martedì 19 settembre 2017

Italo Calvino

E inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella.
— Italo Calvino

Jonathan Kane

Mi chiama talvolta la tua voce,
e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro.
- Salvatore Quasimodo

Photo Jonathan Kane

Eventi 2017

PUBBLICITÁ! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Dal 9 settembre al 10 dicembre 2017
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Umberto Eco

Se la gelosia nasce dall’intenso amore, chi non prova gelosia per l’amata non è amante, o ama a cuor leggero, tanto che si sa di amanti i quali, temendo che il loro amore si quieti, l’alimentano trovando ad ogni costo ragioni di gelosia.
Dunque il geloso (che pure vuole o vorrebbe l’amata casta e fedele) non vuole né può pensarla se non come degna di gelosia, e dunque colpevole di tradimento, rinfocolando così nella sofferenza presente il piacere dell’amore assente. Anche perché pensare a te che possiedi l’amata lontana  - ben sapendo che non è vero – non ti può rendere tanto vivo il pensiero di lei, del suo calore dei suoi rossori, del suo profumo, come il pensiero che di quegli stessi doni stia invece godendo un Altro: mentre della tua assenza sei sicuro, della presenza di quel nemico sei, se non certo, almeno non necessariamente insicuro. Il contatto amoroso, che il geloso immagina, è l’unico modo in cui possa raffigurarsi con verisimiglianza un connubio altrui che, se non indubitabile, è per lo meno possibile, mentre il proprio è impossibile.
— Umberto EcoL’isola del giorno prima, 1994

Gustav Klimt

Embracing Couple
Gustav Klimt
1898-99
Pencil on paper
45 x 30 cm.
Museum der Moderne Salburg, Rupertinum

Lettere a Milena

"Se c’è qualcosa di cui sono sicuro è che vorrei coprirti di baci. In verità, qualche volta ho pensato anche a coprirti di carezze (di quelle delicate che si scambiano al buio, per riconoscersi e appartenersi, gli amanti), ma queste avrebbero avuto un ruolo propedeutico volto a rivelare i punti migliori per distribuire i baci (di cui sopra)."
Franz Kafka, Lettere a Milena 

Norwegian Wood

«Forse noi due ci cercavamo molto più di quanto noi stessi pensassimo. E così abbiamo finito per prendere la strada più lunga e più contorta. Forse io non avrei dovuto fare quello che ho fatto. Ma non ho potuto farne a meno. E volevo dirti che la sensazione di intimità e tenerezza che ho provato per te, è stata un’emozione che non avevo mai sentito prima nella mia vita».



(Haruki Murakami, “Norwegian Wood”)