Visualizzazione post con etichetta Zygmunt Bauman. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zygmunt Bauman. Mostra tutti i post

mercoledì 13 maggio 2020

Bauman

Non è detto che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dalla lotta contro i problemi, dal risolvere le difficoltà, le sfide. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio, sforzarsi. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato.
Zygmunt Bauman

giovedì 2 maggio 2019

Zygmunt Bauman

Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.
Zygmunt Bauman - Intervista sull'identità

venerdì 29 marzo 2019

Amore liquido


«Mentre il principio del togliersi-le-voglie è inculcato a fondo nella condotta quotidiana dai poteri forti del mercato dei beni di consumo, il coltivare un desiderio sembra inquietantemente, inopportunamente, fastidiosamente, propendere dalla parte dell’impegno amoroso. Il desiderio va curato, coltivato, implica una cura prolungata, un difficile negoziato senza soluzioni scontate, qualche scelta difficile e alcuni compromessi dolorosi […] nella sua radicalizzata reincarnazione sotto forma di voglia, il desiderio ha perso gran parte dei suoi attributi fastidiosi […]. Come recitava il messaggio pubblicitario di una famosa carta di credito, oggi “ è possibile eliminare l’attesa dal desiderio”.

Quando è pilotata dalla voglia, la relazione tra due persone segue il modello dello shopping e non chiede altro che le capacità di un consumatore medio, moderatamente esperto. Al pari di altri prodotti di consumo, è fatta per essere consumata sul posto (non richiede addestramento ulteriore o una preparazione prolungata) ed essere usata una sola volta. Innanzitutto, la sua essenza è quella di potersene disfare senza problemi. Se ritenute scadenti o non di piena soddisfazione le merci possono essere sostituite con altri prodotti che si spera più soddisfacenti […] ma anche se mantengono le promesse, nessuno si aspetta da esse che durino a lungo; dopo tutto, automobili, computer o telefoni cellulari in perfetto stato e ancora funzionanti vengono gettati via senza troppo rammarico nel momento stesso in cui le loro versioni nuove e aggiornate giungono nei negozi e divengono l’ultimo grido. Perché mai le relazioni dovrebbero fare eccezione alla regola?».

- Zygmunt Bauman, Amore liquido

lunedì 7 agosto 2017

Zygmunt Bauman

I legami umani sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità. Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza.
Zygmunt Bauman

sabato 22 luglio 2017

L'amore liquido

La  solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione
sentimentale. In una relazione puoi sentirti insicuro quanto saresti
senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua
ansia. Finché dura, l'amore è in bilico sull'orlo della sconfitta. Man
mano che avanza dissolve il proprio passato; non si lascia alle spalle
trincee fortificate in cui potersi ritrarre e cercare rifugio in caso di
 guai. E non sa cosa lo attende e cosa può serbargli il futuro. Non
acquisterà mai fiducia sufficiente a disperdere le nubi e debellare
l'ansia. L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e
imperscrutabile. 
“L'amore liquido” - Zygmunt Bauman

lunedì 9 gennaio 2017

Zygmunt Bauman

“Connettersi con altre persone on line è molto semplice, non lo è invece nel mondo reale. In rete ‘l’altro’ è sempre presente, c’è sempre uno ‘spazio’ dove poter entrare in contatto con lui o con lei. L’effetto inaspettato è che si tratta di connessioni molto fragili, che è facile spezzare: non si hanno bisogno di scuse per interrompere una relazione, basta semplicemente ignorare”.
Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman

"La differenza tra la comunità e la rete è che si appartiene alla comunità, ma la rete appartiene a voi. È possibile aggiungere amici e eliminarli, è possibile controllare le persone con cui siamo legati. La gente si sente un po’ meglio, perché la solitudine è la grande minaccia in questi tempi di individualizzazione. Tuttavia nella rete è così facile aggiungere o eliminare gli amici che non abbiamo bisogno di abilità sociali. Queste si sviluppano quando sei per strada, o sul posto di lavoro, e incontri persone con le quali devi avere un’interazione ragionevole. Devi affrontare le difficoltà di coinvolgerli in un dialogo I social network non insegnano il dialogo, perché è così facile evitare le polemiche… Molte persone usano i social network non per unire e per ampliare i propri orizzonti, ma piuttosto, per bloccarli in quelle che chiamo zone di comfort, dove l’unico suono che sentono è l’eco della propria voce, dove tutto quello che vedono sono i riflessi del proprio volto. Le reti sono molto utili, danno servizi molto piacevoli, però sono una trappola”.
Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman

La tentazione è un'imboscata nella quale tendiamo a cadere gioiosamente e volontariamente.

— Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman

“La nostra vita è un'opera d'arte - che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo - come un'artista, quale che sia la sua arte - porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la sera portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l'impossibile. E possiamo solo sperare - senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe - di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all'altezza della sfida.”
Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman

Da quando è stata, per così dire, scambiata in moneta spicciola, la morte si è come banalizzata, perdendo molta della sua gravità. Oggi essa bussa alla nostra porta tutti i giorni per ventiquattro ore al giorno sotto mille vesti diverse: grassi animali; listeriasi da uova infette; dolci ricchi di colesterolo; sesso senza preservativo; fumo di sigaretta; asma da acari della polvere; batteri e virus annidati nell'acquaio; smog da benzine con piombo; smog da benzine senza piombo e quindi ricche di benzene; acqua senza fluoro; acqua potabile trattata al fluoro; poco esercizio fisico; troppo esercizio fisico; eccesso di cibo; eccesso di diete dimagranti; troppo ozono nell'aria; allargamento del buco dell'ozono… In compenso, oggi tutti sanno come barricare la porta con serrature appositamente studiate, oppure come sostituire le serrature inefficaci che non hanno impedito l'effrazione: il mercato ne offre in continuazione di sempre più moderne e perfezionate.
— Zygmunt Bauman, “Il disagio della postmodernità”

Zygmunt Bauman

"Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come sono instabili i nostri posti di lavoro e le società che li offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società in generale e l'autostima e la fiducia in noi stessi che ne conseguono.” 
Zygmunt Bauman