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lunedì 11 settembre 2017

Virginia Woolf

Le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci. Non devono temere di attraversare gli sterminati campi dell’irrazionalità, e neanche di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo. Non devono aver paura del buio che inabissa le cose, perché quel buio libera una moltitudine di tesori. Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere, conoscono come nessun uomo saprà mai.
Virginia Woolf

giovedì 27 luglio 2017

Virginia Woolf

E possedeva quel dono straordinario, quel dono tutto femminile, di crearsi un mondo suo particolare ovunque si trovasse.

- Virginia Woolf, Mrs Dalloway

mercoledì 25 gennaio 2017

martedì 27 dicembre 2016

Virginia Woolf

"Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla."
— Virginia Woolf, Diario di una scrittrice, 1953

martedì 25 agosto 2015

Virginia Woolf

Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è mangiato bene.
Virginia Woolf

domenica 20 luglio 2014

Virigina Woolf, Orlando

“Le illusioni sono per l’anima quello che l’atmosfera è per la terra.
Toglietele quella tenera coltre d’aria
e vedrete le piante morire, i colori svanire.”
— Virginia Woolf, Orlando, 1928
 

venerdì 28 marzo 2014

Virginia Woolf - Gita al faro

Eccola lì, dinanzi a lei, la vita. La vita: ella cominciava a pensarci, senza concludere. Dava uno sguardo alla vita, perchè ne aveva una sensazione precisa: come di cosa reale, di cosa intima ch' ella non condivideva con alcuno. Tra la vita e lei correva una specie di transazione in cui ciascuna delle due parti tentava di soverchiare l'altra; ed entrambe, ogni tanto ( quand'ella era sola), venivano a patti: avvenivano a volte grandi scene di riconciliazione. Ma di solito, strano a dirsi, ella si avvedeva di percepire la vita come una forza tremenda, avversa e pronta ad incrudire alla prima occasione.
- Virginia Woolf, Gita al faro



Virginia Woolf

"Ma come funzionano le cose? In che modo giudichiamo la gente, o ce ne forniamo un'impressione? Su che base sommando una cosa all'altra, concludiamo che proviamo simpatia o antipatia?
- Virginia Woolf, Gita al faro





Virginia Woolf

Che fonte inesauribile di piacere sono i libri per me! Credo che potrei vivere qui beatamente, leggendo in eterno.
- Virginia Woolf, Diari


Virginia Woolf's writing table at Monk's House, Sussex, England






Virginia Woolf

Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo.
-Virginia Woolf

Una stanza tutta per sé

Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.
- Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé

Monk's House, la camera di Virginia Woolf 




Virginia Woolf

Vivo interamente della mia immaginazione, dipendo interamente dai capricci del mio pensiero, che viene quando vuole, mentre cammino, mentre sto seduta, e queste cose si agitano nella mia mente e fanno un teatro continuo, che è la mia felicità.
- Virginia Woolf








Virginia Woolf

Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo.” 
-Virginia Woolf

sabato 25 gennaio 2014

La lettera di Virginia Woolf al marito Leonard

Il 28 marzo del 1941, Virginia Woolf si riempì le tasche di sassi e si gettò nel fiume Ouse vicino casa, lasciando una struggente lettera al marito Leonard :
“Carissimo. Sono certa che sto impazzendo di nuovo. Sono certa che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. Comincio a sentire voci e non riesco a concentrarmi. Quindi, faccio quella che mi sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la più grande felicità possibile. Sei stato in ogni senso tutto quello che un uomo poteva essere. So che ti sto rovinando la vita. So che senza di me potresti lavorare e lo farai, lo so… Vedi non riesco neanche a scrivere degnamente queste righe… Voglio dirti che devo a te tutta la felicità della mia vita. Sei stato infinitamente paziente con me. E incredibilmente buono. Tutto mi ha abbandonata tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinare la tua vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siamo stati noi”



Virginia Woolf

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici. Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio. Quando urliamo, in realtà abbiamo paura. In realtà, la realtà non è quasi mai come appare. Nei silenzi, negli equilibri, nelle "continenze" si trovano la vera realtà e la vera forza. 
Virginia Woolf

Virginia Woolf, "Una stanza tutta per sé"

“Nell’ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta 

galla”.


Virginia Woolf 




Adeline Virginia Woolf, nata Stephen (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941)

"Per secoli le donne hanno avuto la funzione di specchi dal potere magico e delizioso di riflettere la figura dell’uomo ingrandita fino a due volte le sue dimensioni normali. Senza quel potere la terra forse sarebbe ancora tutta giungla e paludi. Le glorie di tutte le nostre guerre sarebbero sconosciute. Staremmo ancora a graffiare la sagoma di un cervo sui resti di ossa di montone e a barattare selci con pelli di pecora o con qualsiasi semplice ornamento attraesse il nostro gusto non sofisticato. Non sarebbero mai esistiti Superuomini o Figli del Destino. Lo Zar o il Kaiser non avrebbero mai portato corone sul capo né le avrebbero perdute. Quale che sia l’uso che se ne fa nelle società civili, gli specchi sono indispensabili ad ogni azione violenta od eroica. E’ questa la ragione per la quale sia Napoleone che Mussolini insistono con tanta enfasi sulla inferiorità delle donne, perché, se queste non fossero inferiori, verrebbe meno la loro capacità di ingrandire. Ciò serve a spiegare in parte la necessità che tanto spesso gli uomini hanno delle donne. E serve anche a spiegare perché gli uomini diventano così inquieti quando vengono criticati da una donna; e come sia impossibile per una donna dire loro questo libro è brutto, questo dipinto è debole, o qualunque altra cosa, senza procurargli molto più dolore e suscitare molta più rabbia di quanta non ne susciterebbe un uomo che facesse la stessa critica.Perché se lei comincia a dire la verità, la figura nello specchio si rimpicciolisce; la capacità maschile di adattarsi alla vita viene sminuita. Come farebbe lui a continuare ad emettere giudizi, a civilizzare indigeni, a promulgare leggi, a scrivere libri, a vestirsi elegante e pronunciare discorsi nei banchetti, se non fosse più in grado di vedere se stesso, a colazione e a cena, ingrandito almeno due volte la stessa taglia? A questo pensavo, mentre riducevo il pane in briciole e giravo il caffè e di tanto in tanto guardavo la gente che passava per strada."

Virginia Woolf, Una stanza tutta per sè


                                            Virginia Woolf, Calle del perdon, Venezia