domenica 22 giugno 2014

Simone De Beauvoir



Scrivere, pertanto, è un’attività complessa: è, insieme, preferire l’immaginario e voler comunicare; in queste due scelte si manifestano tendenze assai diverse e a prima vista contrastanti. Per pretendere di sostituire un universo inventato al mondo esistente, bisogna rifiutare aggressivamente quest’ultimo: chiunque vi stia dentro come un pesce nell’acqua e pensi che tutto va bene, non si metterà certo a scrivere. Ma il desiderio di comunicazione presuppone che ci si interessi agli altri; anche se nel rapporto dello scrittore con l’umanità entra dell’inimicizia e del disprezzo.
— Simone De Beauvoir

Memorie di una ragazza perbene



Mi regalavano dei librettini che si animavano facendone scorrere rapidamente le pagine tra le dita: la bambina si metteva a saltare, il boxer a tirar pugni. Giochi d’ombre, proiezioni luminose si componevano e ricomponevano sotto i miei occhi. In complesso, le magre ricchezze della mia esistenza di cittadina non potevano rivaleggiare con quelle contenute nei libri.
— Simone De Beauvoir, Memorie di una ragazza perbene

Wall of dolls

Wall of dolls: un muro di bambole contro la violenza sulle donne -  Centro Culturale di Milano (via De Amicis, 2)

Le donne che leggono

Le donne che leggono sono pericolose perchè non si annoiano mai, qualunque cosa accada hanno sempre una via di fuga.
Le donne che leggono sono pericolose perchè nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita, se lo fa, farà la rivoluzione, se non la fa seminerà il terrore.
Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne, la natura sapeva che avrebbe complicato loro la vita.
Comunque sia, pazienza, LEGGERE è MERAVIGLIOSO.
— Daria Bignardi

Stasera in tv

Stasera, alle  21.25   su  Rai Uno andrà in onda lo spettacolo di Dario Fo, "Francesco lu santo jullare", il memorabile lavoro sulla vita del Santo d'Assisi, realizzato dal premio Nobel per la letteratura 15 anni fa e ora riscritto in una nuova versione.




Sartre

“Ho voglia d’andarmene, d’andarmene in qualche posto dove sia veramente al mio posto, dove m’ingrani… Ma il mio posto non è in nessun luogo: io sono di troppo.”
La nausea, J.P. Sartre

Sartre

Ecco che cosa ho pensato: affinché l’avvenimento più comune diventi un’avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo. È questo che trae in inganno la gente: un uomo è sempre un narratore di storie, vive circondato delle sue storie e delle storie altrui, tutto quello che gli capita lo vede attraverso di esse, e cerca di vivere la sua vita come se la raccontasse. Ma bisogna scegliere: o vivere o raccontare.
— La Nausea, Jean-Paul Sartre

Sartre

Alle tre  del pomeriggio è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.
Jean Paul Sartre, La nausea

Le emozioni...


“Esistono procedimenti magici che aboliscono le distanze di spazio e tempo: le emozioni.”
(Simone de Beauvoir, L'età forte)