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domenica 17 luglio 2016

Gesualdo Bufalino

Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
- Gesualdo Bufalino, Il malpensante

lunedì 16 giugno 2014

Gesualdo Bufalino

L’amore fra noi lo inventammo come in una prigione due detenuti inventano un telegrafo di segni mediante battimenti sul muro, strofette canticchiate da una finestra all’altra, messaggi sibillini scritti su rotolini di carta. Così cercammo, così trovammo l’alfabeto e la grammatica di una lingua che non c’era.
— Gesualdo Bufalino, Il malpensante

Gesualdo Bufalino

È più facile amare gli altri che se stessi. Degli altri si conosce il meglio.
Gesualdo Bufalino

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Gesualdo Bufalino

Se volete saperne di più su di voi, origliate dietro le porte.
Gesualdo Bufalino

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Gesualdo Bufalino

Il solito dubbio: se ricordare o dimenticare, rompere i ponti col passato o scaldarselo in cuore come una serpe.
Gesualdo Bufalino

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sabato 14 giugno 2014

Gesualdo Bufalino

“Si scrive per guarire se stessi, per sfogarsi, per lavarsi il cuore. Si scrive per dialogare anche con un lettore sconosciuto. Ritengo che nessuno senza memoria possa scrivere un libro, che l’uomo sia nessuno senza memoria. Io credo di essere un collezionista di ricordi, un seduttore di spettri. La realtà e la finzione sono due facce intercambiabili della vita e della letteratura. Ogni sguardo dello scrittore diventa visione, e viceversa: ogni visione diventa uno sguardo. In sostanza è la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria. La realtà è così sfuggente ed effimera… Non esiste l’attimo in sé, ma esiste l’attimo nel momento in cui è già passato. Piuttosto che vagheggiare un futuro vaporoso ed elusivo, preferisco curvarmi sui fantasmi di ieri senza che però mi impediscano di vivere l’oggi nella sua pienezza.”
— Gesualdo Bufalino, Bufalino: io, collezionista di ricordi, seduttore di spettri, Il Messaggero