venerdì 7 febbraio 2014

Come eravamo....

«Riceviamo dal compagno Pietro Nenni la somma di lire 350.000 quale rimborso del prestito che gli era stato fatto dall’amministrazione del Giornale Avanti! in occasione dell’acquisto da lui fatto della macchina Lancia, cedutagli a prezzo speciale dai compagni di Torino».
(Lettera-ricevuta , datata 31 dicembre 1945 scritta su carta intestata dell’Avanti!)

Pietro Nenni (Faenza, 9 febbraio 1891 – Roma, 1º gennaio 1980)

"Cara Amica, la vita va vista col pessimismo dell’intelligenza, col senso critico del dubbio, ma anche con l’ottimismo della volontà.
Con la volontà niente è fatale, niente è ineluttabile, niente è immodificabile.
Io credo nell’uomo, l’uomo creatore del proprio destino."
— (Pietro Nenni)

La crisi delle librerie in Italia

Crisi nera nel mondo delle librerie: 500 sono state chiuse nell'ultimo periodo solo nel Sud Italia; inoltre quasi il 60% degli italiani  non legge 1 solo libro l'anno , ed è un dato in continua crescita. Le case editrici, alla stregua di librerie ed edicole sono in affanno, spesso costrette alla chiusura. 


Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell'onda

“Mi piace come ascolti, fai venir voglia di parlare.”
— Gianrico Carofiglio,Il silenzio dell'onda


Il miglior lettore

“Il miglior lettore non è chi legge più libri, ma chi trova più cose in quello che legge.”
— Juan Villoro, Il libro selvaggio
 



Il piacere, di Gabriele D'Annunzio

“Ella non faceva che evocare memorie, memorie, memorie, passate, recenti, con le particolarità più minute, ricordandosi dei gesti più lievi, delle parole più fuggevoli, di tutti i piccoli fatti più insignificanti, che per lei avevano avuto un significato. ‘Ti ricordi? Ti ricordi?’ mi avrebbe voluto dire. Era una donna piena, piena d’amore e nostalgie per cose che avrebbe voluto che io facessi, e che non ho mai avuto il coraggio di fare.”
— Il piacere, Gabriele D’Annunzio


Mille splendidi soli di Khaled Hosseini

Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo.
Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi,
cadendo silenziosamente sulla gente.
" A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso".