heyerdahl
Matilde Serao
Matilde Serao ed Eleonora Duse in vacanza a Saint Moritz (1895)
"Ognuno ama come può, mia cara".
Matilde Serao, Addio amore!, 1927 - parte prima, III
"Ognuno ama come può, mia cara".
Matilde Serao, Addio amore!, 1927 - parte prima, III
venerdì 24 luglio 2020
Piero Angela
La buona educazione consiste non soltanto nel comportarsi bene, ma anche nel fare in modo che gli altri si comportino bene. Rispettare le regole, ma farle anche rispettare. Si sa che questo secondo aspetto è poco popolare da noi ("Ma di cosa ti impicci?", "Lascia perdere", "Vivi e lascia vivere" ecc.). Questo modo di agire, o meglio di non reagire, ha creato in un certo senso un'assuefazione ai piccoli (ma poi anche ai grandi) abusi.
- Piero Angela
- Piero Angela
Zehra Dogan
Brescia: l' artista curda Zehra Dogan ha donato un murale digitale stampato su una superficie di 130 mq, in segno di omaggio alla resistenza della città al Coronavirus.
Afghanistan, immagini storiche
Giovani studentesse afghane sedute a terra sulla sabbia, con le dovute misure di distanziamento sociale, mentre sostengono gli esami di ammissione all' università.
"L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo".
(Malala Yousafzai)
"L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo".
(Malala Yousafzai)
18 marzo Giornata Nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia di Coronavirus
La Camera dei Deputati ha approvato quasi all’unanimità la proposta di legge per istituire la Giornata Nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Covid 19.
Il 18 marzo è il drammatico giorno in cui i camion militari hanno trasferito i 65 feretri via dal cimitero di Bergamo, ormai al collasso, verso forni crematori delle regioni circostanti; è stata anche la giornata in cui si è registrato il maggior numero di decessi su scala nazionale.
“Fare memoria per non dimenticare. Fare memoria per riflettere rigorosamente su ciò che non ha funzionato e sugli errori da non ripetere".
Sergio Mattarella
Boom agli Uffizi con Chiara Ferragni
"Le stories di Chiara Ferragni sugli Uffizi hanno avuto 550mila apprezzamenti in poche ore, per lo più da persone che per la prima volta stabilivano una relazione emozionale col nostro patrimonio. E sotto il nostro post, nell’arco di 24 ore, abbiamo avuto 2mila critiche, ma anche 30mila like: se fosse una partita di calcio, sarebbe finita con un 15 a 1.
Noi abbiamo una visione democratica del museo: le nostre collezioni appartengono a tutti, non solo a un’autoproclamata élite culturale, ma soprattutto alle giovani generazioni. Anche perché, se i giovani non stabiliscono oggi una relazione col patrimonio culturale, è improbabile che in futuro, quando saranno loro i nuovi amministratori, vorranno investire in cultura. Per questo è importante usare il loro linguaggio, intercettare la loro ironia e il loro potenziale creativo”.
Eike Schmidt, il Direttore degli Uffizi
Noi abbiamo una visione democratica del museo: le nostre collezioni appartengono a tutti, non solo a un’autoproclamata élite culturale, ma soprattutto alle giovani generazioni. Anche perché, se i giovani non stabiliscono oggi una relazione col patrimonio culturale, è improbabile che in futuro, quando saranno loro i nuovi amministratori, vorranno investire in cultura. Per questo è importante usare il loro linguaggio, intercettare la loro ironia e il loro potenziale creativo”.
Eike Schmidt, il Direttore degli Uffizi
giovedì 23 luglio 2020
Amy Winehouse
"La musica è l'unica terapia che ho a disposizione per trasformare i miei fallimenti in vittoria".
Amy Winehouse
Amy Winehouse
Elio Vittorini
Non più una cultura che consoli nelle sofferenze, ma una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta e le elimini.
Elio Vittorini
Elio Vittorini
Elio Vittorini
«Ci sono paure stupide e paure intelligenti?» dicevo io. «Altro che!» lui diceva. «Altro che! La gente si allea nelle paure. E tu vedi come i bravi e i giusti siano alleati in una paura intelligente… Come i perfidi siano alleati in una paura idiota! L'umanità è tutta divisa da patti e alleanze contro le paure» .
