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sabato 4 febbraio 2017

Sandro Veronesi

Il caos calmo è quell'istante di esitazione che precede una risposta netta, tanto breve e insignificante quanto decisiva. Quei mesi di beckettiana attesa del nulla fuori ad un cancello, su un binario, affacciati ad una finestra di casa, o in qualsiasi luogo. Quei mesi di stallo dopo i quali, si sa, tutto cambia. Ma non si sa in quale direzione. Caos calmo è quell'estraniazione dal mondo che precede l'ingresso in un mondo fisso e immutabile - almeno fino ad un altro caos calmo. La pausa prima del possibile disastro, o del possibile successo. Il momento in cui, ascoltando le vite degli altri, capisci chi sei. E che non sai dove andrai, ma sai dove vorrai andare. Il caos calmo poi si spezza, bruscamente, anche per qualcosa senza un senso apparente, e devi veramente riprendere a vivere. Lanciarti dal trampolino, nonostante tutta la paura, perché non puoi rimanere sulla pedana a guardare la piscina, o voltarti indietro e scenderci.
— Sandro Veronesi, Caos calmo

domenica 11 settembre 2016

Caos calmo

“Ormai è il mondo, stellina, a non essere normale. Polimeri, ormoni, telefonini, benzodiazepine, debiti, carrelli del supermercato, ordinazioni al ristorante, negozi di occhiali, A è innamorato di B ma B non è innamorato di A, i soldi finiscono sempre rubati, ogni morte ha un colpevole. Ecco cos’è il mondo. Non è più normale.” 
— Sandro Veronesi,Caos calmo

domenica 28 giugno 2015

Caos calmo

…e il bacio che ci diamo è la naturale evoluzione di questa consustanzialità, terminale, ossidrico, definitivo, è il bacio assoluto, che ci scioglie e ci fa colare l’uno dentro l’altra, e ci disperde nella caotica bellezza dell’universo.
— Sandro Veronesi, Caos calmo