giovedì 9 luglio 2015

Eduardo De Filippo


Ennio Flaiano

Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L’età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. 
Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. 
Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell’arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l’arabesco. 
Viviamo in una rete d’arabeschi.
Ennio Flaiano

Ciascuno cerca sempre la propria metà.. — dal Discorso di Aristofane - Simposio, Platone.

Ciascuno cerca sempre la propria metà..
— dal Discorso di Aristofane - Simposio, Platone.

martedì 7 luglio 2015

La curva dei tuoi occhi fa il giro del mio cuore

La curva dei tuoi occhi fa il giro del mio cuore,
girotondo di danza e di dolcezza,
aureola del tempo, culla notturna e sicura,
i tuoi occhi non m'han sempre veduto,
io non so tutto quello che ho vissuto.

Foglie di luce e schiuma di rugiada,
canne del vento, sorrisi odorati,
ali che rischiarano il mondo,
navi di cielo cariche e di mare,
sorgenti dei colori, a caccia d'ogni suono.

Profumi schiusi da una covata d'aurore
che giace ancora sulla paglia degli astri,
come il giorno deriva da innocenza
intero il mondo dai tuoi occhi puri
e il mio sangue fluisce in quegli sguardi.
Paul Eluard 

martedì 30 giugno 2015

Pina Bausch (Solingen, 27 luglio 1940 – Wuppertal, 30 giugno 2009)

Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti, ma ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza.
Pina Bausch (Solingen, 27 luglio 1940 – Wuppertal, 30 giugno 2009)