— Elio Vittorini, Il garofano rosso
— Elio Vittorini, Il garofano rosso
Elio Vittorini
“L’uomo, si dice. E noi pensiamo a chi cade, a chi è perduto, a chi piange e ha fame, a chi ha freddo, a chi è malato, e a chi è perseguitato, a chi viene ucciso. Pensiamo all’offesa che gli è fatta, e la dignità di lui. Anche a tutto quello in lui è offeso, e ch’era, in lui, per renderlo felice. Questo è l’uomo.
Ma l’offesa che cos’è? E’ fatta all’uomo e al mondo. Da chi è fatta? E il sangue che è sparso? La persecuzione? L’oppressione? Chi è caduto anche si alza. Offeso, oppresso, anche prende le sue catene dai suoi piedi e si arma di esse: è perché vuol liberarsi, non per vendicarsi. Questo anche è l’uomo.”
Elio Vittorini, Uomini e no
Ma l’offesa che cos’è? E’ fatta all’uomo e al mondo. Da chi è fatta? E il sangue che è sparso? La persecuzione? L’oppressione? Chi è caduto anche si alza. Offeso, oppresso, anche prende le sue catene dai suoi piedi e si arma di esse: è perché vuol liberarsi, non per vendicarsi. Questo anche è l’uomo.”
Elio Vittorini, Uomini e no
martedì 21 luglio 2020
Alda Merini
“Io non ho mai amato la solitudine. Ma se stare in mezzo alle persone significa convivere con la falsità, preferisco starmene per conto mio.”
- Alda Merini
lunedì 20 luglio 2020
Renato Pozzetto
Vorrei sognare mia moglie, non è mai successo. Era molto spiritosa, è stato un grande amore, durato fino a dieci anni fa.
Ho mandato a c***re più io in tutta la storia del cinema italiano che nessun altro. Ma si sa…”il vai a c*** pirla”…oggi non lo si usa quasi più…. Chi riesce a fregarsene dei problemi poi alla fine vince sempre. Sono un appassionato di auto, ho figli e ho una bella casa fuori dalle balle. Mi mancano quelle belle vie di Milano vuote dove si girava in bicicletta. E la scena del trattore in piazza San Babila… fantascienza se pensiamo a cosa c’è oggi… Ma va bene così…. Oggi le persone vivono freneticamente con il taaac…. Se pensate alla velocità di tutto e tutti…. Accompagni i figli a scuola….taaaac…. Torni a casa e prepari da mangiare….taaaac…. Guardi tua moglie e pensi che ti sei sposato per amore e non per altro…..taaaac…
E la tua felicità è un taaaaac…. Che posizioni in fondo alle frasi perché in quel momento sei felice e infelice… Felice perché hai tante cose….infelice perché le cose che non avevi prima ti mettono a disagio in quel momento… E vorresti tornare indietro alla tua semplicità. E così la società d’oggi va forte… E i ragazzi sono pieni di troppe cose che non possono far nascere un qualcosa che si possa definire Trash… Anzi oggi c’è troppa poca leggerezza… E le generazioni mie Teocoli, Boldi, Abatantuono, Villaggio… Non le eguaglierà nessuno. Perché noi abbiamo fatto epoca…. Con le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre tristezze e le nostre tragedie. Perché un comico che può far veramente ridere deve ”sorbirsi” esperienze di ogni genere… E la bellezza di una faccia che si riconosce è proprio questo… Se mi riesci a guardare negli occhi ti sentirai a casa… Una casa che si chiama ”Italiano”… Come le belle cose che si facevano tra il 1960 e il 1990…. Poi tutto diventa difficile… Ed è un peccato non per me che ho anche l’umbrela… Ma più per voi che ridete poco e vi divertite male. Provate dunque a usare un Taac per ogni cosa che fate…
Anche se siete tristi ripetetevi…. "Sono triste taaaaac…." "Sono felice taaaaac…." Vedrete che prima o poi un sorriso arriva. Ecco quello sono io.
