venerdì 1 maggio 2020

Canzone del maggio

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

(Canzone del Maggio, Fabrizio De Andrè)

giovedì 30 aprile 2020

Vita con Lloyd

Renzo Piano

"Il mio ponte non è un miracolo, ma la prova che l’Italia può rinascere".
Renzo Piano

Oriana Fallaci

Tu ritorni col cervello ed il cuore sbranati da una ferita gravissima, ma gli altri lo ignorano perché nelle apparenze tu sei come prima. Lasciali in questa illusione, non raccontare che sei cambiata, non raccontare la guerra che ti ha fatto cambiare.
— Oriana Fallaci, Penelope alla guerra

mercoledì 29 aprile 2020

Pio La Torre

E' stata una lotta magnifica che tu hai affrontato tanto serenamente ed ora il nostro bimbo è una realtà viva e palpitante. Tutta la realtà nel suo sviluppo è una lotta continua di cui il protagonista in funzione attiva è ciò che nasce e che si vuole affermare. Lungo e doloroso è stato il parto attraverso cui nostro figlio è venuto alla luce. Nella stessa notte del 9 novembre all'Assemblea Regionale Siciliana si svolgeva una battaglia pure lunga e penosa a conclusione della quale veniva partorito un articolo importante della legge per la riforma agraria della Sicilia. Può essere simbolica l'eventuale coincidenza di un fatto che di per sé è tanto importante ma, a parte l'eventuale coincidenza, una cosa è chiara: nostro figlio è frutto di volontà, gioia, energia e di sacrifici. Egli è una forza nuova che si afferma, così, attraverso una lunga lotta dei contadini siciliani che incominciano a conquistare, palmo a palmo, la terra da lavorare. Noi, con i nostri ideali, siamo protagonisti di ambedue gli eventi. E proprio perché siamo protagonisti anche del nostro evento, la lotta dei contadini, di tutto il popolo per la terra e la libertà, che la nascita di nostro figlio è considerata dal nostro partito e dai nostri compagni più cari un grande evento. Noi dobbiamo essere orgogliosi di ciò. Qualche giorno prima che Filippo vedesse la luce tu mi scrivevi che la sua venuta avrebbe rappresentato un nuovo poderoso elemento di forza e di resistenza per noi. Siamo in tre a lottare, nostro figlio sta a dirci che nonostante tutto si va avanti. Ciò che deve nascere, viene alla luce e ciò che deve affermarsi finisce col vin­cere. Con questa certezza, in ogni momento potremo vin­cere ogni debolezza ed ogni eventuale smarrimento. Quando ti sentirai sola, potrai abbracciare il nostro bimbo. Quando mi sentirò preso dallo sconforto penserò più intensamente a te ed al nostro piccolo tesoro, e mi convincerò che la vita prevale sulla morte, e ciò che è nuovo distrugge ciò che è già invecchiato, e che alla fine nella storia prevale la verità.

(Lettera di Pio La Torre, segretario regionale del PCI siciliano, assassinato il 30 aprile 1982 a causa del suo forte impegno contro le mafie, alla moglie Giuseppina)


Frida

"Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te."

(Frida Kahlo)