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martedì 27 dicembre 2016

Irene Nemirovsky

«Ma allora, cos’è che ti conforta?»
«La certezza della mia libertà interiore, » disse lui dopo aver riflettuto « questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo
come capita ora finiscano poi per placarsi. Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto. Perciò prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare».
Irène Némirovsky, “Suite francese”

venerdì 29 luglio 2016

Irene Nemirovsky

Ma perché arrivi (intendo un amore autentico, onesto e sano) la cosa migliore è non pensarci troppo, non invocarlo. Altrimenti ci si inganna. Si mette la maschera dell'amore sul primo e più rozzo dei volti.
Irene Nemirovsky, Il calore del sangue

domenica 17 luglio 2016

Irene Nemirovsky

"Ha mai sentito parlare, signora, di quei cicloni che infuriano i mari del Sud? Se ho ben capito quello che ho letto, formano una specie di cerchio costellato di tempeste… tempeste lungo il centro immobile, tanto che un uccello o una farfalla che si trovassero nel cuore dell'uragano non ne soffrirebbero affatto, le loro ali non ne riporterebbero il minimo danno, mentre tutt'intorno si scatenerebbero le peggiori devastazioni. Guardi questa casa! guardi noi stessi mentre gustiamo il vino di Frontignan e biscottini e pensi a quello che sta succedendo nel mondo!"

-Irène Némirovsky, Suite Francese