Renato Pozzetto
Ho mandato a c***re più io in tutta la storia del cinema italiano che nessun altro. Ma si sa…”il vai a c*** pirla”…oggi non lo si usa quasi più…. Chi riesce a fregarsene dei problemi poi alla fine vince sempre. Sono un appassionato di auto, ho figli e ho una bella casa fuori dalle balle. Mi mancano quelle belle vie di Milano vuote dove si girava in bicicletta. E la scena del trattore in piazza San Babila… fantascienza se pensiamo a cosa c’è oggi… Ma va bene così…. Oggi le persone vivono freneticamente con il taaac…. Se pensate alla velocità di tutto e tutti…. Accompagni i figli a scuola….taaaac…. Torni a casa e prepari da mangiare….taaaac…. Guardi tua moglie e pensi che ti sei sposato per amore e non per altro…..taaaac…
E la tua felicità è un taaaaac…. Che posizioni in fondo alle frasi perché in quel momento sei felice e infelice… Felice perché hai tante cose….infelice perché le cose che non avevi prima ti mettono a disagio in quel momento… E vorresti tornare indietro alla tua semplicità. E così la società d’oggi va forte… E i ragazzi sono pieni di troppe cose che non possono far nascere un qualcosa che si possa definire Trash… Anzi oggi c’è troppa poca leggerezza… E le generazioni mie Teocoli, Boldi, Abatantuono, Villaggio… Non le eguaglierà nessuno. Perché noi abbiamo fatto epoca…. Con le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre tristezze e le nostre tragedie. Perché un comico che può far veramente ridere deve ”sorbirsi” esperienze di ogni genere… E la bellezza di una faccia che si riconosce è proprio questo… Se mi riesci a guardare negli occhi ti sentirai a casa… Una casa che si chiama ”Italiano”… Come le belle cose che si facevano tra il 1960 e il 1990…. Poi tutto diventa difficile… Ed è un peccato non per me che ho anche l’umbrela… Ma più per voi che ridete poco e vi divertite male. Provate dunque a usare un Taac per ogni cosa che fate…
Anche se siete tristi ripetetevi…. "Sono triste taaaaac…." "Sono felice taaaaac…." Vedrete che prima o poi un sorriso arriva. Ecco quello sono io.
Renato Pozzetto
Wall of Dolls di Milano incendiato
Milano: bruciato il Muro delle Bambole, installazione permanente contro la violenza sulle donne
«Confidiamo che non si tratti di un evento doloso, ma se così non fosse i responsabili facciano un passo avanti, chiedano scusa e si adoperino per riparare il danno. Il muro non è solo una installazione permanente, è un’opera d’arte volta a sensibilizzare e coinvolgere. È della cittadinanza e fa piacere quando incontri gente che lo sente proprio come nel caso di Umberto Sbordone che ci ha subito avvisate e che ringraziamo. Il restauro, in ogni caso, avverrà in tempi rapidi perché questo luogo possa continuare a rappresentare un invito alla riflessione e un simbolo della lotta alla violenza sulle donne».
Le cofondatrici di Wall of Dolls
«Confidiamo che non si tratti di un evento doloso, ma se così non fosse i responsabili facciano un passo avanti, chiedano scusa e si adoperino per riparare il danno. Il muro non è solo una installazione permanente, è un’opera d’arte volta a sensibilizzare e coinvolgere. È della cittadinanza e fa piacere quando incontri gente che lo sente proprio come nel caso di Umberto Sbordone che ci ha subito avvisate e che ringraziamo. Il restauro, in ogni caso, avverrà in tempi rapidi perché questo luogo possa continuare a rappresentare un invito alla riflessione e un simbolo della lotta alla violenza sulle donne».
Le cofondatrici di Wall of Dolls
Paul Valery
Non c'è alcuna alternativa per gli esseri che si amano e si separano - bisogna disperarsi oppure dimenticarsi.
Paul Valéry, Quaderni, vol. quinto - Eros
Paul Valéry, Quaderni, vol. quinto - Eros
domenica 19 luglio 2020
Agnese Borsellino
Perché la vita è bella, me l'ha insegnato il mio Paolo, me lo ripeteva canticchiando le canzoni della nostra giovinezza.
Gli sarebbe piaciuto il film di Roberto Benigni, che si intitola proprio cosi.. La vita è bella.
Racconta che può emergere tanta speranza anche dove sembra non esserci.
Quel film l'avremmo guardato tutti quanti insieme, figli e nipoti, seduti allegramente in soggiorno.
(Agnese Borsellino)
Gli sarebbe piaciuto il film di Roberto Benigni, che si intitola proprio cosi.. La vita è bella.
Racconta che può emergere tanta speranza anche dove sembra non esserci.
Quel film l'avremmo guardato tutti quanti insieme, figli e nipoti, seduti allegramente in soggiorno.
(Agnese Borsellino)
Emanuela Loi
“Ho visto l'auto accanto a me esplodere e andare in pezzi. Ho visto i vetri frantumarsi un attimo prima della deflagrazione, le lamiere deformarsi mentre la vernice bruciava sollevandosi in bolle incandescenti. Ho visto i vetri delle case tutt'intorno andare in frantumi, a partire dal piano terra per poi risalire fino agli ultimi piani. Dietro alcuni vetri, c'erano riflessi di visi spaventati, con cui ho scambiato appena un'occhiata.”
“Ho visto i muri portanti creparsi e sfaldarsi come quando c'è il terremoto.
Ho visto l'asfalto sussultare come se un animale mostruoso serpeggiasse sotto la strada. Ho sentito il mio corpo dividersi e ne ho percepito tutta la sofferenza.
Paolo Borsellino, Eddie, Vincenzo, Agostino, Claudio e io siamo deflagrati insieme. Ho provato una mostruosa nostalgia per chi stavo lasciando, per quello che avrei potuto fare, per tutto ciò che lasciavo in sospeso. Non era giusto che andasse così.”
“Annalisa Strada - Io, Emanuela - Agente della scorta di Paolo Borsellino" (2016)
Emanuela Loi, agente di Polizia morta nella Strage di via D'Amelio.
Fra le prime donne poliziotto impegnate in Italia nel servizio scorte, fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.
“Ho visto i muri portanti creparsi e sfaldarsi come quando c'è il terremoto.
Ho visto l'asfalto sussultare come se un animale mostruoso serpeggiasse sotto la strada. Ho sentito il mio corpo dividersi e ne ho percepito tutta la sofferenza.
Paolo Borsellino, Eddie, Vincenzo, Agostino, Claudio e io siamo deflagrati insieme. Ho provato una mostruosa nostalgia per chi stavo lasciando, per quello che avrei potuto fare, per tutto ciò che lasciavo in sospeso. Non era giusto che andasse così.”
“Annalisa Strada - Io, Emanuela - Agente della scorta di Paolo Borsellino" (2016)
Emanuela Loi, agente di Polizia morta nella Strage di via D'Amelio.
Fra le prime donne poliziotto impegnate in Italia nel servizio scorte, fu la prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio.
Paolo Borsellino
“Potrei anche morire da un momento all’altro, ma morirò sereno pensando che resteranno giovani come voi a difendere le idee in cui credono”.
Paolo Borsellino
Paolo Borsellino
sabato 18 luglio 2020
19 luglio 1992
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci, ti ringraziamo per il dono più grande. Il modo in cui ci hai insegnato a vivere.
Manfredi Borsellino
Manfredi Borsellino
Elogio della fuga
Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio.
Henri Laborit, Elogio della fuga
Henri Laborit, Elogio della fuga
venerdì 17 luglio 2020
Andrea Camilleri
È fatta di nulla la felicità.
Come quelle farfalle che prendi per le ali
e poi lasci andare e sulle dita
ti resta una polvere d'oro.
Attenzione perché la felicità, a volte,
vi è passata accanto e non ve ne siete accorti.
Io sono stato felice per pochi attimi
e per cose inspiegabili.
Andrea Camilleri
lunedì 13 luglio 2020
giovedì 9 luglio 2020
Frida
Vorrei solo essere lì dove sei tu.
Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te.
Solo con te,
dentro di te,
intorno a te,
in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili.
Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.
Frida Kahlo
Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te.
Solo con te,
dentro di te,
intorno a te,
in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili.
Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.
Frida Kahlo
lunedì 6 luglio 2020
Ennio Morricone
"Il primo giudice delle mie composizioni è mia moglie. È sempre lei la prima ad ascoltare le mie musiche, e a darmi l’ok o a bocciarle. Del suo consiglio mi fido. C’è un motivo per cui faccio sentire per prima a mia moglie i nuovi pezzi: in passato, qualche regista mi ha “buggerato”. È capitato, infatti, che, tra le composizioni che gli avevo sottoposto, scegliesse le peggiori. Per cui, ora faccio una preselezione con mia moglie: le chiedo di darmi un giudizio semplice, in modo da scartare le cose che potrebbero non andare. Anche per il nuovo film di Tornatore è stato così: gli ho portato direttamente le cose migliori che avevo scritto".
(Ennio Morricone)
(Ennio Morricone)
Ennio Morricone
Nell'amore come nell'arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l'intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.
-Ennio Morricone
-Ennio Morricone